Florence 41st seconda punzonatura

by Franco Marucci
Circolo Tennis Firenze

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In realtà devo prendere le mosse da un Grade 4 in corso a Malta. Per ragioni comprensibili e altre incomprensibili un buon gruppo dei nostri e delle nostre junior ha trasvolato là per giocarvi il Malta ITF U 18. Alcuni di quelli e di quelle salteranno Firenze. Come naturale bisogna programmarsi e sono tali e tanti e in vari emisferi i tornei  d’ora in avanti che bisognerà prendere penna e carta e stilare un programma di massima. Si rasenta l’ovvio dicendo che da ora a luglio sono mesi di fuoco per il giovanile, e altrettanto vero è che in un tre mesi si gioca la intera stagione di uno e una junior e che con Wimbledon junior si può anche già tracciare un bilancio della intera annata.

Là a Malta i nostri sono andati per giocare: ma Malta… vale una messa, sia perché è un’isola molto religiosa o lo era, sia perché fa già tiepido, sia perché è un gioiello naturale, sia perché c’è anche tanta arte, e degli splendidi Caravaggio nella cattedrale della Valletta; c’è anche per chi vuole il mistero storico-esotico e l’alone leggendario che circonda i Cavalieri di quell’ordine. Gli anglisti sanno poi che l’inglese è una delle due lingue ufficiali e che vi è una università specializzata negli studi dei rapporti culturali tra Italia e Inghilterra. Mi fermo per non tediare: potrei continuare.

Un viaggio a Malta e una permanenza là per i giorni del torneo costa indubbiamente di più di uno a Firenze: tra i pro è che si entra nei tabelloni anche con classifiche alte e si può fare strada e punti. Quanto a noi la truppa maschile non si è fatta particolarmente onore ma avevamo in campo praticamente degli esordienti. Diverso il caso del femminile. Isa di Russia, che ha rinunciato a Firenze, sta spolverando a forza di 6-1 6-1 le sue avversarie, e si è rivista anche Ingrid Di Carlo dopo un 2015 molto sotto tono e tutto o quasi di diserzioni. Autorevole anche il cammino di Visentin. Per ora. Alla vittoria del torneo dovrebbe o potrebbe andare vicina la beniamina locale Helene Pellicano, che se non si ferma e non si inceppa farà presto parte del drappello delle top players dell’under 18 pur avendo appena 14 anni. Coraggiosa la programmazione di questa giocatrice che sono due anni ormai che fa l’under 18 e sta già al 615 del ranking. Tempo fa dissi che mi sarebbe piaciuto vederla incrociare le armi con Federica Sacco, e il suo allenatore mi scrisse amichevolmente che Sacco l’aveva sempre battuta: Sacco che sta coperta, non si lancia ancora oltre l’under 14 e 16, e forse fa bene.

Venendo a Firenze. Nulla o quasi si è smosso dalla prima punzonatura. Le bocce sono ferme. Ma si può perfezionare la lettura dalla sfera di cristallo. Fino a un certo punto però. Di fatto la bellezza del giovanile – ma mi ripeto – è che ogni anno, come da un forno, arriva una infornata nuova. Di quattro mila giocatori circa con ranking sfiderei chiunque, anche gli allenatori e i tecnici, a dirmi se conoscono più del 20% del totale. È poi anche vero che una buona metà e oltre dei giocatori del giovanile in ogni anno considerato non approderà in ATP e WTA e se ne perderanno le tracce. È insomma un universo fluido, molto più fluido del senior, dove gli inserimenti a livello alto avvengono con il contagocce, Federer e Nadal e Serena sono lì da decenni e un totale ricambio non avviene mai.

Nel main draw maschile fiorentino come sempre avviene (purtroppo?) ci sono forse troppi italiani: 13 su 48, più di un quarto della list. Ho già detto che non sono in lizza le nostre punte, e cioè Moroni e Summaria senza contare Ciurletti. Fatalmente vi saranno molti derby sin da subito, e peraltro arriveranno altri italiani dalle quali, dai nostri totalmente colonizzate. Taccio qui perché, dopo aver fatto a lungo mente locale, non ne conosco nemmeno uno, degli stranieri. Al tempo… mi accorgo ora che è scomparso dalla acceptance Ramazzotti: brutta tegola, forse infortunio, poteva anche vincere.

Anche nel femminile non modifico il mio primo bilancio: sarà, come dicono gli americani, anybody’s tournament; lo possono vincere in molte cioè e vi saranno match combattuti e avvincenti. Minca è una diciottenne che ha all’attivo risultati altalenanti, e ha battuto varie buone coetaneee ma anche perso di netto da quelle più forti. Non è un mostro. Di per sé anche la Juvan è discontinua e batte la Robillard e poi delude con altre. Altri nomi? Antonitsch direi, e la rivelazione può essere la Molinaro lussemburghese. Ma si ragiona di gente che sta tra il 150 e il 200 ITF. Diversamente dal maschile abbiamo fra le nostre delle favorite e dipenderà dal tabellone (tante sono che fatalmente si dovranno eliminare a vicenda). Il quartetto base che schieriamo è Pieri-Bilardo-Viviani-Stefanini, dove punterei soprattutto sulla Viviani; ma da dietro terrei d’occhio la Piccinetti, che due mesi fa sbancava dovunque sia pure nei Grade 4: ma questo City of Florence, se non succede qualcosa, è quasi un Grade 4. O meglio, se va in main draw e azzecca la giornata giusta – una partita paziente, di testa, senza strafare – Samsonova può mettere tutte d’accordo, e le mani addirittura sul trofeo.

Non è escluso che, soprattutto per il femminile, possa scrivere un terzo post prima dell’inizio, quando si conosceranno le wild card e mi sarò documentato meglio sulle activities delle partecipanti.

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