Home TennisTornei JuniorTorneo Junior U18 "City of Florence" Grade 2 Promossi e bocciati al 38th City of Florence

Promossi e bocciati al 38th City of Florence

by Franco Marucci

L’abilità di un intenditore di tennis è come noto quella del fiutatore di tabacco, o del sommelier, cioè di poter individuare, già dalle qualificazioni, giocatori in grado di ben figurare o anche di vincere un torneo: e poi certo di prenderci. Ancora più bravo è chi, in un vivaio di dodicenni, sa subito capire e predire chi sarà il futuro top 10 o 20 o 50, e se lo mette in saccoccia.  Non voglio millantare, ma l’anno scorso capii e scrissi subito che Konjuh si candidava seriamente alla vittoria finale qui a Firenze, e ne fui sicuro dopo la seconda partita (match vinto contro Rosatello). D’accordo, non ci voleva poi molto, tanta era la sua manifesta superiorità. Analogamente al maschile dissi che il superfavorito Stanek non avrebbe vinto, anche se pronosticai Licciardi, o Miocic, non lo spagnolo. Comunque prendo anche spesso delle belle cantonate, lo devo ammettere!  Prima di pronunciarmi su questo torneo, in attesa dei tabelloni principali, ascoltate questa divagazione su quanto è difficile, appunto, mantenere le promesse da parte di un giocatore, e quanto è facile sbagliarsi da parte anche degli intenditori.

Cito il caso di quattro nostri giocatori ormai fuori età, i primi che mi vengono in mente. Federico Gaio vinse qui quattro anni fa, e tutti si fregavano le mani dicendo che finalmente avremmo avuto un campione o un campioncino nel giro di due anni o tre. Per ora Gaio naviga nelle retrovie e non dà segni particolari di vitalità. E comincia ad avere 21 anni. Tre altri giocatori che stanno trovando difficile emergere, chiuso il giovanile,  sono Perinti, Maccari e lo stesso Licciardi. Perinti vinse l’anno scorso a sorpresa a Salsomaggiore, ma non ha raccolto molto altro. Ha un eccellente rovescio a una mano, ma per il resto pare leggero rispetto ai giocatori di potenza che si vedono circolare oggi. Maccari è un altro giocatore elegante a vedersi ma se possibile ancora più innocuo. A me come si sa piace assai Licciardi: mancino dal rovescio spettacoloso, purtroppo un po’ lento negli spostamenti e fragile e parecchio di carattere (molla spesso in dirittura di arrivo). Gli ultimi tre sono diciannovenni, quindi hanno tempo a volontà per cercare di scalare l’ATP; e gli italiani ci mettono di più di altre razze; sennonché se a 19 anni navighi ancora verso il 1200 ATP o non ci sei ancora, c’è un po’ da preoccuparsi, e da paventare una carriera anonima. Io questi giocatori nei tornei ITF senior non li vedo per ora iscritti, ma staranno ad allenarsi.  Tralascio Contini, anche lui vincitore nei giovanili, o Colella. E molti altri 93 e 94 che promettevano e magari promettono ancora: ma io in queste classi di nascita non trovo e fiuto il campione.

Per tornare al punto e a Firenze, visto che i risultati delle quali li conoscete ormai tutti dai siti della ITF e fiorentino, ci sono state parecchie sorprese nei due tabelloni, e non tutte gradite. Il contingente italiano ha perso pezzi pregiati al maschile, perché non vanno nel md né  Roncalli, né Chessari né soprattutto Mosciatti. Quest’ultimo lo avevo dato per sicuro o quasi…Ne mettiamo nel main draw quattro su una trentina al via. Ciotti va tenuto presente, anche per farsi onore nel md. A conti fatti chi esce meglio dalle quali è Capecchi, e lo ritengo un giocatore solido capace di fare strada anche nel md, tabellone permettendo (intanto rigioca con quello che ha battuto alle quali, ll).

Al femminile tornano a casa Marchetti e Prosperi, soprattutto. Al turno finale avevamo in gara Ferrando e Torelli, la quale ha avuto la meglio sulla Ruse, anche se non conosco il punteggio.  D’accordo, la proprietà transitiva nel tennis non vale molto, ma non è nemmeno insignificante. Tatiana Pieri è stata a 2 passi dal vincere con la romena, e non vorrei dire una sciocchezza (non c’era arbitraggio né annuncio del punteggio) ma ha forse avuto anche un matchpoint, e comunque ha avuto un passaggio a vuoto nel secondo quando conduceva, e come succede ha rimesso in partita l’avversaria, che già piagnucolava anche se non ancora rubava;  poi al tie break finale come ho detto ieri ha avuto un po’ di fortuna. Insomma rallegriamoci, questa Pieri fa ormai partita da tempo con qualcuna delle medioforti del 97, essendo due anni più giovane!

Nelle quali femminili non si è vista  nessuna che si erga sopra alle altre di varie spanne e che possa fare il cammino della Ferro lo scorso anno. Almeno io non l’ho notata: si tratterà quindi da parte delle nostre moschettiere o reginette, Pairone, Chiesa, Lombardo, Matteucci , di assaltare dai quattro punti cardinali la stessa Ferro, con qualche terzo incomodo. L’unica giocatrice che potrebbe fare il botto è la Cristian, che ha battuto la Marchetti: è una 98, attenzione. Ma non le ho visto tirare nemmeno un colpo, non c’ero sui suoi campi.

Ieri e oggi si mormorava sugli spalti e dietro le reti di recinzione che il torneo è per ora debole, che il livello è bassettino  soprattutto al femminile, e non si sono visti giocatori di punta. Voi che ne pensate?

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