Gli elogi di apertura vanno a Sara Errani. Comunque vada ha fatto un torneone, riacquistando la dote che aveva un po’ smarrito, mai perdere dalle inferiori. Domani giocherà con Serena a cuor leggero, consapevole di non aver nulla da perdere e di poter quindi perdere. A mio avviso e in questo momento, delle sei che stanno davanti a Sara, Serena e Sharapova soltanto non sono alla sua portata: hanno infatti una fiondata secca, a partire dal servizio e dalla risposta, che Sara non rimette o non controlla, finendo per perdere campo e punto; e a loro due le palle alte liftate di Sara di questi giorni non fanno il danno – letale via via che l’incontro avanza – che fanno e hanno fatto alle altre. Inventarsi qualcosa è una parola. Non è però una vergogna sperare in una giornata storta, in una piccola contrattura, o anche in qualche improbabile segno di stanchezza! Come si diceva una volta, “credici Sara!”
Sì, però si gongola anche perché ci sono stati tre exploits a Prato: nell’ordine di sorpresa Rizzuti, Hofer e Torelli. Ieri davo Rizzuti non per spacciato contro Khachanov, ma per sfavorito sì. Epperò sul russo avevo espresso i miei dubbi già a Firenze, dove il miglior gioco lo aveva fatto vedere Geens, irriconoscibile in finale. Erano già due incontri che Khachanov andava al terzo con giocatori abbordabili, e Rizzuti ne ha rivelato i limiti. A mio avviso Rizzuti non è del tutto sfavorito nemmeno contro Medvedev, di cui ho visto scampoli senza trasecolare. È caduto il mio pupillo peruviano, ma in due set combattutissimi. Sotto, Zverev ha enorme velocità di braccio e tira fortissimo. Massara contro l’altro russo era avanti, e non so cosa gli è successo, forse si è demoralizzato dopo aver avuto l’incontro in pugno.
Nel femminile Hofer, l’imperturbabile Hofer, ha lei pure ridimensionato la Lushkova. Che qualcosa non quadrasse in questa giocatrice, che sia stata sopravvalutata, lo dicevo ieri. Nessuno però si immaginava che la Jokic potesse arrivare in semi eliminando la tds n. 1. Costei è quasi omonima, e solo di poco non connazionale, della Jovic, che poco ci manca battesse la Ferro a Firenze, e che dopo un buon inizio di torneo è affogata, ma avrei detto più forte della Jokic. Hofer ha avuto un tabellone un po’ fortunato, si deve ammettere, e domani sosterrà la prova del nove, dove la vedo sfavorita. Jokic ha vinto i suoi incontri in maniera assolutamente perentoria, frantumando tutte le avversarie, Brescia compresa. Avendo pronosticato Torelli su Prosperi sono contento di averci azzeccato. Ho appena scommesso dieci euro, su Torelli in finale, con il mio amico Sauro. E non è davvero detto che Torelli non vinca addirittura il torneo. L’emozione può però giocarle un brutto tiro.