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Viste poco fa a Bagnatica

by Franco Marucci

Sarà un’eresia, ma io non attendo gli US Open con particolare trepidazione. Lo confesso, i tornei del Grand Slam mi disorientano nella prima settimana, e arrivo alla seconda già annoiato. Per seguirli bisogna non avere nulla da fare nella vita, stare al televisore quindici ore al giorno e possedere soprattutto una mente stereofonica e anzi quadrifonica. Inoltre gli incontri iniziali sui cinque set per i maschi sono ormai troppo lunghi e quindi in larga parte soporiferi. Le cose cambierebbero ma di poco se vi fossero serie speranze di vedere fare bene gli e le italiane. Dubito che un maschio arrivi lontano; al femminile la Giorgi cadrà quasi subito e Errani e Pennetta è molto se arrivano agli ottavi. Però l’Italia ha lo stellone dalla sua e un miracolo è sempre possibile. Insomma volete mettere l’emozione pura di un torneo come Bagnatica ITF 15 mila femminile? Certo, non esageriamo…

Jessica. Partita la sua stamattina nel cielo grigio, e che non fa testo. La Sabino sembra Atena Nike, e cioè una bella statua con le sue rotondità anteriori sporgenti e marcate e anzi qualche chilo di troppo. Mi sa che ormai ha perso la voglia di lottare a 29 anni ed è in serie negativa da un pezzo. Mi domando come non abbia preso uno warning quando sotto 6-0 e 2-0 ha scagliato la racchetta contro la rete sia pure senza romperla (la racchetta e la rete). La giocatrice ha bei movimenti, un back di rovescio insidioso, e quando avvia in vantaggio lo scambio può guadagnare campo e chiudere: ma succede rare volte. Jessica ha palleggiato, ha fatto soprattutto avanti e indietro sulla riga per entrare dentro al campo, è entrata, ha messo vincenti ma anche qualche gratuito. Ma insomma va al II turno dove attende o Remondina o Bianca.

Bianca. Rivista dopo parecchio non ne sono rimasto impressionato. Anzi è andata indietro anziché avanti. D’accordo, la Remondina tira e Bianca l’ha fatta tirare raccogliendo parecchi gratuiti e ingenuità. Bianca non gioca eccessivamente di spinta e soprattutto contiene, riprende e rimanda. Molto mobile, sembra uno scoiattolo e riprende tutto o quasi e ci vuole o un vincente secco o una buona chiusura a rete per fare punto. Il tallone di Achille della Remondina è da un lato la poca pazienza, per cui a volte sparacchia fuori stanca dello scambio, o l’insicurezza nello schiaffo o nella volée. Bianca gioca insomma come Anna la gemella, che conosco meglio. Al momento la Remondina sta prendendo il largo.

Ludmilla. Anche lei rivista dopo secoli e dopo un’annata semidisastrosa. Indubbiamente la stoffa c’è ed è rimasta: scoltezza di colpo notevole, ricerca automatica della palla, potenza e soprattuto anticipo; e bel servizio anche di seconda. La povera D’Auria, tutt’altro che una giocatrice disprezzabile, veniva incornata puntualmente e riusciva a volte a mala pena a toccare la palla. E finiva regolarmente alle corde. E allora perché Ludmilla non vince più? Come spesso succede mette più gratuiti che vincenti: ma gratuiti grossi come una casa, su colpi facili e che dicono chiudimi. Cosa apparentemente facile da registrare.

C’è da dire che a Caslano, Svizzera, c’è un altro torneino dove altre delle nostre sono iscritte. E l’amico Raffaele Rizza mi segnala il buon risultato di Chiara Catini a un 10 mila sloveno: non ha vinto, anzi ha perso, ma ha quasi strappato un set alla tds n. 3.

 

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3 comments

Ferdinando Barbolani di Montauto 9 Settembre 2015 - 19:55

Beh, dicevi… la Pennetta “è molto se arriva agli ottavi” e la Vinci? neppure menzionata. Meno male che subito dopo ti è scappato che un miracolo sarebbe stato sempre possibile grazie allo “stellone” dell’Italia. Di miracoli pare ne siano successi, eccome. Ma saranno finiti?
Che ne dici? Una finalista, secondo me ci può scappare.

Reply
Ferdinando Barbolani di Montauto 9 Settembre 2015 - 20:53

Le probabilità sono le seguenti:
0 finaliste = 1/2
1 finalista = 1/2
2 finaliste = 1/25

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francomarucci 10 Settembre 2015 - 5:32

Grazie! Ti ho risposto nel post appena pubblicato.

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