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Brescia di un altro pianeta

by Franco Marucci

Parlo poco di Georgia Brescia su questo Blog, perché anche Georgia parla poco: qualche sorriso in più fuori dal campo, qualche esuberanza non guasterebbe, e lei è, mi sembra, un carattere un po’ chiuso e introverso. Ma i suoi recenti risultati sono eloquenti, anzi squillanti, e del vecchio gruppo delle reginette 96 lei è (insieme alla Paolini, un dark horse, cioè  una giocatrice poco pronosticata) quella più.. superstite, quella che ha ingranato la marcia giusta e procede avanti a passo spedito. Credo che un po’ o anche un bel po’ di merito vada allo squisito Gonzalo, suo allenatore, che ha riordinato idee e gioco della nostra, e le ha infuso serenità e pazienza. Sia chiaro che da Pairone, Lombardo, Chiesa e altre è lecito attendersi una maturazione in alto, ormai a più lunga gittata…

La prestazione di oggi di Georgia mette ancora una volta il dito sulla piaga del cronista che scrive giorno per giorno rischiando il marchiano errore di previsione. Ieri sembrava possibile, ipotizzabile, che la Rubini desse del filo da torcere a Georgia; la quale ha vinto invece con il quasi esatto punteggio della Rubini ieri. Supremazia assoluta e schiacciante, e a vedere come i punti si susseguivano veloci Georgia è sembrata un rullo compressore. A dimostrazione della fallacia assoluta della proprietà transitiva. Domani ostacolo Ferrando per lei, ma non credo ne sarà impensierita se metterà questa determinazione. E poi la finale.

Finale che la vedrà in caso opposta (incrociamo le dita) alla vincente di Trevisan-Palmigiano. Sempre mancine contro. Oggi Martina era infatti opposta alla vecchia gloria Floris: dico così perché ci sono 11 anni di differenza anagrafica fra le due giocatrici. Credo che la Floris sia in smobilitazione e abbia fatto questo torneo perché abita a due passi da SM di Pula. Bei tempi quando “mordeva” il 150 WTA. A proposito: quante poche mancine ci sono in circolazione after all. Faccio un rapido giro di orizzonte  e non me ne vengono in mente altre oltre queste tre. Tra le giovani Bilardo, e poi? I mancini a tennis fanno sempre comodo, e se poi qualcuno-a ha anche il rovescio a una mano… A me piaceva, che dico piace quello di Licciardi. Chiusa parentesi. Dicevo Floris e Trevisan mancine: primo set senza storia, reazione quasi minacciosa della cagliaritana nell’inizio secondo, fino a 2-1 e credo 3-2, poi bandiera bianca, 6/1 6/3. Domani per Martina la Palmigiano, altra sfiorita, ma in fondo appena 19venne. E altra mancina appunto. Non so cosa pensare: sono secoli che non vedo Palmigiano che ha un tennis delizioso (come del resto la sua figura) ma leggero…ma insomma è da tanto che non fa risultato. Mi stupirei di qualsiasi risultato che non fosse la vittoria di Martina.

Telegrafico sul giovanile serbo: dove la Samsonova ha perso ieri in semi dalla Potocnik, e la nomino perché è la slovena che Georgia ha battuto nei quarti  a Salsomaggiore tre mesi fa in un match tiratissimo; nel maschile attendo il risultato di Bonacia in finale con un magiaro: un premio a lui, che per parte mia gli auguravo da tanto. Buona lana in fondo il Bonacia. Mannaggia: proprio ora vedo che no, Bonacia ha perso in finale.

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