Mi ha fatto veramente piacere ricevere al post precedente il commento sia pure monolineare di Raffaele, che conosce il mondo del giovanile così bene, circa le mie previsioni su Solarino. Ribadisco una cosa detta un’infinità di volte: questo blog è uno spazio aperto e chi ha da postare opinioni, obiezioni e idee e notizie di qualsiasi natura tennistica è il benvenuto…
Modestamente…: sì perché non so come ma 90 su 100 ci prendo nei pronostici: ricordo che avevo predetto la sconfitta Fed Cup con la Francia, l’arrivo in finale della Caregaro, le vittorie della Trevisan… o più indietro i risultati dei Campionati under; certo a volte faccio cilecca come agli Ausopen giovanili dove non ho azzeccato un risultato. Ora oggi non avevo dubbi sull’incontro ieri pronosticato, anche se la pallina è sempre rotonda e le giocatrici vanno monitorate quotidianamente per saperne la condizione e anche le evoluzioni tecnico-tattiche nonché fisico-atletiche (che paroloni!). Dicevo appunto che Silvia Chinellato non la potevo pensare, a meno di rapidissime metamorfosi, una giocatrice da uno-due e capace di anticipi brucianti e di vincenti di potenza. La ricordo non mobilissima tra l’altro. Quanto a Jessica è una contrattacante e cioè risponde, rinvia e attende e poi se accorci ti punisce: ma non fa ricerca ossessiva del punto. Dubito che abbia acquisito potenza e giurerei che il servizio non raggiunge con la prima i 110-120 orari se li raggiunge: velocità da Sara Errani dunque. Il punto è la assente o insufficiente snodatura della spalla, che rende il servizio volleizzato e quindi meno veloce. Ma bando alle technicalities.
Stavo per dire che c’era la Galfi nei quarti e la musica sarebbe cambiata e non avrei fatto pronostici. Ho appena aperto il sito di Solarino e il quarto è già stato giocato e Jessica deve avere avuto una giornata o una partita storta e il suo torneo è finito. Lo ritenevo un match aperto e invece lo score punitivo è 6/1 6/2. Galfi è forte e la conoscerete almeno di fama. I magiari puntano molto su di lei. L’ho seguita match dopo match per due edizioni fiorentine e ne sono lo scopritore italiano. Lei sì che fa la partita facendo fare il tergicristallo e avviando lo scambio già dal servizio carico. Se la si lascia andare in fuga per un set e mezzo ci sta che non la riagguanti più. L’unico neo è che se le cambi le carte in tavola può andare in crisi. Esempio? L’anno scorso Lukrezia Stefanini, che poi non gioca tanto diverso dalla Jessica, cominciò saggiamente a rimandarle palle piuma su cui la magiara scriteriatamente si avventava andando fuori giri. Risultato: Dalma si mise a smoccolare, a gettare la racchetta e a piangere ai cambi di campo dentro l’asciugamano, sinché calando l’una e salendo l’altra il match si rimise per lei in carreggiata.
Per il resto piazziamo Cristiana Ferrando in semi, e complimenti, per aver vinto due match al terzo e aver dimostrato quanto è coriacea e positiva. Il pronostico lo faccio adesso: la Ferrando può arrivare in finale, ma non vince il torneo.