Dedico questo post per l’ennesima volta a Federica Bilardo e alla sua partita di stamattina a SM di Pula: sfortunata ma ciò nonostante promettente, per i motivi che dirò.
Prima di tutto però una parentesi o una premessa. Rettifico anzitutto, rispetto a ieri l’altro, che non ci si sia mai visti, e anzi dalla mia memoria affiora un ricordo, improvviso. L’ho ripescato. Forse lei stessa se ci pensa ricorderà. Si tratta che a fine agosto 2009 o 2010, forse 2010, io ero all’aeroporto di Pisa di ritorno da Londra, e in attesa del bagaglio mi vidi davanti nella hall arrivi e partenze un gruppo di giovanissime e vispe tenniste con il saccone di parecchie racchette in spalla. Le teneva a bada una piacente signora giovanile dai capelli neri, mi pare la mamma di una di loro. Per qualche motivo venimmo a parlare e mi rivelai per uno che sapeva un po’ delle cose del tennis, anche se a quell’epoca l’under 12 non mi interessava come adesso. Seppi che erano di ritorno o da Sestola o da Serramazzoni o da Palagano: avevano partecipato a un torneo forse nazionale o a un raduno; erano della Sicilia e tornavano a casa. Ricordo mi fu chiesto un parere sulla imminente Lambertenghi. Non ci presentammo. Giurerei però che quella biondina soffocata dal peso del saccone era la Bilardo; due altre forse la Infantino o la Brancato, oppure prendo un abbaglio. Ci salutammo, ognuno andò per la propria strada e sul proprio aereo. Chiusa parentesi. Ma informerei Chi l’ha visto?
Venendo al tennis giocato anziché ricordato, oggi Federica ha dimostrato che è cosa nostra appunto nel senso che possiamo arruolarla. Sue coetanee non hanno forse i mezzi economici per giocare i tornei 10 mila che gioca Federica, e comunque ripeto che alla luce dei risultati è da considerarsi al momento la seconda 1999 italiana. Si tratta di non demordere e di migliorare stabilmente da ora ai primi del 2015. Per lanciarsi in una bella carriera.
Oggi aveva di fronte la Nancarrow, sorteggio ingrato e giocatrice n. 400 circa che a SM di Pula gioca da cinque mesi a questa parte, e credo abbia vinto uno di questi tornei in serie, ed è arrivata quasi sempre nelle ultime due o quattro. Tatiana ci ha perso e molte altre italiane; poche l’hanno battuta. Quindi non si poteva sperare nel miracolo. Eppure Federica ci è andata vicina. Il primo set confermava il divario di valori e di ranking e di abitudine al match vero e adulto. Federica incassava un 6/1 davvero poco incoraggiante. Ma tutta altra storia il secondo, dove entrava in partita, andava avanti sorprendentemente 3/0 epperò si faceva rimontare sino a 3/2; in realtà era una rimontina perché Federica continuava a pedalare e staccava l’avversaria sino a portarsi 5/2. Fatta? Qui suppongo l’inesperienza della nostra picciotta riemergeva e lei si faceva risucchiare subendo uno dopo l’altro cinque giochi di fila. Federica non ha avuto setpoints, è però andata mi pare due volte ai vantaggi. Ma sono sincero: difficilmente avrebbe vinto al terzo. Diciamo che per ora è una giocatrice che tocca il massimo del rendimento dopo 30′ di gioco poi scende: anche con Tatiana perde di solito al terzo dopo avere strappato il secondo.
Federica allora nella mia squadra da oggi? Ma certo.