Mi rammaricavo ieri che da Salsomaggiore non arrivassero risultati a sorpresa, ed eccomi servito.
Il botto più grosso è il “salto” (fra le eliminate!) di Alice Matteucci che sinora aveva navigato ovunque col vento in poppa a forza di semifinali e finali. E, o ma, è uscita per mano di Georgia Brescia. Guardo il tabellone e constato con tristezza che ormai il torneo femminile non lo vincerà, 99 su 100, una delle nostre, perché Matteucci era l’unica che poteva farlo suo, e anche il più patriottico ed illuso dei tifosi non potrebbe aspettarsi che lo vinca una delle tre nostre rimaste, Mocciola, Paolini, Brescia. Paolini ha un compito proibitivo nei quarti, e Brescia può farcela ma andrà poi contro la stessa che avrà fatto fuori la Paolini. Salvo miracoli. Sotto, neanche a pensarlo che Mocciola possa farcela con la Ferro.
Quanto alla Brescia, chapeau, anche se per parlare bisogna vedere e io non ho visto. Si diceva mirabilia di questa giocatrice, che ha reso però sinora meno di quanto ci si aspettava. Tre anni fa al Bonfiglio fu reclamizzata come chissà chi. La direi con metafora ciclistica una giocatrice da corse di un giorno, non di un giro a tappe. Al terzo vince raramente, e vi arriva infatti spompata e ancora più bianca e cerea sul viso, essendo già per giunta di pelle chiara. Purtroppo dopo un match tiratissimo, il seguente lo può perdere anche di cappotto. Mi auguro di sbagliarmi, naturalmente.
A dire dunque che ieri è stata una giornata positiva per i colori azzurri, come trovo scritto in quel certo Sito, ci vuole un po’ di faccia tosta, o si è guardato al solo tabellone maschile. Qui nel maschile nulla da eccepire, abbiamo messo a segno dei bei risultati e abbiamo la bellezza di 7 giocatori su 16 agli ottavi, se Ocleppo vince il suo match in corso. Però ne avevamo tanti e poi tanti in tabellone. E vedendo i risultati delle tds, che stentano assai, o escono addirittura, Donati si candida alla vittoria finale del torneo, e sarebbe il secondo centro ravvicinato. Francamente il punteggio con cui ha liquidato Capecchi può essere falso, troppo severo, e comunque è quello. La sorpresa è Marangoni, che non conosco, e che comunque è un diciottenne.
