
Premiazione Città di Santa Croce 2016
Magra consolazione: il torneo femminile se lo aggiudica chi ha battuto Tatiana e con un punteggio ancora più sonoro, ovvero lasciando due soli giochi alla Appleton. Fossero le Olimpiadi Tatiana si aggiudicherebbe la medaglia di bronzo, avendo anche perso dalla vincitrice, oltre a strapparle un più alto numero di giochi della finalista.
Ora è soprattutto vero che dai quarti in avanti e a maggior ragione nei Grade 1 tutte le marcature saltano per usare un linguaggio calcistico, e i punteggi vanno presi con le molle. Di sicuro chi vince ha conservato energie fisiche e soprattutto mentali, essendo il tennis – boutade che si ripete sino alla nausea – uno sport di testa. Io spero di poter scrivere fra oggi e domani un post di bilancio sul torneo: a una prima osservazione panoramica è stato un torneo femminile iniziato con dei gran botti e che poi si è venuto spegnendo: un Grade 1 vinto da tale, semi-ignota Guerrero Alvarez n. 65, e fanalino di coda tra le teste di serie, sa un po’ di anticlimax, quando c’erano in gara fior fiore di ragazze ben più quotate e anzi un po’ di autentica crema del settore.
Anche Berrettini è caduto in finale ma in piedi, e da oggi potrà credere di più nei suoi mezzi e dovrà confermarsi. Intanto mentalmente siamo tutti già spostati sul Bonfiglio su cui seguirà in serata un mio post. Sotto siamo tutti orecchie su e per quanto ci dice Paolo Caldarera, a cui va un caro saluto e un sentito ringraziamento.
Franco Marucci
Jacopo Berrettini non ha vinto il torneo sul campo ma è come se l’avesse vinto. La sua, una settimana da sogno. Un giocatore di doppio sino alla vigilia del torneo almeno stando alla sua scheda nel sito dell’ITF. In coppia con Andrea Guerrieri vittoria a Salsomaggiore, finale a Umag e a Cap D’Ail e ora il miracolo , qui a Santa Croce. Ha inanellato vittorie importanti ma soprattutto ha fatto vedere un bel tennis impreziosito da un comportamento esemplare. Un tennis, il suo, scarno, essenziale, senza apparenti punti deboli , pronto ad offendere ma anche a difendere. Ha perduto questa finale perché si è trovato davanti un buon talento australiano di origini russe Alexei Popyrin, un giocatore su cui tempo addietro aveva scommesso anche Riccardo Piatti. Un giocatore di maggiore esperienza sicuramente e più abituato a giocare partite importanti rispetto all’azzurro, e questa è stata la chiave del match. Cosa dire ora della finale femminile. Troppo forte la spagnola, troppo emozionata l’inglese, forse tutte e due le cose. Certo che non c’è stata partita e in meno di un’ora la Guerrero Alvarez ha chiuso la pratica. Lacrime della Appleton per non essere riuscita in nessun modo a entrare in partita ma comunque per lei rimane il risultato e punti in classifica. La Guerrero Alvarez potrà far bene anche in futuro, non ha un talento cristallino, ma ha molta volontà e in campo cerca di dare sempre il meglio. Sempre ricca la premiazione alla presenza del Presidente della Fit regionale Paolo Antognoli e del sindaco di Santa Croce, Giulia Deidda. Il pensiero finale va sempre a Mauro Sabatini che ha creato questo torneo nel lontano 1979.
Risultati
Boys Finale : Popyrin (Aus) b Berrettini (Ita) 64 63.
Girls Finale : Guerrero Alvarez (Spa) b Appleton (Gbr) 61 61.
2 comments
Caro Franco, la tua analisi è come sempre puntuale e pungente. Il torneo era partito con grandi nomi e grande aspettative (ma solo sulla carta…), poi andate in parte deluse. Buone colpe le ha anche l’ITF che permette agli atleti di cancellarsi a 24 ore (forse meno) dall’inizio del main draw (vedi Masarova, che ha optato per le quali di un $100.000, e come darle torto), creando delusioni tra gli organizzatori e complicazioni a noi che dobbiamo scrivere. Da un po’ di anni, la federazione internazionale privilegia la quantità sulla quantità e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: i tornei juniores sono scesi di livello (come avevo già annunciato in occasione del Città di Firenze, venendo accusato dai soliti noti di favoritismo…). Si salvano gli Slam e quei grade A che possono godere di un calendario privilegiato. Per gli altri, sarà sempre più dura. Su Santa Croce, posso solo dirti – cercando di mantenere una professionale imparzialità – che i vincitori 2016 sono di buon livello, soprattutto Alexei Popyrin che ha già un tennis da pro. Ottima anche la 14enne Swiatek, che di anni ne dimostra 17. E non dimenticherrei neanche il nostro Berrettini, l’unico italiano a mio avviso veramente futuribile, perchè ha testa, umiltà, carattere, dipensa solarità e pratica un tennis coraggioso, sempre alla ricerca del punto vincente. Grazie per i tuoi contributi, ci vediamo al nostro prossimo caffè…;-) Marco
Grazie Marco del tuo commento, e dunque siamo dello stesso avviso: rileverei che il gap tra i e le top 15 e chi sta dopo fino al 100 e 150 è aleatorio, soprattutto nel femminile. Del maschile so un po’ meno, ma vedo che a parte tre o quattro come Anisimova, Pervushina e forse Potapova (e Galfi e Voundrousova o Bellis che non fanno più questi tornei) tutte o molte si equivalgono e un giorno vince una e un giorno l’altra. Swiatek anche a non conoscerla e ad averla vista farà strada e bastano i risultati, e avevo scritto che il suo match contro la Mendez poteva essere una semifinale o finale anticipata e sono rimasto sorpreso che abbia perso facile in semi. Berrettini l’ho visto un sacco di volte in questi mesi e fino a ieri mi pareva onestamente uno dei tanti buoni giocatori che abbiamo (davvero tanti!) ma senza quel quid in più: ma mi fido del tuo giudizio competente. Comunque ribadisco che i giorni centrali del torneo sono stati entusiasmanti, insomma un gran bel torneo. Certo a presto, il prima possibile!