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Rubini no luck, e vista la Picci(netti)

by Franco Marucci

Steffi Rubini si aggira come un falco sulla prima vittoria a SM di Pula, ma quando scende in picchiata manca la preda. Mi pare sia la seconda volta che arriva in finale là e non alza il trofeo. C’è ancora una chance ed è il torneo che inizia domani in Sardegna, stessa spiaggia stesso mare, dove altri due fino alla fine di novembre sono stati cancellati, mi pare saggiamente (il troppo stroppia). Oggi ha vinto su di lei la Caregaro e naturalmente ci stava. La Caregaro è una giocatrice di tutto rispetto, e della stima che ho di lei ho parlato qui ieri. Era solo ed è solo che la Rubini mi fa assai più simpatia per i motivi che sono venuto spesso enumerando con un po’ di umorismo da due mesi a questa parte. Ha perso di stretta misura però, 6/4 6/4, e il risultato è comunque per lei confortante dato anche il gap di ranking WTA. In questo torneo che inizia domani sarà dura lotta per  l’arrivo in tabellone di altre giocatrici come Giovine e anche Trevisan, la cui presenza effettiva si saprà però solo quando scenderà in campo in carne ed ossa. Intanto oggi si è riusciti a mala pena a compilare un tabelloncino di una decina di giocatrici partecipanti alle quali, con due o tre già ammesse al main draw. Ormai si cercano giocatrici a tutti gli angoli come nella famosa parabola evangelica. Tra di loro è anche la mia nuova beniamina Federica Bilardo che ha regolato con 6/2 6/1 una coetanea svizzera dal nome esotico, Kim Fontana. Per scaramanzia non dico nulla del main draw per la Bilardo, di recente sfortunatissima. Ma per la legge dei grandi numeri…

Cambiando argomento, domani chi vuole può leggersi il servizio che ho fatto per Stamp toscana sul match di Serie A 1 femminile Prato-Nomentano.  Il link è:

http://www.stamptoscana.it/articolo/sport/tennis-a1-femminile-prato-passeggia-4-0-contro-nomentano

Si è un po’ sbadigliato  per la verità perché non c’è stata partita in tutte le partite salvo forse una. Se andate a leggere troverete delle simpatiche divagazioni su Katy Agnelli del Nomentano e il suo modo di giocare. Troverete anche un’elegia per Giorgia Marchetti. E saprete come mai l’unico brivido della giornata è stato quando Camerin era sotto di 4-2 nel primo contro Pillot. Simpatica, corretta e spontanea Carolina. Svogliata, compassata e un po’ blasée Giorgia. Confesso che mi ero mosso per dovere e anche per rivedere all’opera Peoni, che non era fra le convocate e che è già tanto che due domeniche fa sia venuta, e come Giulio Cesare abbia visto e vinto. Già domenica scorsa in panchina, Lisa Piccinetti sosteneva speranzosa che sarebbe stata schierata in doppio, e invece la Stefanini le ha soffiato il posto. Oggi la Picci era vestita regolarmente da tennis e ha scaldato la Camerin per una quindicina di minuti di primo mattino. Ma alle tre era già in borghese e nemmeno stavolta ha giocato nel doppio. Per cui le mie idee su di lei si sono formate su quei minuti di palleggio. Ma mi guardo bene dall’esprimere giudizi avventati su questa base. E tra l’altro i conti si fanno, diciamo una prima botta, sui sedici-diciassette anni. La Picci è ben piazzata fisicamente e mediamente alta a 14 anni; forse anzi è più grossa di bacino e un po’ stretta ancora di torace. La mobilità non mi pare il massimo ma la mobilità di un tennista è sempre un asintoto, e cioè si può sempre migliorare e maggiorare e nessuno-a può mai dirsi soddisfatto-a. Comunque la Picci ogni tanto si trova la palla addosso arretrando e deve giocare un controbalzo poco controllato anche perché la testa della racchetta è un po’ libera e tende ad andare per conto suo. Questo nel diritto: il rovescio idem, va regolato e impattato credo più avanti e non è per ora un colpo sicuro. Rispetto per esempio alla Peoni c’è più potenza e questo si nota nel servizio per ora solo piatto per quel che ho visto. Sapranno bene i suoi tecnici che è questo il momento, se non è già tardi, per mettere a fuoco e finalizzare i movimenti giusti. Ma appunto credevo che la baby potesse giocare oggi perché tra il palleggio e la partita ci corre come tra il giorno e la notte. Ho scattato da dilettante parecchie foto di questo palleggio Piccinetti-Camerin, e, cosciente di essere un pessimo fotografo (sebbene il mio amico Piero generosamente mi dica che sono migliorato!), domani le metto online.

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