Home TennisTornei ITF ProAltri tornei ITF Perché mi interessa il torneo di Duino Aurisina  

Perché mi interessa il torneo di Duino Aurisina  

by Franco Marucci

Prima di dirvelo… vogliate sorbirvi qualche preambolo. Anzitutto ha per ora avuto scarsa eco il mio trittico di posts su Martina Trevisan: vorrei sapere il vostro parere sulle ipotesi che io e qualche altro abbiamo formulato circa i cosiddetti sviluppi della faccenda. Certo ancora molti sono al mare. Ho anche lanciato l’idea di una intervista alla giocatrice e interpellato il “portale del tennis toscano”, cioè Grantennis: se qualcuno ha accesso alla ineffabile giocatrice, cioè il numero del cellulare e vuole provare, io ospito qui volentieri la intervista. Di mestiere non faccio l’intervistatore.

Prima di venire al dunque accenno anche al torneo WTA di Cincinnati. Ho visto la seconda metà di Ivanovic-Sharapova, ma cari miei, se quello è stato un bell’incontro io di tennis non capisco un’acca. Il telecronista si sbracciava imperterrito a dire, anzi esclamare “incredibile!”, “straordinario!”, “non è possibile!”, ma io ho visto del tennis modesto, con due giocatrici che facevano a gara a sbagliare lo sbagliabile, e insomma annoiavano più che strabiliare.

La prima cosa che davvero vorrei focalizzare è, passando al tennis dei poveri, la necessità di una buona programmazione. Parto da un esempio: Martina Trevisan ha sfiorato il successo a Innsbruck lottando quasi tutte le partite: se avesse fatto Duino Aurisina, stesso valore e stessa posta, 10 mila, avrebbe faticato assai meno, e stando al lotto partecipanti forse vinto il torneo e più facilmente. Io al momento in cui scrivo sto seguendo Ludmilla Samsonova contro Alice Savoretti, una bella battaglia, che penso e mi auguro vinca l’italo-russa, per il bene del nostro tennis. Ora la Samsonova sì che si programma bene e che ha buoni consiglieri. Ha ottenuto di fresco il massimo col minimo sforzo, incamerando il facile torneo di Todi col quale ha acciuffato la prima classifica WTA, e stando poi coperta un bel po’ oggi torna in scena. Non mi stupirei se vincesse anche questo debole torneo di Duino, e sottolineo debole. I tornei vanno fiutati, e cioè bisogna indovinare dove andare, e dove iscriversi, perché alcuni 10 mila valgono da 25 mila e viceversa e quindi da una parte c’è sicuro disco rosso, dall’altra invece strada. Prendete ad esempio il caso Tatiana Pieri. Lo faccio per dire di una programmazione discutibile se non cattiva o anche pessima. Approfitto per dire che Tatiana, e nessuno mi può sospettare un suo nemico, sta attraversando un periodo di forte appannamento, se non nero vero e proprio. Non fa risultato da nessuna parte da due mesi, e vince a stento con le scarse. E comunque cito il fatto che un mese e passa fa abbia fatto tre tornei di fila quando era spompata, e sia addirittura andata a scegliere il torneo di Imola, 15 mila e sul greenset, laddove era da mesi preparata a giocare solo sul rosso. Leggo alle acceptance lists che, avendo saltato già alcuni tornei italiani, rientra of all places a Caslano, Svizzera, 10 mila, dove dovrà fare credo le quali e stando agli elenchi delle iscritte al momento, ci sono giocatrici parecchio quotate. Oltre tutto la Svizzera è forse un po’ più lontana da Lucca di Trieste e Duino… insomma non capisco.

Duino? Perché mi interessa? Beh, il grande poeta Rilke ci ha scritto la Elegie di Duino, ovvero le Duineser Elegien, molto belle, ispirate, ma anche difficilotte.

Intanto mentre chiudo Ludmilla è issata a 6/5 primo set…con un ace e cinque doppi falli.

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