Laconicamente, siamo tutti con la mente al mare o alla montagna e io in Inghilterra, che diavolo, agosto è a due passi, e chi rinuncia al relax e tiene sempre e ancora le dita sulla tastiera?
Ora a Roma 25 mila – peccato: il torneo è di quelli mediamente ricchi e poteva essere dato in streaming e invece no, c’è solo il live score – come quasi scontato avanzano nella metà bassa Caregaro e Trevisan, che si scontrano domani per andare in finale. Troppo tardi sarà il quarto della Fusinato contro la Sabino laddove il quarto quarto non ci tange.
Scontato in realtà un fico secco. Nittenis unssinventa nnulla. Caregaro sul velluto indubbiamente, ma Trevisan avanti con qualche rischio. Annuso che questa Serban non sia una nullità, e infatti ancora diciassettenne ha un ranking intorno al 600 e pare valerlo. Era una qualificata però, anche se ha battuto al primo turno una ex top 100 come la Cadantu. Ora la tremarella si spiega col fatto che in entrambi i set Martina è andata avanti col vento in poppa ed è stata 5-1 o 5-2 e poi si è fatta preoccupantemente risucchiare. Sapete: quei match che sembrano finiti e che per via di un po’ di braccino e di tanta tenacia avversaria sembrano riaprirsi. Fatto sta che il punteggio finale lascia qualche malumore: 6-4 6-3. Domani? Dico Trevisan.
Ultima puntatina a San Marino al giovanile. Non sbaglio quasi mai e dicevo Traversi e Traversi è stata. La quale va però contro la francesina del 2001 Burel che pare proprio forte forte seppure in ambito Grade 5: chissà, non mi pronuncio. Sopra la finalista dovrebbe essere la più esperta e coriacea Bronzetti: ma sono sorpreso dalla uscita di Pannarale che forse, dicevo tempo fa, fa una o due partite bene e poi patatrac. La Chiesa Enola che l’ha battuta è una regolarista che può invischiare: sbaglia pochissimo anche se di vincenti ne mette o ne metteva (a Salsomaggiore) pochi.
Saluti a tutti e a risentirci dopo Ferragosto.