Scheda Bianca

by Franco Marucci

   Dulcis in fundo: parlerò più sotto del buono, anzi ottimo torneo di Bianca Turati a Casablanca, come sempre prima della finale (dopo sono tutti bravi), finale che mi mangerei un cotelliano pollo vivo (da Mario Cotelli, Ndr) se perdesse: farò insomma l’ennesima …scheda di Bianca. Shakespeare li chiamava puns.

Voglio ripartire, e certo oggi chiudere il discorso che ormai si trascina da un po’ troppo, dalla Fed Cup genovese, e posto delle gradite foto inviate dall’amico Piero Cammelli, che più gentile di così non si può: altre sono visibili sul suo sito Pierocamel.it a cui invito caldamente tutti a fare visita. Eccole:

 

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Avremo tempo di sviscerare il prossimo spareggio con le USA, con le quali negli ultimi tempi ci è andata quasi sempre bene. Tra l’altro si gioca da noi in casa, avremo ancora una volta la terra rossa suppongo, e le Chiquis si spera tornate in sesto e combattive e concentrate e la Giorgi decisa al riscatto e maturata. Utopia? Tra l’altro dovremo vedere le convocazioni USA. Difficile che le Williams siano della partita. Ora faccio però una illazione paradossale: quasi meglio se venissero svogliate a giocarlo questo spareggio, dico per onore di firma. Venus sulla terra chissà quant’è che non gioca, e certo Serena fa paura ovunque e se si impegna ed è in forma spazza via le nostre anche con poca motivazione. Sennonché le Usa hanno anche ottime seconde e terze linee come Stephens e Keyes (altro che seconde linee, sono delle prime!) e Riske e Vandeweghe per non dire di almeno altre tre o quattro. Non sarà un match facile come sempre si dice ma è vero. Fidiamoci ancora una volta delle pessime scelte tecnico-tattiche di Mary Jo Fernandez! Attualmente, ripeto sino alla noia, e si guardino i rankings WTA, non abbiamo ricambi validi delle classi dal 1991 al 1996. Il problema sarà presto drammatico.

Quanto al giovanile, a cui mi precipito. Ribadisco che sembra che siamo tornati fortissimi e che Bianca in particolare diventi l’assopigliatutto dei prossimi tornei primaverili. Vincerà domani o magari oggi se il match è anticipato un Grade 1 – mica uno scherzo – a Casablanca, dove non ha perso un set e ha vinto tutti i match con facilità irrisoria. Bene così, molto bene. Se non fosse che gettando un po’ d’acqua sul fuoco non ho visto nomi di grido in tabellone, il torneo era disertato dalle big, e mancava anche quella Pospelova che mi pare la giocatrice emergente tra le seconde linee, a cui per esser chiari anche Bianca appartiene. In quel tabellone marocchino c’era anche Ludmilla e poteva esserci un derby in finale. Ma Ludmilla, quasi avesse sentito e letto quello che dicevo giorni fa, è al momento discontinua e può vincere facile oggi e fare scena muta domani. Ha perso infatti nei quarti ingloriosamente da una 1999 slovena che ha poi perso altrettanto clamorosamente in semi.

Bianca è senza dubbio la nostra migliore junior e i risultati lo dimostrano: ma mi piacerebbe vedere subito uno scontro al vertice, che suppongo del resto avverrà presto: tra lei e Jessica Pieri. Per prove indirette Jessica, che ha battuto lei pure Samsonova di recente, può fare partita eccome con Bianca e, mi figuro, la può anche irretire con il suo tennis apparentemente innocuo e leggero. Jessica si infortunò tre settimane fa ed è iscritta a Beinasco, un senior 25 mila che inizia il 23 febbraio: ignoro l’entità dell’infortunio e se e come si sia ristabilita. Ma sono tutte e due, Bianca e Jessica, iscritte.

A Casablanca avevamo anche nel maschile Mosciatti e Pellegrino: il primo uscito quasi subito e il secondo nei quarti lottando, ma da lui ci si deve aspettare di più.

Fortissimi dicevo, perché altre buone nuove vengono da un torneo moldovo Grade 2 dove Ramazzotti è lui pure in finale. Ed è un 1999 e cioè due millesimi sotto l’età massima. Nel maschile due anni pesano come ere geologiche e questa precocità lascia bene sperare. Ramazzotti, è bene dire, non ha un braccio enorme, ed è piuttosto un giocatore tenace e quadrato e anche conscio del suo valore. Mi sembra ragionatore più che estroso.

Fortissimi, e concludo, perché dal Sudamerica dove la Federazione ha portato/mandato a farsi le ossa due femmine e due maschi, la Rosanna Maffei vince un torneo dopo l’altro. Ovvero al momento in cui scrivo è in finale. Ma mi mangio due polli vivi se non vince. Non è quella a cui partecipa una serie di Tornei ITF junior ma un Circuito alternativo che mi sa deboluccio. Ma non importa, le vittorie fanno morale. E come qualche volta accade in vari mesi si fanno passi da gigante e Rosanna potrebbe ormai essere entrata nel gruppo invero ampio delle top 1999 italiane. In foto la Federtennis mette accanto a lei la Di Carlo, che sfoggia ora nel 2015 una muscolatura persino eccessiva, costruita evidentemente nei mesi invernali laddove a maggio scorso era piuttosto mingherlina. Di Carlo sovrasta in statura lo scricciolo Maffei, dimostrando quello che obiettavo a Anita Serra: che non è fondamentale essere alte e soprattutto altissime nel femminile.

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3 comments

Anita Serra 14 Febbraio 2015 - 13:00

Si, ma aiuta e può diventare fondamentale. Specie quando forma e convinzione degli scriccioli non sono al massimo. A questo proposito l’ultima foto di Piero Cammelli (quella con le quattro doppiste schierate) appare piuttosto impietosa. In tutti i sensi.

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francomarucci 14 Febbraio 2015 - 14:07

In un senso senz’altro: che la Mladenovic è anche una bella ragazza! Mi scuso di questo apprezzamento maschilista che mi nasce spontaneo, e ti ringrazio di alimentare questa amichevole polemica sulla altezza delle giocatrici. Non siamo poi tanto distanti, soprattutto perché la tua tesi vale senz’altro “e contrario” e cioè le bassissime e le poco muscolate fanno in genere più fatica a vincere delle alte e robuste. Ho solo in mente certe giocatrici maggiorate come Shvedova o Amanmuradova che non raccolgono poi tanto…. D’altra parte la Schiavone che ha vinto Parigi non supera o supera di poco l’1.70. Poi però ho sempre anche detto che uno dei motivi per cui le italiane non vincono gran che è che subiscono lo strapotere fisico dell’est, e che mandiamo le altissime a giocare il volley e le piccole al tennis…

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francomarucci 15 Febbraio 2015 - 11:20

Mi devo mangiare un pollo vivo ma non due: la Maffei ha perso la sua finale sudamericana benché per 7/5 al terzo. Ma non mi…rimangio le lodi. Piuttosto volevo scrivere un post sulla missione altrettanto sudamericana della Fit, che manderà da oggi sino a fine marzo altri sette o otto dei nostri e delle nostre a fare esperienza, cioè tornei ITF in quell’emisfero. Non lo scrivo questo post e mi limito a dire della buona idea di mandare su otto giocatori ormai “affermati” una che non lo è, e nessuno fuori dall’entourage conosce, e che è Monica Cappelletti. Io non l’ho mai vista anche perché questa giocatrice trentina, del 1999, è stata per ora “sequestrata” nella sua sede di allenamento e solo gli happy few ne sanno qualcosa. Ma se ne parla molto ma molto bene da vari esperti: forte di fisico, gran dritto, assomiglia dicono alla Schiavone come gioco e colpo d’occhio. Un dato statistico è che per due volte ha “rischiato” di tirare il collo alla Pieri, l’ultima volta a Sinalunga mesi fa ai Nazionali under 16 (6/4 al terzo se non ricordo male). Quindi seguiamola, e speriamo si faccia vedere ai tornei di aprile-maggio: come diceva Primo Levi, se non ora quando?

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