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Metà stagione andata

by Franco Marucci

 

Rebeka Masarova

Rebeka Masarova

Sì, da una semplice verifica del calendario metà stagione tennistica se ne è andata; ma non solo per quello. Indubbiamente nel senior si deve ancora celebrare Wimbledon, vi saranno poi i grandi e interminabili tornei americani e qualcuno europeo, poi gli US Open e ancora altro sino a fine anno. Il giovanile ha invece realmente già detto tutto quello o molto di quello che doveva dire e come spesso si osserva i suoi mesi di fuoco sono da marzo a giugno, e chi aveva da dare ha dato. Anche per il giovanile si attendono vari altri appuntamenti tra i quali appunto e segnatamente due Grand Slams. Io però non riesco a pensare di emozionarmi come per i tornei europei, italo-ispano-francesi dei tre mesi passati, e almeno sino ai Nazionali under, che non valgono nulla sul piano dei risultati assoluti, ma ridestano ataviche rivalità campanilistiche e un tifo quanto mai acceso nel nostro spirito nazionale. Ecco perché, per concedermi un’escursione in un terreno non mio, la nostra Nazionale di calcio che va agli Europei suscita un interesse molto mite e tiepido, per non dire che il suo cammino non interessa propriamente nessuno: tutti invece palpitano per sapere come sarà la nuova Juventus, chi comprerà il Napoli, cosa combinerà l’Inter, eccetera eccetera.

Due parole a distanza su Parigi, dove come spesso accade nei tornei Grand Slam arrivano molto avanti giocatori e giocatrici non pronosticate, e può anche vincere o rischiare di vincere o fare un figurone il Carneade. Sentendo il commentatore Eurosport ricordare a Panatta l’ultima tennista inglese cha ha vinto Parigi, e anche la più recente finalista di quella nazione, confesso che quei nomi non riuscivo a ricordarli e collocarli, perché obiettivamente non fanno parte del Gotha del tennis. In parte la teoria di cui sopra è confermata con la presenza di Pironkova e soprattutto Bertens avanti nel tabellone, che comunque non sono affatto delle sconosciute, e la seconda delle quali a mio avviso può fare notevole strada. Nel maschile pure chi da dietro si è affacciato sino ai primi sedici-otto lo si conosceva.

Il giovanile è stato invece appannaggio di due giocatori che nessuno avrebbe dato vincitori; pronostici dunque sconvolti. Anche il sottoscritto non ci ha preso, avendo io marinato il pronostico del maschile per scarsa conoscenza della materia, ma indicato Pervushina e in seconda battuta Potapova come vincitrici. Il maschile ha laureato Blancaneaux, ma solo perché ha avuto una bella dose di fattore K inserendosi in corridoi liberi di giocatori più bravi. Questo giocatore non era testa di serie e non aveva fatto sfracelli prima di Parigi. Sia il finalista che l’altro semifinalista non avevano partecipato ai tornei di preparazione. Qui sono soprattutto mancati, subito o poco prima della finale, i due favoriti, Tsitsipas e Valkusz; anche il quotatissimo Blanch ha accusato una flessione, insieme a molti eroi del Bonfiglio.

Nel femminile ecatombe di -ova e di -ina per quanto sia sempre una -ova, benché svizzera di passaporto, la vincitrice. La vittoria della Masarova, che ha un palmarés altalenante quanto mai, e può vincere e perdere quasi da chiunque, si deve a dosature alchemiche e in parole povere a piccole quantità di punti a favore in svariati match. Basti dire che stando ai punteggi e agli andamenti il torneo lo poteva paradossalmente vincere la Bilardo che è andata al terzo e ha perso di misura con la stessa giocatrice.

Da qualche giorno l’osservazione è scalata all’Avvenire milanese, dove il torneo, riservato ai e alle sedicenni, è ancora tutt’altro che caldo in più sensi. Mancano sia al maschile che al femminile dei nostri pezzi grossi vuoi per infortunio o vuoi per deliberata rinuncia: Musetti al maschile, o Sacco e Mariani al femminile, per fare due nomi, oltre a parecchi e parecchie 2000. Delle straniere assente la Pellicano e anche altre 2002 dell’est che hanno già qualche scalpo pregiato nell’under 18. Seguirei per simpatia Moroni e Rottoli, caduto subito Zeppieri, e tra le girls Delai ovviamente. Diremo tra domani e fine settimana qualcosa quando il quadro sarà più chiaro.

P. S. Nessuno dato rilievo al fatto che Lisa Picicnetti questo torneo non lo fa! Ho scorso il tabellone e il suo nome non figura.

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