Questo sì che è un torneo!

by Franco Marucci

Scusate la plateale ovvietà, ma questa  che inizia oggi è la più importante settimana tennistica italiana dell’intero anno: ma non solo perché si disputano gli Internazionali romani, come vedremo. Non essendo il tennis senior il mio baricentro naturale, mi sbrigo subito su questo evento clou. Assisteremo certamente nei prossimi giorni al tennis più meraviglioso pensabile e possibile oggi sulla terra (dopo Parigi), sebbene anche a Madrid si siano visti incontri bellissimi e spettacolari. Mi pare obiettivamente che nel maschile i nostri due alfieri non possano andare oltre gli ottavi (l’uno o l’altro!). Nel femminile possiamo invece osare dove gli angeli non camminano. Sara Errani è in questo preciso istante, 12 maggio 2013, il n. 3 virtuale del ranking sulla terra (intendo la terra rossa!). Siete d’accordo? Anzi, si potrebbe anche dirla ex aequo la n. 2 con la Sharapova (vi assicuro che sto scrivendo prima dell’esito della finale madrilena). Serena è attualmente imbattibile su tutte le superfici. Giorni fa proponevo un referendum che è caduto nel vuoto: se si fosse, noi italiani, disposti a barattare una vittoria  a Roma di Sara con il successo finale nella Fed Cup. Io sarei favorevole. Sara ne sarebbe consacrata la migliore italiana di tutti i tempi insieme e forse ancora un gradino sotto la Schiavone. Certo ci vuole una congiunzione degli astri perché Sara vinca o arrivi in finale. In pratica ciò equivale alla speranza che Serena inciampi strada facendo, e si distragga più a lungo di quanto ha fatto con la Medina Garrigues. Che so, una Shvedova in giornata monstre… (ma non ho visto tabelloni e accoppiamenti possibili).

In realtà, avendo io mentalmente già archiviato il torneo giovanile di Prato comunque vada (al maschile non abbiamo più alcun interesse, e il femminile è, guardando strettamente ai valori, cosa modesta, ma come ovvio spero vinca la Hofer), mi sono già spostato sul torneo di Santa Croce sull’Arno, le cui quali sono già in stato avanzato di svolgimento. Sovrapporre anche soltanto la acceptance list  di Prato con quella di Santa Croce fa come l’effetto di passare dalla Serie C1 di calcio alla Serie A. Io tra l’altro non sono affatto sicuro che Matteucci, Chiesa e Lombardo abbiano fatto bene a disertare Prato per giocare quelle buffe pre-quali che si organizzano solo a Roma nel mondo civile, e soprattutto a perdere un’occasione d’oro e cioè la vittoria di un torneo, cosa che non capita tutti i giorni (Chiesa ha mai vinto un torneo giovanile ITF?). Visti i valori in campo a Prato una delle tre avrebbe intascato il torneo quasi a mani basse. Ma non conosco le politiche federali.

In entrambi i tabelloni di Santa Croce i valori in campo sono più che alti. Nel maschile, a riprova, Khachanov si trova retrocesso, dalla n. 1 che era a Prato, a n. 7. Molti del battaglione di Prato si sono trasferiti, come era prevedibile, nella vicina cittadina sull’Arno. Ma con l’iniezione di altri che là non c’erano. Nel nostro contingente brillano Napolitano e Pellegrino, stante la rinuncia ormai cronica di Quinzi e Baldi, e questa volta anche di Donati. Nelle stesse quali vi sono fior di giocatori in lizza, a cominciare dal francese Halys che ha già fatto parlare molto bene di sé. Inoltre Moghini, Chessari, Candioli, Turchetti, Turco ecc. Ignoro le assegnazioni delle wc nel main draw.

Ma è nel femminile dove si attendono veri e propri fuochi di artificio, perché la Bencic, sulla carta giocatrice due spanne più forte delle altre iscritte, troverà la Sorribes Tormo, che per quanto visto di recente (Firenze) potrebbe essere di pari valore o anche superiore. Sta agli organizzatori non opporre queste due giocatrici prima delle semifinali, dato che la Sorribes non ha un’alta classifica ITF giovanile, e potrebbe in teoria, se non le viene data una testa di serie, scontrarsi con la Bencic anche al primo turno! Tutto rientrato sul fronte italiano: le big ci sono tutte fuorché la Pairone, che fa ormai i 10 mila dollari senior. A me piace giocare con i fusi orari: nelle quali e nella acceptance list vedo due o tre nomi che credo vadano seguiti, e tre ragazze cui dare finalmente il benvenuto: Zerulo figura iscritta, e se vuole partecipare al torneo avrà avuto una wc perché nelle quali non c’è. Debora Ginocchio invece, hurrah!, gioca, e per ora veleggia bene, ma va oggi contro la Turco. Tatiana Pieri? Nemmeno lei nelle quali. Ormai gli organizzatori le danno una wc al main draw a occhi chiusi. Anche questa volta? Di solito la figlia minore poteva sposarsi nelle famiglie solo dopo la maggiore, ma Jessica sembra si faccia recentemente da parte per dare strada a Tatiana. Peccato, se così fosse, se cioè Jessica avesse perso un po’ di fiducia e fosse in smobilitazione. È però vero che di recente è stata superata in tromba da giocatrici che tre-quattro anni fa metteva sotto facile facile. Qualcuno mormora nel giro che è tempo che le sorelle Pieri vengano affidate a un allenatore professionista, per fare davvero il salto, e non stiano più sotto la guida del padre. Chiudo domandandomi e domandandovi se c’è qualche ragione recondita per la quale giocatrici come Martina Zerulo abbiano fatto in questi due anni così pochi tornei. Lanciarsi così tardi è un errore, specie se una giocatrice pur giovane è così competitiva. Anche Ginocchio ha aspettato troppo.

Vi potrebbe interessare anche

Leave a Comment

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.