Assicuro i miei 25 lettori che volevo scrivere questo post tennistico indipendentemente dal commento di Ferdinando Barbolani, che risaluto augurandomi abbia passato una distensiva estate, per fare un po’ di mea culpa. Ecco qua:
Beh, dicevi… la Pennetta “è molto se arriva agli ottavi” e la Vinci? neppure menzionata. Meno male che subito dopo ti è scappato che un miracolo sarebbe stato sempre possibile grazie allo “stellone” dell’Italia. Di miracoli pare ne siano successi, eccome. Ma saranno finiti? Che ne dici? Una finalista, secondo me ci può scappare.
Indubbiamente touché. Ho malamante ciccato i pronostici offrendo una delle mie peggiori prestazioni profetiche. Epperò andiamoci piano e torniamo a un’analisi più panoramica, e si vedrà che il mio pronostico non era poi del tutto sballato. Parlavo dell’Italia in generale.
Nessun dubbio che due semifinaliste agli US Open non lo credevo possibile e avrei dato del pazzo a chiunque avesse provato a dirlo. Onestamente però questo è da sempre statisticamente un torneo di sorprese e per varie ragioni: arriva a fine anno quando molti giocatori sono ormai in calo di condizione e forse anche non ne possono più; torna a una superficie che avvantaggia alcuni e danneggia altri; viceversa può dare opportunità di una rivincita a chi ha reso poco, insomma di salvare la stagione. E anche si possono indovinare uno o due match della vita.
Detto questo – come intercalano i politici – vediamo di leggere i risultati in controluce. E qualche ombra sussiste. Sul singolo femminile – faccio ovviamente l’avvocato del diavolo – sia Roberta che Flavia, soprattutto la prima, non venivano da strisce vincenti e comunque il campo parla a loro favore e tutti zitti. Roberta è checché si dica in fase calante e da tanto non faceva risultato; Flavia è capace di tutto e appunto ogni tanto piazza l’acuto. Non mi stanco di dire che nel tennis e altrove conta parecchio il fattore K. Avremo una finalista? E vincerà una delle due il torneo? Me lo auguro di cuore. Serena pare inarrestabile, supermotivata, e difficilmente si farà sfuggire la grande occasione. Roberta dovrà affilare ancora di più la lama del suo back. Non mi stacco dalla mente la figuraccia di Serena a Brindisi mesi fa: bello pensare che quei match zoppicanti di Serena contro italiane possano ripetersi. Vedo meglio la Pennetta perché la Halep è tutto sommato più gestibile e giocabile, e qualche cedimento emotivo e nervoso potrebbe averlo e lo ha avuto, e Flavia è invece psicologicamente dura come l’acciaio.
Singolo maschile. Mi si dirà del bel torneo di Fognini e sarà. Se conta qualcosa battere un Nadal che è la pallida ombra di quel che fu sta bene: serve a poco batterlo se poi si perde alla seguente prova del nove.
Dopo di che dico ai trionfalisti che non vedo molto altro di positivo in questi US Open, se non una conferma della mia previsione – questa sì indovinata! – che il doppio Errani-Pennetta ha un futuro e doveva essere varato ormai da tempo. La Hingis tra un po’ crollerà, toglierà il disturbo, e la nostra diventerà, se non si scoppiano, la coppia regina con Mladenovic-Babos le sole minacciose.
Per il resto: piccolo naufragio dei nostri junior, inviati in forza minore e di cui uno ha superato un turno e la ragazza nemmeno quello.
Chiudo ricordando a Barbolani e ai nostalgici dei miei quiz che nelle prossime ore ne uscirà qui uno, letterario: forse come sempre troppo facile per un superesperto. Ma è una strategia fàtica, come dicono i linguisti.
4 comments
Incredibile? Ma mica tanto. Ieri l’altro un po’ me lo sentivo, infatti mi sono avventurato in un calcolo probabilistico che comprendeva anche l’ipotesi con due finaliste italiane. Ovviamente, mentre una sola finalista la davo alla pari (1/2), e già mi sbilanciavo, l’ipotesi doppia la davo 1/25, ma solo per rispetto alla razionalità. Avessi seguito l’intuito l’avrei data 1/5. Certo se qualche scommettitore si è buttato ha fatto un bel colpo davvero.
Comunque risultato storico. E il bello è che è stato ottenuto in souplesse, specie dalla Pennetta, ma in fondo anche dalla Vinci. Bene così. Per la finale ci sarà un altra sorpresa? A questo punto non escluderei nulla.
Tutto giusto Barbolani. Io mi vorrei mettere a questo punto in società con te perché vedo che hai una certa dimestichezza con le scommesse, e io con i pronostici qualche volta ci prendo. Chi vincerà? Debbo pensarci bene per non peggiorare il mio score in questi US Open. La notte porta consiglio.
Qui sopra si annuncia che: “nelle prossime ore uscirà qui un quiz letterario…”
Da allora di ore ne son passate quasi 80. Con “prossime” cosa intendevi in realtà?
Onorato di questa impazienza! “Nelle prossime ore” va inteso… nel senso della distinzione in Virginia Woolf tra tempo dell’orologio e tempo mentale. In realtà nella mia scaletta ci sono prima dei post su Michelangeli, proprio lui, su cui ho elaborato idee nuove e trovato materiale interessante su cui discutere; e inoltre altri sui film di Antonioni a cui sto dedicando come vedi una panoramica. E poi c’è sempre il tennis giovanile che mi attrae e vi sono molti commentatori che mi scrivono in email anziché sul blog. Confesso poi che debbo impegnarmi seriamente per rendere il quiz meno facile del solito… anche se ne dubito. Ma prima o poi uscirà, abbi fiducia.