Isa ha dei margini

by Franco Marucci

Di questo argomento di Isa dico in fondo al post. Prima alcune osservazioni generali o meglio panoramiche, o meglio di stretta attualità.

Donati. Per scrivere qualcosa di acuto e di originale su Shakespeare ci vuole del genio, per essere piccoli profeti e commentatori del tennis si può anche avere un intelletto modesto. Il sottoscritto ha spesso visto in azione Donati sedici-diciottenne, che sembra sia stato scoperto ieri. Ho postato qui resoconti dettagliati sui suoi tornei giovanili fiorentini di due annate, rilevando in un caso quanto segue, testuali parole: “Donati ha mezzi tennistici non eccelsi ma è difficile che sbagli del tutto partita per autosopravvalutazione: l’ho visto decine di volte, è atleta serio e coscienzioso, appunto non eccessivamente brillante, un “ragioniere brianzolo” pur essendo piemontese come mi risulta. Scrivevo su di lui che potrebbe essere in proiezione un nostro punto fisso tra qualche anno: lo vedo come un Barazzutti degli anni dopo il 2010, sennonché non però un top 10 o 20 ma capace comunque di pregiati sgambetti”. Ma è solo uno dei miei tanti pronunciamenti su di lui. A Firenze giovanile nel 2013 Donati fu finalista perdente con uno spagnolo che da fondo era più bravo di lui, ma questo spagnolo è per ora affogato, come tante altre meteore (per rimanere a Firenze: dove è finito di grazia Stanek?). Il punto sta qui: il tennista deve maturare e soprattutto deve durare. All’epoca si faceva un gran parlare di Quinzi…

Torneo di Prato. Ormai è già archiviato sebbene finito da meno di 24 ore. Finale maschile anonima, femminile più combattuta con mio pronostico obiettivamente ciccato. Rimane come ovvio l’esplosione di Potapova, sulla quale vedi però sotto la foto come sempre di Pierocamel.

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In campo italiano poche luci al maschile salvo l’emergenza di qualche 1999 come Forti; sennonché vale il discorso del ritardo col quale storicamente gli italiani diventano competitivi. Il gruppo dei bravi di questa età è persino debordante. Al femminile le 1999 si rivelano un buon gruppo ma non c’è la star in prospettiva. Anche le 2000 si fanno valere ma giudicarle è troppo presto. Ma passiamo a Santa Croce.

Santa Croce. Cessate le quali si apre un torneo che schiera giocatori e giocatrici in parte diversi e in parte gli stessi di Prato. Torneo ancora giovane e siamo appena a metà giornata di primo turno e quindi vanno solo colti alcuni segnali inequivocabili. I nostri 1999 cadono tutti nelle quali da dove approdano al main draw l’”usato sicuro” Giacomini e il reduce Dalla Valle. Degna di nota – negativa – è l’uscita per ora di Summaria che aveva fatto bene a Salsomaggiore. Al femminile risultati per ora buoni, come l’esordio positivo delle due Pieri, della Ibbou trafelata dopo la finale vinta ieri (ma il live scoring la dà perdente!), e di Verena Hofer. A questo proposito lodevolissima l’idea di dare lo streaming di ben tre campi, sennonché le immagini sono molto confuse e sfuocate nonché ovoidali, e il punteggio non si vede per cui è un sussidio largamente inutilizzabile. Come dico ci sono poi discrepanze tra i punteggi del live scoring e dei tabelloni del sito del circolo. Credo a questi ultimi avendo detto della vittoria della Ibbou, ché se avesse perso sarebbe una notizia sensazionale. Quale è, sensazionale, l’abbandono della Potapova che stava 0-1 con la Zavatska vincitrice a Firenze e che diventa quindi una delle favorite per la vittoria finale. Ignoti a me i motivi del ritiro: si poteva magari farle la gentilezza di non metterla in campo al primo incontro mattutino o di farla giocare domani. Altri risultati: Merico miss Svizzera puntualmente fuori ad opera della Di Carlo, un’altra fuori forma al momento ed è tutto dire. Cappelletti e Bilardo ok, Maffei sovrastata invece dalla Bejenaru che, ribadisco, non è una che passava da Prato per caso. E Turco ripescata riperde e anche per lei piccola crisi. Direi tutto sommato che la giocatrice che sta facendo le cose migliori ormai da due settimane (ed è solo quindicenne) è Lisa Piccinetti. A Prato di tre italiane fatte fuori dalla Potapova ha conquistato il maggior numero di games, e a Santa Croce ha superato tre turni di quali e oggi anche il primo di main draw! E la sua avversaria era una svedese n. 200 del ranking! Se son rose fioriranno e complimenti.

Isa di Russia. Isabella Tcherkes Zade ha pure impressionato in quali ma ha perso con la Bandecchi all’ultimo turno ieri sera, forse stanca e sicuramente remissiva e troppo frettolosa. Ma ha vinto due turni contro avversarie da cui si poteva anche perdere. Io ci lavorerei come vado ripetendo. Isa mancina ha delle movenze in campo – mi si perdoni l’eresia – che ricordano Martina Navratilova. Ha un bel servizio slice a uscire sul dispari anzitutto, e oso pensare cosa farebbe un servizio del genere sull’erba. È anche vero che fa troppi doppi falli e la seconda è innocua. Il rovescio è inconfrontabile essendo a due mani, ma il gioco a rete c’è in potenza anche se non in atto e Isa è una buona doppista. Io insomma la imposterei più come giocatrice di attacco e di volo o anche di serve and volley. Un solo particolare: ieri ha attaccato una volta sul rovescio della Bandecchi e ha chiuso con una stupenda e tutt’altro che facile volée di rovescio dal basso nell’angolo opposto, che mi ha ricordato un gran colpo di Martina. I margini che ha Isa sono tanti e saprà bene il suo allenatore che il tallone di Achille è attualmente la mobilità. Isa è troppo ferma e lenta e anche corta, e perciò troppe volte perde campo. Se migliora su questo punto si mette sulla strada giusta, ma lo faccia presto.

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