Le statistiche dicono, rassicuranti, che al femminile di Salsomaggiore abbiamo ai quarti cinque nostre su otto con un derby obbligato dalla matematica; maschi allineati agli ottavi con nove italiani su sedici e un derby pure obbligato: epperò ve ne saranno due. Stato di salute del nostro giovanile? Va visto naturalmente sullo sfondo della massa ingente di azzurri e azzurre iscritte, e del ranking alto, cioè basso, che hanno.
Un rapido sguardo. Al maschile Bedolo ci manca poco che sgambettasse stamattina Mosciatti, e perdervi al terzo 6/3 non è un risultataccio: il veneto ha fatto tutto sommato un torneo egregio e veniva dalle quali. Il primo dei derby opporrà domani Pellegrino a Guerrieri e non ci dovrebbe essere storia (cioè dico Pellegrino benché io tifi Guerrieri). L’altro è Oradini-Summaria e non mi pronuncio perché non conosco così bene Oradini e Summaria è buono ma leggero. Bonacia, Moroni e Ocleppo giocano con stranieri, Ocleppo con Osmakcic che vista la magra fiorentina potrebbe essere battibile.
Nel femminile dall’alto abbiamo Turati-Bilardo, con Bilardo che dopo essersela vista brutta con Babic si è sbarazzata autorevolmente della inglese con nome slavo che magari non è una campionessa e ieri lottava ad armi pari con Simonelli (a proposito: si rimetta quanto prima). Ora mi sa che Bilardo contro Bianca non sia affatto chiusa: Bianca non ha quello smalto che le conosciamo e anche oggi ha faticato più del previsto contro la brava Cappelletti. Hofer, anche più facile del previsto vincitrice di Visentin, avrà la Danilovic e dovrà dirci qualcosa del suo stato di forma e soprattutto tastare il polso della serba, ovviamente la rivelazione di questo torneo essendo del 2001 di nascita. Torelli e soprattutto Mordegan hanno due match diffiicili ma potrebbero entrambe spuntarla.
Piuttosto vorrei tornare un po’ indietro e trarre qualche bilancio anche su giocatori dimenticati sin dalle quali. Dicevo incautamente, anzi scrivevo tempo fa su “Ubitennis” che non abbiamo 1999 maschi competitivi, e ciò sulla base del fatto che sono solo tre i nostri 99 in classifica ITF. E aggiungevo che magari sono nascosti da qualche parte e ci sono. Rivedendo il tabellone quali noto e mi accorgo che oltre a Frinzi e Bosio, che è 2000, ce ne è stato almeno un terzo. Trattasi di Nicola Vidal udinese. La sua partita sul campo tre contro Alexander Weis la ricordo come una delle più godibili e più belle per gioco e colpi tirati senza risparmio nelle quali Boys. Vidal mi sembrava onestamente più anziano! Lo stesso Weis del 1997 è un ottimo giocatore. Bosio 2000 ha estromesso tra l’altro Iamunno che mi risultava tempo fa avere una delle più brucianti risposte al servizio avversario del lotto italiano: anche se gli altri suoi colpi erano più deboli e normali.
Circa il femminile avevo dato da professore una insufficienza a Elisa Visentin da Firenze. Anche lei ha…rimediato e questo torneo di Salso è stata per lei una riabilitazione. Impugna la racchetta come una chitarra e ne estrae a volte suoni magici insieme ad altri stonati. Peccato il fisico, ma è un’altra che piccola piccola non fa affatto fatica a mulinare la racchetta e dà decisamente del tu alla palla. Estrosa: come dicevo le ho visto rinviare smash con smash o tentare il rovescio bimane saltato come faceva Rios. Ora al filo di lana la Visentin ha battuto ieri Chiara Catini coetanea, un’altra che va vista dunque. 6/3 6/2 dalla Hofer oggi è uno score severo, ma forse era subentrato un certo appagamento, dopo aver vinto quasi tutti i match al terzo.