Beh, come ovvio prima di tutto va salutato e omaggiato il successo di Roberta Vinci in Polonia. Rinvio quanti sono interessati alla dietrologia, a vedersi il mio articolo di circa un anno fa su questo Blog in cui, prima dell’esplosione di Sara Errani, classificavo la Vinci come una delle migliori italiane all time. Tutti a dire che allora vinciamo questo fine settimana a Palermo con le ceche in Fed Cup, visto che se Vinci vince a maggior ragione vince Errani, e allora il doppio…andiamoci piano. Kvitova è in ribasso, un pochino, ma giocherà col coltello fra i denti, e Safarova se indovina la giornata può dare del filo da torcere a chiunque; e il doppio ceco con quella bestiolona della Hradecka… Vorrei segnalare anche che questo torneo polacco si giocava sulla terra ma indoor (in Polonia fa ancora freddino suppongo), e la terra del caldo di Palermo (qui da me oggi ci sono 25 gradi) potrebbe riservare qualche sorpresa. Ma almeno la Vinci là è di casa.
Avverto tutti i miei affezionati lettori che da questa settimana seguirò molto più saltuariamente il grande tennis WTA e ATP, che entra in scena. Ci sono tanti e fin troppi siti che ne tratteranno con maggiore o minore competenza, per quanto sempre con una punta di trionfalismo e di ovvietà. E tantissimi giornalisti se ne intendono di più del vostro povero untorello. Per cui torno all’amato tennis giovanile.
In ritardo rifletto sull’esito dei due tornei principali che si giocavano in Europa, da dove provengono notizie semibuone. Al Trofeo Ferrero, persa per strada subito la Lombardo, e altri nostri maschietti, la finale si è disputata tra due pezzi pregiati, Milojevic, che è un top 5 della sua categoria, e Hamou, altro nome non nuovo. Avrebbero sicuramente detto la loro al torneo di Cap d’Ail che ha fatto suo Donati scavando un bel solco tra sé e gli altri (senza perdere un set, solo il match di finale lottato, relativamente). Onori a Donati, che non è un campionissimo, gioca con il silenziatore, ma a piccoli passi si farà un buon giocatore di categoria. Mi sembra il primo suo centro in un giovanile.
Ho intitolato come sopra perché la Ferro, che non ha sinora spopolato, si rivela come da copione l’ammazzaitaliane. Ricordo che l’anno scorso a Firenze ne impallinò quattro o cinque prima della finale; qui due. Attualmente tra lei e la Pairone ci sono quattro giochi di differenza sui due set; di più sulle altre. Con la Matteucci credo sia stato il primo testa a testa; e comunque il match è stato tirato a giudicare dal punteggio. Ma la Matteucci le rende due anni di età. Stando così le cose, questa… bestia nera della Ferro, se non vado errato, è stata battuta in carriera giovanile solo, udite udite, dalla Verena Hofer, in un torneo parmense under 14 due anni fa. Cose che capitano: oggi la Hofer, che sta lei stessa raccogliendo poco, non ripeterebbe quell’exploit. Comunque ci ritroviamo con una diciottenne competitiva, la Matteucci, che si aggiunge ex novo al quartetto o quintetto o sestetto delle migliori diciassettenni. E Pairone-Brescia hanno vinto il doppio. E la stagione è agli inizi. Caccia alla Ferro.