Home TennisCoppa Davis e Fed Cup Sara risucchiata dalla sindrome Fed Cup

Sara risucchiata dalla sindrome Fed Cup

by Franco Marucci

Come diceva tempo fa l’illustre Umberto Eco, “non so come, ma appena apro un libro ci trovo un refuso”. Questa boutade apparentemente non c’entra con la Fed Cup: voglio solo dire che avevo scritto giusto una settimana fa (leggasi prego “Tocchiamo Ferro”) che non avevamo affatto in tasca la pelle dell’orso, e qualche dispiacere la Cechia poteva procurarcelo. Ma procediamo con ordine.

Ieri pomeriggio alla TV non si faceva a tempo a cambiare canale, perché a me interessa anche il ciclismo e tifavo per i nostri alla Liegi. Siccome poi a Palermo pioveva ho guardato un po’ di Montecarlo, dove ho visto un Djokovic fare il Nadal, e Nadal subire e subire, e venire umiliato dopo che in Sudamerica l’avevo visto tirare randellate pazzesche e mai così violente.  Cavolo, avete visto che bicipiti?

Comunque ogni incontro di Fed Cup non è mai scontato. Ci vuole USA contro Burundi per prevedere un cinque a zero. Sembra che le giocatrici si mettano d’accordo per tenere il risultato in sospeso fino all’ultimo. A proposito, meglio se vinceva la Slovacchia, che più di quelle due non può schierare, mentre la Russia ovviamente ha tenuto a riposo la prima squadra e la finale sarà un’altra musica. Sapete dove si gioca, se da noi o là?

Veniamo al dunque. Sara ha rilasciato alla Paoletti un’intervista che le fa onore e che aumenta il mio gradimento e la mia stima. Non se l’è presa, ha ammesso la ottima partita della Kvitova e dato una spiegazione plausibile della défaillance.  Per paradosso il terreno umido ha finito per avvantaggiare la ceca, non viceversa. E dire che dopo appena due gocce Rita Grande ha commentato precipitosamente –  dopo aver rimarcato che la Kvitova non ha gli appoggi da terra perché non scivola – che le… palline rigonfie, ecco vedete, non prendono più lo slice del servizio a uscire come quelle asciutte. Debbo ammettere che questa spiegazione, sebbene non del tutto, aveva finito per convincermi. Soprattutto la Kvitova sbagliava l’elementare, si faceva aggredire e tenere dietro la riga, sotterrava le volé,  e Sara sembrava in control of the match come dicono gli inglesi. Per cui ho spento la TV dopo il primo set e sono uscito a fare una passeggiata, tanto il mio tifo non era più necessario. Ma come sempre dico, chi non vede taccia, e parli solo se documentato. Quindi non so se è Sara che ha perso o la Kvitova che ha vinto. Rimango dell’idea che Sara non avrebbe perso sulla terra se fosse stato un match di torneo e non di Fed Cup. Sa mascherare bene ma in Fed Cup gioca più attanagliata, e sente la responsabilità. Non riesco a ricordare matches epici e vinti giocando alla grande: anche a Rimini ha piuttosto deluso o stentato. Dovrei consultare le statistiche. Ditemi voi se erro, non mi pare abbia un buon rendimento in Fed Cup, e vittorie memorabili. Dovrà riprovare per riuscire a gestire questa tensione, con la Russia ci vuole. A proposito, bell’articolo stamane di Gaia Piccardi sul Cds: ma la pancetta visibilissima della Kvitova non viene nottetempo scorpacciando cannoli.

Nel contempo monumento a Roberta, soprattutto per la tenuta mentale. La Safarova sembrava morta ma non era: anche questo lo avevo messo in conto, ricordate? Tanto più che il doppio sarebbe stato un supplizio, e lo dico chiaro: avremmo perso 3 a 2. La coppia Vinci- Errani non si poteva spaiare, ma Vinci sarebbe stata troppo stanca e improponibile, e forse sarebbero scese in campo Schiavone-Pennetta, ma le due cecchine (pardon cechine, o ceche) non sono le ultime arrivate, anzi piazzatissime sempre nei tornei.

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