
Dalla Valle e Zerulo
Gli aficionados sanno cosa intendo, e per principio non dico e scrivo parolacce. Ma prima di elaborare è necessario dire che in contemporanea con Cap d’Ail, e non sarà la prima volta di qui ad agosto e oltre, vi è un altro torneo europeo, spagnolo per la precisione, e addirittura Grade 1, il Trofeo Juan Carlos Ferrero ed è tutto dire, disputato ad Alicante, dove se tanto mi dà tanto vi saranno già 30 gradi all’ombra. Basta una occhiata per rendersi conto che la carovana si è divisa e spezzata in due e un certo gruppo di “fiorentini” è là, ma l’Italia all’80 o 90% ha preferito alla Spagna la Costa Azzurra. Maschi come Kirkin, Boljat, il gigante croato già eliminato, o Dancu sono in tabellone al torneo spagnolo; nessunissimo italiano è presente. Più forte il femminile in cima al quale sta la Masarova. Le proporzioni sono presto fatte: solo la De Santis ha tentato senza fortuna le quali, mentre in tabellone principale gioca la sola Ivaldi. Il lotto è però in generale pari se non superiore a quello di Cap: nomi illustri sono Mendez, tuttavia ridimensionata assai dopo l’annata monstre del 2014, o Bjorklund, o ancora altre esplosive o esplodenti come Danilovic, Olsen, Waltert, Helgo. Scendi scendi e ti trovi al n. 2 in basso niente di meno che la divina Potapova e allora non hai più dubbi: era questo il torneo da fare perché è qui che osano le aquile.
Prima di procedere una rettifica: quella splendida figliola della Craciun è del 1999, non del 98, e quindi è hardly stagionata come l’ho definita ieri.
Il fattore K subentra e c’entra perché in un torneo medio-forte come Cap piazziamo tra le maglie dei tabelloni due semifinaliste al femminile e due al maschile.
Si temeva o io temevo nel femminile: match poco tranquillizzanti i due dei primi turni di Pieri e Samsonova opposte alle terribili malto-ucraine, ma questo terzo turno è stato più che agevole: Samsonova fa esclamare gulp!, solo un gioco concesso nel match di oggi nel corridoio dove c’era la defunta tds n. 2; e anche la Pieri ha spazzato via di autorità la sua avversaria inglese che per la verità non deve essere un fenomeno: comunque vada lo scontro tra Antonitsch e In-Albon Pieri avrà la semi più difficile: avrà davvero bisogno di un surplus di fattore K.
Ciò mentre vedo favorita Ludmilla contro Bayerlova, per quanto per quanto… la proprietà transitiva ricordi che si tratta di una –ova, e abbia lasciato in I turno quattro giochi alla Viviani, e a Firenze abbia lottato alla morte perdendo di un soffio dalla Juvan. Mi espongo: se gioca senza vuoti di memoria e senza sciupare Samsonova può bissare Firenze. Mal che vada per noi la Samsonova potrebbe trovare in finale la In-Albon, già battuta in un incontro di manica larga a Firenze, cioè lasciandole sin troppa corda. Ha vinto infatti la In-Albon di misura e la semi la Pieri la gioca contro di lei.
Fattore K anche al maschile dove l’eroe è al momento Prevosto che si guadagna la semifinale. Ma tu guarda anche qui cosa è il tennis: Prevosto batte quello che ha battuto chi ha eliminato Guerrieri: a lume di naso direi che tra Prevosto e Guerrieri non c’è partita a favore del secondo. Quindi Prevosto proprio non lo si aspettava.
Il nostro giocatore del momento è però Dalla Valle: a Firenze ha perso scarico la semi dopo aver giocato tre turni di quali; qui pure ha superato le quali e due turni di main draw. Temevo che potesse giocare superlativamente sino al quinto match di fila, poi al sesto mollasse e si schiantasse: capirete, si deve portare appresso una novantina di chili. Oggi aveva un osso duro in quanto si trattava dell’ennesimo francese e giustiziere di Balzerani: un altro scontro indiretto. Se lo scoring ITF dice il vero, Dalla Valle batte Broville per 6-4 6-3. Come sempre con quattro semifinalisti si può perdere il torneo: ma giochiamocela!