Naturalmente mi sono ben guardato dall’attendere le ore antelucane alle quali sarà iniziato a Stoccarda il match Errani-Mattek. Ammiro i tedeschi e la loro proverbiale efficienza teutonica ma programmare tre incontri dalle 18.00 sullo stesso campo, senza pensare che l’ultimo potesse cominciare oltre la mezzanotte, mi pare sciagurato, e da principianti. A che ora sarà finito? Noi italiani siamo più confusionari, ma i tornei li organizziamo meglio.
Quindi non mi posso pronunciare su questa brutta sconfitta della nostra Sara. Stamattina però, poche ore fa, ho aperto il sito Federtennis e poi anche quello ufficiale del torneo e ho appreso la ferale notizia: 6/0 4/6 6/1. Sul punteggio non vi sono quindi attenuanti: sconfitta netta, residua resistenza nel secondo, poi Sara dominata. Da qualche tempo a questa parte Sara avvia male l’incontro, lo compromette, e un 6/0 iniziale è difficile da rimediare. Incubo Shvedova, vedi ieri.
Ho aperto con un titolo scherzoso: Roberta e Sara sono amicissime, e Sara sapendo del piccolo problema di Roberta alla spalla avrà pensato di rientrare precipitosamente al…capezzale dell’amica, o avrà giocato preoccupata e contratta. Ci fanno sapere che hanno “immediatamente cancellato” la loro partecipazione al doppio. E Roberta salta anche singolo e doppio dell’Estoril.
Inutile che io mi vanti per l’ennesima volta di prenderci nei pronostici: ieri a quest’ora dicevo che il match di Sara non sarebbe stato una passeggiata e sono stato purtroppo buon profeta. Mattek non è una neofita e ha nel suo carniere vari scalpi pregiati, quindi non meraviglia che si sia fatto quello della Errani. La si prende sotto gamba ma è giocatrice solida, seria e competitiva al di là dei molti travestimenti carnevaleschi. A me ha messo paura anzitutto il 6/2 6/1 inferto alla Wyckmayer, che è d’accordo un po’ scaduta, ma non è una giocatrice che si possa battere per caso con simile goleada.
Quindi il problema, alla vigilia di Roma, è Sara. Mi aggrappo, per giustificare questa défaillance, all’ora tarda, all’ansia per Roberta, e soprattutto al campo di Stoccarda. Qui però bisogna intendersi e decidersi: Palermo dove Sara ha fatto male era troppo lento e si diceva che lei gioca meglio sulla terra dura. A Stoccarda la terra è più dura, quasi “cementosa”, eppure perde ugualmente, e non dalla Kvitova ma da una inferiore… Allora diremo con franchezza che è un piccolo momento no, e tutti speriamo in un pronto riscatto sin dall’Estoril, se ci va.
Piccola consolazione: Beatrice Lombardo è nei quarti al giovanile francese di Beaulieu-sur-Mer, dove però è uscita Chiesa. E domani, credo, iniziano le qualificazioni di Salsomaggiore.