Stefanini fa secca la Juvan

Scrivevo anni addietro che l’erba non si addice agli italiani, e l’ho spesso ribadito in queste pagine. L’erba è strana. Certi giocatori rendono anche meglio che su terra e cemento, come Federer pur non giocandoci come tutti che per 15 giorni o al massimo due o tre tornei: da gran campione si adatta a tutte le superfici, e rapidamente; altri rendono più o meno uguale, altri scendono di un 30% o più nel loro rendimento e altri salgono addirittura dello stesso quoziente: o solo approfittano del calo degli avversari. Puntualmente nessuno dei nostri maschi e femmine è arrivato a Wimbledon alla fatidica seconda settimana. Vinci, la più adatta all’erba, è caduta con la non trascendentale Vandeweghe che infatti ha già perso; Giorgi fa una buona prestazione ma la Muguruza non era quella di Parigi, e appunto sull’erba per ora scende assai di valore. Il resto è buio pesto, caro Binaghi, caro Barazzutti, caro Palmieri e care le cariche federali.

Epperò buone o anche forse buonissime notizie giungono dal primo turno del torneo Junior dove spicca la vittoria di Lucrezia Stefanini di poco fa sulla Juvan, pur essendo la Juvan una delle ennesime il cui potenziale scende sull’erba, come ha messo in evidenza il suo torneo incolore a Roehampton subito precedente. La Stefanini poteva addirittura vincere comoda in due set, ma nel secondo ha traccheggiato e si è fatta risucchiare; ma senza storia il terzo, finito 6-2. Ormai non fa più meraviglia che io citi ed elogi le mie capacità profetiche, e ricordi che avevo predetto che Lucrezia avrebbe fatto un torneone a Wimbledon; beninteso è solo un turno superato, ma è l’avversaria battuta che conta: la Juvan, che ha molti tifosi anche in Italia e nel milanese, aveva niente di meno che raggiunto la finale al Bonfiglio da qualificata; sempre per “imbrodarmi” ricorderò anche che avevo ipotizzato la sua scalata ai vertici junior, e pronosticato un ingresso molto presto nel gruppo delle promesse senior, già da Firenze 2015. Lucrezia sta dimostrando appunto anzitutto la sua duttilità: a Roehampton ha “rischiato” di buttare fuori niente meno che la Pervushina; ma da due mesi a questa parte ha insomma operato una escalation, e la sua classifica è bugiarda e Lucrezia vale ora come ora a mio avviso entro le 50 e forse anche le 30 del ranking ITF, con “licenza di uccidere” anche oltre. Non ricordo una recente défaillance che sia una, cioè un capitombolo con una pari grado o inferiore. Che continuità. Per cui l’attuale classifica delle junior, diciamo il podio provvisorio, è questo: 1.Stefanini. 2. Bilardo. 3. Pieri. La Samsonova? Era la prima due mesi fa, largamente; ora non so dove metterla, gli ultimi risultati sono stati sconcertanti; a Wimbledon ha sì fatto fuori la Mendez in quali, ma la Mendez è un’altra giocatrice che va a corrente alterna. Farà testo il match che si gioca a minuti contro la Andreescu. Intanto anche Dalla Valle va agevole al II turno.

Non meno sono però interessato a Torino ITF senior 25 mila. In quali Sabino su Schmiedlova, “sorella di”, bella e brava a Firenze due anni fa, e credevo potesse fare di più; soprattutto fuori la mia beniamina Colmegna da Irene Burillo quasi coetanea: non è un disonore, questa spagnola è molto più avanti nel ranking, e come non di rado succede la Colmegna ha perso 15-14 nel conto giochi e anzi nel conto punti prevale per 93 a 83! Si rifarà. Si annunciano poi due scontri calienti di I turno tra Paolini e Pieri senior e tra Dentoni e Gatto: ne riferirò domani.