Vinceroo? Vinceroo!

   Nessun dorma mi piace come a tutti cantata da Bocelli, e la intono subito come augurale per la finale di Fed Cup che si gioca a fine settimana. Ma prima di parlarne, un po’ di notiziole che volevo stendere e mandare on the air da tempo.

Serie A Femminile. Seguo stancamente i risultati domenica dopo domenica, e non vedo la ragione di sobbarcarmi alcuna trasferta per andare a visionare gli incontri. Prato ha schierato la baby Stefanini domeniche fa, e lei ha fatto risultato, ma poi, colto dalla sorpresa,  ho verificato che la Coletto, mai sentita nominare, ha 33 anni e gioca prevalentemente a beach tennis. Sul versante Parioli domenica scorsa la Lombardo le ha prese 6/0 6/0 dalla Giovine, con cui perdere ci può stare ma non con quel punteggio cappottaro. Non dispongo dei tabellini del suo rendimento, ma la Lombardo mi pare in forte crisi di risultati, e deduco di gioco, da vari mesi a questa parte: se non vado errato l’ultimo match strappato coi denti e vinto alla grande è stato contro la Pantuckova a Firenze marzo 2013. Piuttosto non vedo più giocare da quel marzo a questa parte Francesca Gariglio. Non vorrei fosse successo qualcosa di incongruo o di anomalo: chi ne sa qualcosa lo comunichi, SOS. Era una delle 96, spero che sia ancora, da tenere d’occhio. Sempre al femminile rimette da qualche mese fuori la testolina la Eccel, eccellente o quasi sino a due anni o tre fa. Anche lei sarà stata infortunata.  Quindi dalle retrovie per ora non si muove foglia. E negli altri paesi invece si muove. Non avevo mai visto giocare per esempio Donna Vekic, croata: vistala contro la Lisicki sul duro di recente mi sembrava una veterana: è del 96 lei pure, e già entro le 100 WTA, caspita! In realtà sì certo, qualcosina c’è, non siamo troppo pessimisti: per esempio la Barbieri, 1991, continua a salire. Il problema è vedere e sapere se il valico è a portata di passo, oppure si può solo sognarlo.

Donati. Questa è una delle poche note positive del maschile fra i giovani emergenti. Era facile prevederlo, epperò sono un due anni che mi sgolo per dire che il giocatore c’è e che dobbiamo tenercelo caro. Di oggi la notizia che è in main draw in un torneo ITF piuttosto dollaroso. Parliamoci chiaro: tra Donati e Quinzi ci sono solo pochi mesi di differenza, e sono quasi coetanei dunque; e in termini di classifica ci sono una cinquantina di posti a favore di Quinzi. Mi piacerebbe un mondo assistere a una sfida tra i due, non so se c’è mai stata di recente, per vedere come va a finire: e non sono sicuro che vincerebbe Quinzi, tutt’altro.

Fed Cup. Barazzuti, il nostro miglior capitano del dopoguerra, non poteva però fare altro con le convocazioni, era scritto. Si attiene alla classifica e fa bene, senza favoritismi. Come annunciavo sopra non vi possono esser dubbi che contro le babies russe si vincerà. Una passeggiata. Mi viene però da dire un paradosso:  siccome loro schierano la quinta o la sesta squadra possibile, sarebbe stato fair play schierare anche noi che so, Camerin, l’omologa della Kleybanova, più Paolini, Pairone e Chiesa. Il tennis lo hanno inventato gli inglesi. Scherzi a  parte, la Russia ha battuto un colpo ore fa facendoci capire che il punto del doppio è almeno in discussione se giocano Vesnina-Makarova; e che  arriverà fatalmente il momento in cui dovremo pensare a dei ricambi, che riguarderanno a breve Pennetta e Vinci. Dietro bisognerebbe favorire l’ingresso nel gruppo di Giorgi e di Burnett, anzitutto. Sulla prima ho dei dubbi, e non so se è in grado di fare squadra. Bisognerebbe anche farle presente le misure del campo e che non è necessario fare punto al primo scambio; altri sapranno certo come stanno e vanno le trattative per avere in squadra questa bizzosa giocatrice. Nasty è già stata convocata, e sarà credo una giocatrice nostra di vertice tra due o tre anni. Si è capito che potrà migliorare, ma con estrema gradualità, senza poter fare qualsiasi salto triplo.