Era da un po’ di tempo che bazzicavo le classifiche WTA il lunedì mattina, e che, senza far tanti calcoli e documentarmi come sanno fare gli esperti, fiutavo che Tatiana Pieri stava per agguantare ufficialmente l’entrata in classifica WTA. Cioè, me lo sentivo. Bene, oggi è arrivata, e felicitazioni! Avevo brindato in passato, ormai anni fa, per il medesimo evento per Giulia Pairone e Beatrice Lombardo, due giocatrici che mi erano e mi sono simpatiche. Tifando per Tatiana da tempo immemorabile, non posso esimermi. Ha insomma Tatiana tagliato un traguardo che si era profilato raggiungibile sin dal lontano torneo di S. Margherita di Pula in marzo, la famosa infilata di quattro match vittoriosi (più altri di quali) di Tatiana in un 10 mila con finale persa. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, e cioè il match galeotto, che ha procurato lo scasso, è quello con Colmegna, battuta due settimane fa da Tatiana a un 25 mila primo turno.
Ora il bello è che Tatiana, partendo da dietro, cioè da zero, ha fatto una rimonta pazzesca e di un balzo si è proiettata al n. 960 niente di meno, superando e seminando con una botta secca una venticinquina di italiane. Forse qualcuno mi saprà dire se è la più giovane italiana di sempre ad acquisire ranking WTA: non ricordo a memoria altra giocatrice appena under 16, e di poco over 15, a prendere la classifica. Ma ora non sediamoci sugli allori, e quindi coraggio Tatiana: sia questo solo il primo passo. Questa estate deve portare altri progressi, e tante altre posizioni guadagnate (e magari una ciliegina sulla torta, un 10 mila vinto!). E pensare che scrivevo settimane fa “Acqua e sapone”: Tatiana si allena in casa, non ha psicologo, preparatore atletico, massaggiatore, che io sappia, e fa solo tornei in un raggio di 100 km da casa…Soprattutto, ma non mi ripeto, ha da mettere in cantiere tanti e poi tanti aggiustamenti tecnici, anche se non tattici.
Approfitto per commentare Padova 25 mila da poco concluso. Lì battuta di arresto di Gioia Barbieri, ma sconfitta dalla vincitrice Louisa Chirico, giocatrice che ha vinto praticamente tutti gli incontri in rimonta, credo anche annullando vari match points. Mai morta, anche ieri con la brasiliana, partita quasi persa, 5-1 al terzo mi pare, poi vinto. Questa americana è del 1996, staziona sul 300 WTA, ed è in grande ascesa. Forse ne sentiremo riparlare. Magari dal nome è di origini italiane. Chissà come pronuncia il suo cognome: Cìrico, Cirìco, Chìrico…
Stupore infine, e un po’ di enigma, e di nuovo!, circa Martina Trevisan: ha perso la settimana scorsa alle quali di Padova dalla Chakhnashvili, e ci poteva stare, epperò dopo aver vinto il primo è crollata di brutto rimediando un gioco nei due set successivi. Vedo dalle entry lists dei tornei italiani cui era iscritta che si è dipoi ritirata dappertutto di qui a metà luglio. Che succede Martina? Speriamo non sia un nuovo stop, i cui motivi naturalmente Martina ci lascerà indovinare, cioè non ci dirà nulla.