Trance agonistica

by Franco Marucci
Jessica Pieri

Jessica Pieri

Non c’è altro da dire: è quella da cui è avvolta e di cui è intrisa Jessica Pieri a Beinasco, dove attesa alla prova del nove l’ha superata con facilità disarmante e, salvo gufate, tale da indurre a sognare.

Si poteva pensare o temere che la faticaccia di ieri, tre set tiratissimi contro una Patty certo a corto di preparazione ma certo non dimentica almeno di tutte le astuzie del mestiere, potesse lasciare i segni, segni anche di appagamento, o causasse appunto la uscita dalla trance. Nulla di tutto questo e la nostra si è ripresentata in campo lucida, sveglia ed evidentemente agguerritissima.

Ma ragioniamo prima sul valore presunto e la quotazione virtuale WTA di questa giocatrice, dico Jessica. La classifica di Patty, intorno ora al 470, non fa testo, d’accordo, o meglio sarebbe stato necessario vedere partita e rendimento sul campo di una giocatrice che è stata top ten anni fa. Ma Arantxa Rus è una venticinquenne olandese in piena attività, che qualche tempo fa era data per una promessa grossa grossa del tennis: è ovviamente in ribasso, ma in assoluto e in questo torneo ha dimostrato di valere e l’averla battuta è un risultato probante e pregevole. Di ogni giocatrice va visto insomma il valore potenziale e certo il valore momentaneo e attuale: tutti e due sono confortanti per la nostra Jessica. Uscendo dai giochi di parole la Rus è ora 283 ma ha un best ranking addirittura del 61. Vengono i brividi, ma se la matematica non è un’opinione la nostra soldatina vale intorno al 250/300 WTA. Non basta: al momento è la nostra giocatrice più forte dopo le varie Vinci, Errani, Giorgi, ecc. e si pone alla guida del drappello delle post 200. Più forte direi delle varie Caregaro, Matteucci, Gryma, Burnett, Brescia, e chissà anche di Trevisan.

Raccontare il match è superfluo: Jessica ha fatto una scorpacciata e il match time lo dimostrerebbe. Elemosina di due giochi. Sono arrivato al live scoring che Jessica stava 5-1; sono tornato in postazione dopo aver anch’io scorpacciato un piatto di paccheri al sugo e il secondo set stava esattamente 5-1 e si giocava il match point.

Vediamo insomma domani. Avversaria l’impronunciabile Juhaszova, quattro anni più anziana e n. 623. Se si perde c’è da mangiarsi il classico pollo vivo.

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