
Andrea Guerrieri
Lo spostamento della conferenza stampa a stamattina, a ridosso dell’inizio del torneo, ha permesso di sapere con maggiore esattezza le ultime e semidefinitive notizie sugli iscritti, le wild card e la composizione dei tabelloni: per cui manca solo il sorteggio, che come sempre avverrà domani sera tardi, salvo che qualcuno si ritirerà come previsto all’ultimo momento. Tanto tardi che i tabelloni saranno visibili, per chi dorme presto, solo domenica mattina alle 9 ai campi.
Ma prima due righe su Malta: dove Isa e la Di Carlo avevano illuso e sono state inghiottite, e anche la Visentin ha perso al turno dopo. E dove la Pellicano anche lei è affogata: senza la o accentata sull’ultima, ma stesso cognome siculo-calabrese e cioè diventato Pellicanò (così si chiamava tempo fa il portiere della Fiorentina). Ho dimenticato la buona prova di Linda Cagnazzo che parte per così dire sempre da dietro essendo del 2001: bel coraggio e continui così, eppoi è anche mancina.
Dopo i convenevoli di rito, come ci dice l’addetto stampa Enrico Roscitano, la parte più ghiotta della conferenza era appunto la rivelazione delle wild card dei 4 tabelloni. Purtroppo le strategie di mercato hanno portato a casa solo un topolino, anzi una topolina, e il torneo non si è rinforzato tutto sommato. Anzi a quanto mi risulta è saltato nel maschile il capolista e la tds n. 1 sarà un turco che è ‘solo’ n. 70; il trentaquattresimo iscritto di diritto è addirittura n. 610. Abbonderanno gli italiani e il più alto in classifica è Balzerani, bel giocatore a cui manca da sempre il grande risultato; ma non faccio l’elenco e dedico solo la copertina a Guerrieri come auspicio: obiettivamente mi sembra il nostro 1998 che ha fatto più risultati del resto giocando anche poco nella breve carriera. Come sempre a Firenze agiscono politiche di buon vicinato e le wild card maschili nei due tabelloni hanno premiato in parte giocatori toscani, di cui noto con piacere che uno è il figlio di un caro amico con cui ho spesso battagliato sul campo: in bocca al lupo, Domenico (così si chiama il padre).
Al femminile la musica è lievemente diversa: il tabellone è più corto e il range è per ora dal n. 33 al 217, il che è una griglia del tutto decorosa, anzi buona. Non si è però riusciti a raccattare altro che la n. 33 Georgia Craciun, giocatrice forte ma giocabile a mio avviso, vincitrice di tornei minori, con all’attivo qualche scalpo pregiato ma anche prestazioni deludenti, e due match non male persi al terzo con Potapota e Anisimova, e peraltro perdente con la Zavatska (la vincitrice l’anno scorso) facile in due set. Questo acquisto fa slittare tutte le altre di una posizione e Tatiana Pieri si troverà tds n. 3 e non più 2. Qui nel femminile le cose sono andate assai meglio perché intanto la Samsonova, come prevedevo, è salita in main draw dove sarà una bella mina vagante; perché anche sale Martina Zerulo tanto nomini; e perché le quali proporranno spettacolo e richiameranno i curiosi – o almeno me – perché saranno in campo anche due grosse ex promesse e una davvero autentica: dico le 1999 Capogrosso e Ginocchio – sì, quella delle ‘ginocchiate’! – per vari motivi in ribasso da un paio d’anni, e Federica Rossi, quanto dire la migliore come puro gioco e mezzi atletici – anche se non forse per tattica e per maturità – delle nostre 2001.
A questo punto come dicevo… tutto è pronto.