Tutto si decide domani, con doppio turno sia maschi che femmine, ma chi oggi ha perso torna inequivocabilmente a casa. Ma prima di parlarne due parole sul piuttosto vecchiotto ma ospitale e compatto circolo di Salsomaggiore, che ha dei vantaggi ma anche dei piccoli, non veniali inconvenienti per un Torneo Grade 2. Circolo immerso nel verde di un vasto ondulato parco all’inglese, senza rumori di sottofondo se non il piacevole cinguettio degli uccellini. Solo appunto tre campi, dunque un po’ pochi e insufficienti, il che costringe da tempo l’organizzazione a esiliare a Fidenza e Piacenza, 40 minuti di macchina, tre o quattro colonne del programma, e dunque ad escludere gli spettatori da una decina e più di match. Però stando in piedi nelle tribunette – questo il vantaggio – si possono seguire tre incontri in contemporanea. Queste tribune sono però di vecchia lamiera e scricchiolano anche solo spostando i piedi. Mi figuro disturberanno i giocatori. Meteo negativo oggi: cielo grigio ferro senza un raggio di sole, e io ho francamente bubbolato nonostante fossi coperto. Clima come dicevo molto familiare, con facile possibilità di fare conoscenza con allenatori, genitori e giocatori. E ottima, inappuntabile organizzazione con giovani volontarie in divisa a presidiare il calling point.
Da escludere come sempre un’analisi partita e puntuale dei match visti. Procedo sommariamente per fasce orarie trascurando sin da ora i maschi: di spezzoni ne ho visti parecchi e mi sono bastati per confermarmi il livello omogeneo dei giocatori, e insomma che sono tanti e poi tanti i giocatori dotati e dotatissimi entro i 18 anni, e che proprio perciò è difficile emergere dopo. Mi sarebbe piaciuto rivedere il mio beniamino Iamunno ma era a Piacenza e non so nemmeno cosa ha fatto. Lulli livornese dal gran rovescio ha vinto e forse domani gioca a Salso e lo vedremo. Se non ho capito male Mora è uscito per mano di tale Frinzi e piuttosto nettamente: notizia che fa scalpore e forse la sorpresa negativa della giornata. Bedolo ha messo in mostra una potenza quasi… sovrumana e una condizione atletica ragguardevole benché il suo avversario Bolla non abbia affatto sfigurato. Elegante Balzerani, biondissimo Berrettini fratello del vincitore 2014.
Sono però venuto a Salso oggi e resto anche domani per vedere le molte 1999, 2000 e anche 2001 all’opera. Nessuna delle viste mi risulta si stacchi di netto dalla media e mi accontenta sino al punto di…scritturarla. Purtroppo è difficile individuare al momento una giocatrice italiana quindicenne che si avvicini o sia in possesso della miscela fisico-atletico-tecnica giusta: soprattutto carenza cronica del servizio, e comunque quasi tutte non hanno braccio naturale, e fanno una fatica matta a colpire la palla. O hanno un fisico troppo schiacciato e scarsa mobilità. Da qualcuna mi aspettavo francamente di più essendo oggi la mia prima visione. Cocciaretto giocava a Piacenza e non so nemmeno cosa abbia fatto, ma aveva comunque un match proibitivo contro la croata Babic tds n. 1. E forse su questa si può e si deve puntare, ma taccio sinché non la vedo. Ora quella che ha più tennis in prospettiva è Federica Rossi, 2001. Dico che tra quelle che conosco serve meglio e con un movimento canonico, notevole anche per armonia e scioltezza, e che le vien fuori anche una bella castagna se sta dentro. Quando però la prima esce dalla seconda ahimè provengono troppi doppi falli. Davanti aveva un’altra che eccezionalmente serve bene, la Lavino, e che ha anche una palla più pesante nel gioco giocato. Ma Rossi prosegue e vediamo domani. Il guaio attuale della Rossi è la quantità industriale dei gratuiti: se inquadra più il campo diventa una realtà. Ovvio che di quella miscela ha anche dalla sua il fisico già bello alto. Ma deve mettere più pressione nel gioco, è troppo apatica e rilasciata e nemmeno troppo mobile. Male due 2000 che mi premerebbero e sono Isa Tcherkes Zade, assai opaca e anche tatticamente poco accorta contro una francesina che le tirava forte e piatto (e lei cercava di tirare ancora più forte anziché rallentare), e Costanza Traversi, in sé giudiziosa e applicata ma irretita e disarmata dalla coriacea Bronzetti, eccezionale in difesa e ottima contrattaccante, oltre che molto oculata e fredda nella conduzione del match. Anche Peoni, che ha vinto, fa attualmente parecchia fatica a giocare (e a servire) e non ho visto spiccati progressi da un sei mesi fa. Pigato, un’altra mancina, appoggia pure lei il servizio, è tenace e attaccata al punto, e ha il merito di aver estromesso una talentuosa Beatrice Reda, che sia come sia fa volentieri il contrario di quello che deve fare e prende iniziative spesso sciagurate. Sennonché la giocatrice che oltre alla Rossi mi ha moderatamente impressionato è Carlotta Romito lei pure 2000: l’unica che ha una parvenza di braccio naturale e reale talento, e che ha perso sia perché la Abbate non è male e ha tre anni di più, sia perché come ogni talentuosa fa un bel punto e poi ne perde altri quattro. Ma ci lavorerei sopra.