Pervushina in orbita

by Franco Marucci
Olesya Pervushina

Olesya Pervushina

Segnatevi questo nome: Olesya Pervushina, potrebbe essere un’altra giocatrice ad entrare di prepotenza tra qualche mese nelle stesse sfere medioalte del WTA appena sedicenne: avete sentito bene, WTA e non ITF né junior e nemmeno senior. Classe 2000 intendo dire, e profezia che va documentata, solo dai tabellini ITF per il momento e senza averla mai vista in campo come pochissimi avranno potuto fare sinora.

Già nei tornei junior questa quindicenne si è segnalata dando parecchio filo da torcere alle più grandi. Ha poi di recente intuito che a SM di Pula, senza troppo alleggerire il portafoglio, c’erano tornei che facevano gola. Federica Bilardo ha capito al volo e si è assicurata la Olesya come compagna di doppio mollando la Tatiana che ora come ora è opaca e scarica, e i risultati sono subito arrivati. La russa veniva qui intanto in Sardegna con già un ranking WTA all’attivo, circa 1000. Nel torneo vinto da Jessica settimane fa Jessica stessa, ora 500 WTA e di valore anche superiore, ha faticato per abbatterla: non è poco che la Pervushina abbia perso 12 a 7, cioè in due set lottati. Con due o tre punti a favore il match poteva addirittura girare.

Ma il capolavoro è questa finale raggiunta stamattina a SM di Pula: non tanto per il risultato in sé, sebbene eloquente. La Torelli, in ribasso da mesi, ha disputato sorprendentemente uno dei suoi tornei migliori da quello sudamericano della primavera scorsa che vinse. Torneo suo che smentisce clamorosamente la proprietà transitiva: Torelli perse la scorsa settimana facile in qualificazioni da Tatiana che poi resse solo un set contro la Brescia in main draw. Nel primo turno di questo torneo in corso Torelli batte Brescia 64 64! Torelli batte poi Tona che aveva estromesso la belga Kerfs tds n. 5, e oggi appunto Torelli cade con Pervushina, e 62 60 cari miei, e che biglietto da visita. Dentoni sta domando Grymalska per scongiurare una finale tutta russa domani: ma Dentoni stia attenta, e tira aria di prima vittoria in un 10 mila di questo nuovo fenomeno.

Vediamone il cammino eloquente: battuta facile facile una certa Del Marco, ha indotto al ritiro la connazionale Shamayko ostica giocatrice, e – ed è tutto dire – ha poi rimontato la Di Giuseppe mettendola al tappeto al terzo con un 61. Oggi ho già detto come ha conquistato la finale.

Da ultimo: si attendeva la esplosione in ITF della Potapova, ma ecco, questa Anastasia è poi del 2001 e ha tempo di rivelarsi. Il 2016 credo sarà suo. La Russia come sempre sforna campionesse a getto continuo e noi stiamo a guardare.

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