Bianca Turati e Andrea Pellegrino out al primo turno, e bilancio magrissimo avendo noi perso due su soli due rappresentanti. Risultati in varia misura deludenti perché Pellegrino giocava sì contro pronostico (diciamo 100 contro 40 in termini di ranking) ma opposto a un avversario (per la cronaca l’uzbeco Karimov) più giovane di un anno, e ci si poteva aspettare un match più lottato (6/3 6/3); Bianca ha ancora meno attenuanti come vedremo. Ciò benché gli incontri vanno visti, per essere giudicati e… al buio si dovrebbe scrivere sempre con cautela.
Dunque Bianca da cui parto ha perso 6/3 al terzo con la locale australiana Apisah, giurerei una colored naturalizzata. Naturalmente guai a demoralizzarsi e a drammatizzare perché siamo appena agli inizi dell’anno, la superficie hard non è forse la più adatta ai mezzi di Bianca, il clima torrido neppure ecc. ecc. Sennonché il fatto che la nostra migliore junior – e all’ultimo anno in questa categoria – non superi quasi mai i primi turni dei Grand Slams, e che faccia solo benino ma non benissimo nei Grade 2 e 3, non depone a favore della bontà del nostro movimento tennistico junior femminile.
E c’è un piccolo fatto che deve mettere in guardia: questa Apisah, ho controllato, è addirittura di millesimo 2000 e già 313 del ranking ITF junior! Quale il sottinteso? Che come dicevo ieri bisogna buttare nella mischia le giovani promesse molto presto, anzi prestissimo, e il paradosso è che le nostre Bilardo e Pieri sono già…vecchie essendo del 1999. Ma loro non c’erano o non sono state mandate. Urge mandare avanti subito a farsi le ossa le varie Peoni, Traversi, Tcherkes Zade, anche se qui da noi si matura soprattutto fisicamente più tardi.
Direi che le sconfitte a livello junior, piccola attenuante, possono venire non da inferiorità tecnica soltanto ma soprattutto da poca duttilità tattica. Con un giocatore mai visto e mai incontrato bisogna operare un aggiustamento tattico immediato e già nel corso del match se si va sotto: laddove spesso il giocatore imposta l’incontro dall’inizio alla fine senza cambiare modulo e cercando magari il diritto dell’avversario quando dovrebbe orientarsi sul rovescio, tirando anziché controllando ecc. ecc. Nel mio piccolo noto che spesso perdo nettamente il primo incontro con un avversario con cui poi lotto nel match successivo. Prendere le misure, in gergo, insomma: Bianca un domani con questa avversaria vincerebbe. Cose lapalissiane naturalmente.
Ma debbo a questo punto confessare che ieri è stata per il sottoscritto una giornata altrettanto nera e catastrofica, perché tutti i miei pronostici o quasi sono stati smentiti. Come sapete quasi sempre ci prendo e mi compiaccio della mia capacità di indovino. In altre parole si è verificata una autentica moria di favoriti. Cosa però che tra le righe ipotizzavo dicendo che questi tornei junior sono imprevedibili e il 70% dei partecipanti sono noti solo agli stretti addetti ai lavori e a qualche allenatore; e che soprattutto i valori sono relativissimi e i rankings valgono nulla o quasi.
Ma vediamo. Femminile: cadono stelline quali la Wargnier e la Ferro (che gli italiani ben conoscono: figlia di un veneziano!), crolla una delle mie favorite, la Mendez, precipita nell’abisso con un boato addirittura (6/1 6/3) la Vondrousova che indicavo vincitrice del torneo! Non crediate, questi pronostici erano stati dati sulla base di ispezioni ripetute e visive delle giocatrici, ma non fresche e anzi risalenti alla primavera-estate del 2014: era poi il tennis dell’emisfero boreale, disertato quasi in massa da quello australe. Vale anche per le due favorite crollate la giustificazione che l’anno è solo agli inizi. Le indicavo ben messe per la naturalità già adulta del loro gioco, un bel fisico piazzato già a 15 anni, e la grinta e la personalità (soprattutto la Mendez). Fortuna che nel maschile si è giocata solo la metà alta del tabellone ! E comunque è già cascato il sin troppo pompato (almeno per ora) Popyrin.