Sono in svolgimento tornei preparatorii sull’erba, e urge ovviamente e incombe Wimbledon dove ho la vaga sensazione che succederà poco per noi come sempre: per dirla con franchezza è, il presente, uno dei momenti più bui e di crisi, o se vogliamo essere ottimisti “di transizione” per il nostro tennis adulto, e come ho profetato migliaia di volte non si intravede al momento una serie di giocatrici e giocatori di sicuro, ribadisco sicuro, e non probabile, o fortunoso, ricambio ai vertici: al maschile Fognini è in fase calante – non ha mai vinto del resto tornei di prestigio né lottato ad armi pari con i grandi – e dietro c’è il deserto; nel femminile le stelle di ieri sono cadenti, leggi Vinci e Errani, e Giorgi stenta. E la voragine tra loro e le oggi diciassettenni non si colma.
Ma salto di netto come sempre il capitolo senior. Ci sono nell’ITF senior e Junior certamente italiani in gara da seguire questa settimana. È ormai un’attività molto frammentata e a parte gli Slam giovanili mancano e mancheranno appuntamenti clou che attirano in massa il movimento. Se si esclude il circuito maggiore ATP e WTA si vivacchierà in gran parte di qui alla fine dell’anno, e insomma il dado è ormai tratto.
Dicevo comunque del periscopio su Roma 25 mila, a sua volta seguito da un altro di addirittura 50 mila (al Tiro a volo) la settimana prossima. È in corso da lunedì e si offre a qualche considerazione. Il tabellone principale aveva come prima favorita e tds n. 1 una giapponese n. 201 niente meno, e parecchie altre erano e sono classificate entro le 300 e 350. Torneo quindi di buon valore.
Attesa a una conferma era anzitutto la Pieri senior dopo la vittoria da me prevista nel 10 mila di Sassuolo sabato scorso. Non avessi mai detto che Jessica è la reginetta dei 10 mila, perché ne ha vinti credo un quattro-cinque da quando ha ripreso a carburare. Ora è ovvio che c’è un bello iato, cioè un piccolo abisso, tra 10 mila e 25 mila, e avevo supposto che Jessica non sia ancora matura per affrontare e abbattere avversarie oltre il 300 WTA: sono stato in parte smentito perché la nostra ha sì perso ma da una –ova, la Sramkova, di un anno più anziana che è poco oltre il 200 WTA: e il punteggio dice che ci sono stati pochi quindici di differenza (e il conteggio punti indica una differenza di solo + 5 per la ceca). Quindi non è affatto un passo falso.
Il torneo romano promuove al momento altre due giocatrici interessanti: la Di Giuseppe sta avendo una… seconda giovinezza e stando alle classifiche ha fatto un exploit estromettendo una paraguaiana anche lei intorno al 250: di fatto questa ennesima Martina ha solo 25 anni, a tennis gioca molto bene, è una ottima doppista… e dunque cosa mancherebbe per mettersi nell’ordine di idee di tentare una più decisa scalata alle posizioni alte?
Altra bella prestazione contro una avversaria molto meglio classificata è quella della Paolini: sconfitta la Cadantu, che credo sia stata addirittura nelle prime 100 (no, anzi: 59!).
In fondo però ho scritto questo pezzo stanco e svogliato per dirvi la mia appena sorta curiosità per Martina (ancora!) Colmegna, che sta salendo e salendo negli ultimi mesi a suon di risultati. Il suo nome rings a bell: sono quasi sicuro di averla vista a Firenze giovanile da sedicenne anche se le foto sul web non mi corrispondono, e comunque non so nulla del suo gioco, delle ragioni che l’hanno fermata e delle sue caratteristiche e prospettive. Comincio da oggi a seguirla: ha solo venti anni e credo molta, moltissima voglia di emergere. A Roma intanto si è proposto alla interpretazione questo interessante teorema: Colmegna è nei quarti e da n. 881 e wild card batte negli ottavi la tds n. 1, la giapponese Hozumi che è 211, la quale Hozumi aveva battuto al primo turno la Piter che è 316. Tutto questo dice continuità e valore del risultato, non semplice fattore K. È anche vero che se tante tra 200 e 300 sono a Roma 25 mila vuol dire che qualcosa non quadra, e sono magari rientranti dopo infortuni o inattività o in fase calante di carriera. Voglio insomma però dire e comunque verificare che Martina Colmegna potrebbe entrare nel gruppo delle osservate per il dopo-Schiavone.