Mission impossible

by Franco Marucci

Intanto una confessione: ho scoperto mesi fa la bontà e l’utilità del live scoring, non solo di quello ormai comprovato e collaudato da decenni dei grandi tornei ATP e WTA: anche l’ITF senior e anche a volte junior lo hanno adottato, benché non sempre funzioni bene e sia ancora in certi casi rudimentale. Io non sono un guardone fisso del tennis, e non mi posso permettere di stare incollato alla TV per ore e ore. E quindi posso lavorare, leggere, scrivere, scribacchiare, postillare e anche stendere un capitolo dei miei libri tenendo accesi i live scores: il che mi permette di guardarli quando mi pare, ogni tanto, non stando con l’occhio fisso  di continuo. Lo faccio per un secondo motivo, che certi match dei miei beniamini mi tendono troppo, e razionando le guardate dei punteggi si patisce di meno. Terza ragione: si esercita così magnificamente la immaginazione, anzi la immedesimazione. Ci si pensa lì fra il pubblico, si crede di sapere come mai si sta 30 pari o 40 a 15. E si crede di poter sapere e vedere l’andamento dell’incontro. Una specie di fantatennis. Al live  score del Roland Garros ti dicono anche come è stato aggiudicato il punto.

Tutta questa pappardella per dire che ieri non ho visto né seguito il Roland Garros. Il battage è talmente assordante su giornali, media e siti che mi sono astenuto. Seguirò magari il live score della Errani oggi. Rischio dicendo che vince sulla Petkovic e che dopodomani perde con la Halep, sperando di sbagliarmi.

Piuttosto invece seguirò Pieri-Birnerova da Brescia. Ieri l’ho già fatto per il match della baby contro la Colmegna. Se il tennis non è un’opinione mi dicevo che Tatiana doveva vincere e anche facile: le mie proiezioni mi dicono che Tatiana naviga come ranking virtuale WTA sul 700 o anche meno, e ergo essendo la Colmegna 800 e passa… Mai vista tra parentesi questa giocatrice “brianzola”, che da quest’anno viaggia per il mondo a giocare tornei e si è fatta la classifica, ha bene impressionato, e potrà scalare altre posizioni. Vedo solo immagini di repertorio, foto su Internet, che mi testimoniano che Martina (cavolo, un’altra Martina) è una bella ragazza biondocrinita, è mediamente alta, slanciata e robusta, e ha una certa grazia in campo oltre che una certa impetuosità: e ha anche delle magliette un po’ larghe di generose scollature.

Ieri solita partenza a razzo di Tatiana, dopo un primo game lottatissimo e altri due equilibrati, nel primo set. Poi lo scatto in avanti e 6/1. Tatiana deve sempre mettere in carniere il primo e se lo mette la partita è sui binari giusti: è quando perde il primo, quando si fa mettere in soggezione,  che le cose non vanno bene e la partita è in pericolo. Ribadisco che Tatiana entra sempre in campo calda e subito determinata e non conosce tempi di rodaggio. Il tallone di Achille è il secondo set dopo aver vinto il primo. Il secondo sembrava appunto andato ieri, quando dopo il 2 pari Martina è salita sino a 4-2; piccola rimonta ma ancora 5-4 Colmegna; e pure 6-5; ma nel tiebreak niente storia e 7-1 per Tatiana. Due considerazioni: Tatiana statisticamente lascia tornare a galla le avversarie dopo averle tramortite nel primo (Parazinskaite docet), e se perde il secondo va a perdere anche il match; fortuna che a volte come ieri si riprende in extremis. Ma attenzione: è un dettaglio da mettere bene a fuoco. Il tabellino dice inoltre: zero aces da ambo le parti. Qui ci vuole un allenamento giornaliero separato! lo abbiamo detto centinaia di volte, che il gioco oggi ruota 60/70% sul servizio.

Titolo Mission impossible perché oggi c’è per lei Eva Birnerova, di cui Tatiana potrebbe essere la figlia (15 anni di differenza e abissale iato di ranking). Sarà presa probabilmente a pallate, e ipotizzo 6/1 6/1 in 45’. Ma con Tatiana abbiamo imparato a dire: mai dire mai.

Sul fronte Trevisan: ieri sera era ancora iscritta a Padova che inizia sabato, ma c’è una lista infinita di Alternates e se non le viene data la wild card non riuscirà a giocare.

 

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