Legenda: Trevi = Martina Trevisan, JP= Jessica Pieri.
Neanche il tempo di rimettere piede in patria e di sintonizzare il radar mentale sul tennis giovanile femminile, che mi accolgono due risultati felici e positivi: Trevi vince il suo primo 25 mila ed è notizia ormai vecchia; di poche ore fa invece quella che JP ha vinto il suo primo 10 mila. Ne voglio parlare, ma prima la consueta panoramica partendo dall’alto, e cioè dal senior.
Colpo di coda della Errani data sulla via inesorabile del tramonto? Forse sta già giocando in questo momento con la Halep a Toronto, ma io sono ancora con gli occhi e la testa sui match contro la Azarenka e la Tsurenko. La piccola riserva circa questa semifinale raggiunta da Sara è che la Aza non è quella di due anni fa, che lasciò briciole a Sara a Roma semifinali. È noto. Si è ingrassata enormemente e sembra ora un balenottero, per cui si muove male e dopo il terzo scambio può malamente sparacchiare fuori. Sara fa il suo gioco con una dedizione e precisione monacale: alza e lifta lungo di diritto, tira teso e spinto di rovescio e palleggia al centro per non dare angoli; finta, smorza e lobba. Ci si ripete osservando che strappa il servizio più volentieri di quanto non tenga il suo, che qui a Toronto è ancora più alto e parabolico e invita al tiro al bersaglio. Sennonché Sara si trova a suo agio con una superficie che pare parecchio spugnosa, non dunque velocissima, e che favorisce i rientri e necessita di un vincente secco per mettere fuori causa l’avversaria. Con la Halep Sara ha poche chances, ma è anche vero che la Halep attuale concede una mezzoretta di appannamento prima di tornare inesorabile: ne approfitti Sara.
Trevisan vincitrice di un 25 mila e attestata al 300 era cosa attendibile. Anzi arriva tardi questa vittoria. Ora si tratta di capitalizzare e continuare. Ottimista, io avevo pronosticato a fine 2014 una chiusura del 2015 per lei entro le 150, traguardo ora irraggiungibile se non fosse che l’appetito vien mangiando.
Onestamente davo Tatiana vincitrice prima o poi di un 10 mila anziché Jessica. Viceversa Tatiana ha perso da poco la sua classifica e sta come congelata in frigo. Jessica ha avuto da aprile scorso una escalation portentosa qui salutata nel mio Blog. Ha un ranking intorno all’800 ma salirà, e vale a mio parere intorno al 350-400 WTA con licenza di uccidere anche oltre. Anche per lei vale l’esortazione affinché non si fermi e osi: la vedo matura per fare qualche ulteriore incursione nei 25 mila. Di questo passo Jessica ha ormai nel mirino Bianca Turati e la potrà scavalcare.
Chiusura sulla under 16 e 14. In stand by sono Piccinetti, Peoni, Traversi e Isa di Russia. Di Piccinetti ho già tessuto elogi: mi aspetto molto da Traversi che sta crescendo di ora in ora. In compenso le under 14 hanno ottimamente figurato nei campionati a squadre di categoria di due settimane fa, vinti come ovvio dalla Russia. Conforta però vedere che Cocciaretto ha ridotto il gap con Potapova rubandole un set, e che Rossi pare aver fatto qualche progresso. Quest’ultima ha anche più tennis della Cocciaretto in proiezione, ma le va ben messo in testa – lo stesso problema della Giorgi di qualche tempo fa – che il campo ha le sue misure e la palla va tenuta dentro. Questa competizione ha comunque posto all’attenzione generale oltre alla Potapova una nuova emergente: Iga Swiatek, polacca, con cui forse bisognerà fare i conti in un prossimo futuro.