Pubblichiamo volentieri il resoconto della giornata di ieri, Torneo di Wimbledon junior, a firma di TC, che collaborerà prossimamente con il Magazine.
Si sono giocati ieri i quarti di finale sia dei boys che delle girls, di cui si da un breve rendiconto a scopo di mera cronaca, non avendo io visto un colpo che sia uno.
Cominciando dalle ragazze per ragioni di galateo e anche per il gusto della ripicca.
Spicca indubbiamente il ritiro della protagonista della giornata di ieri, Gabriella Taylor che, contro la fortissima americana Day – 400 del mondo a 16 anni e non a 18 – perso 6/4 il primo set ha abbandonato sull’1-1 al secondo. Ciò a riprova della validità del vecchio detto “chi si loda s’imbroda” e a riprova del fatto che andare a cantare le proprie magnifiche sorti e progressive alla stampa (BBC, mica TennisUnderworld) dopo aver battuto nell’ordine: 1) una tennista senza ranking professionistico 2) una tennista che in classifica è circa 550 posizioni dietro di lei e 3) una terza tennista che è 400 posizioni dietro, porta anche un po’ male (mi è stato raccomandato di non usare turpiloquio).
Da segnalare poi il successo della Pervushina sulla Kenin alla fine di un’equilibrata partita portata a casa dalla russa per 6-0 6-0. Incuriosito dal risultato, ho indagato le statistiche per scoprire che: la Pervushina ha fatto 11 aces, con percentuali di prime in del 63% e 80% di punti vinti, nonché 60% di punti vinti quando ha servito la seconda. Numeri da Williams. La Kenin si ritrova un non magnifico 39% di punti vinti sulla prima e un miserrimo 17% sulla seconda (3 punti soli portati a casa). 23 vincenti contro 4 e 8 gratuiti a testa completano il quadro. In tutto ciò, un dato curioso è che la Kenin ha avuto 5 palle break a suo favore, quindi neanche pochissime: tre nel primo set, due nel secondo.
Anche la Potapova si è sbarazzata facilmente della Arconada, 6-3 6-2, pur se le statistiche delle giocatrici sono nettamente più regolari delle precedenti: la differenza tra le due pare essere stata sulla seconda di servizio, con il 52% di punti ottenuti dalla Potapova contro il 24% dell’avversaria. A fronte di un numero di gratuiti equiparabile, la Potapova fa segnare vincenti in numero nettamente maggiore. Del resto tira anche più forte della Pervushina.
L’ultimo incontro Yastremska-Liu ha visto prevalere la prima per 6-4 6-1. Non conosco nessuna delle due tenniste. Sembrerebbe che la Yastremska sia una che tira fortissimo, facendo segnare anche lei l’80% dei punti con la prima, il 65% con la seconda (?). L’alto numero di gratuiti della Liu potrebbe far pensare che quest’ultima si sia sforzata di giocare lo stesso tipo di tennis, con risultato negativo; tutte supposizioni comunque.
Maschietti. Cominciamo col dire che a Tsitsipas è andata molto molto di fortuna: sotto di un set e avanti 2-1 nel secondo, il suo avversario Karimov si è ritirato. Sembra che gli effetti nefasti delle proprie interviste aventi ad oggetto le proprie sorti magnifiche e progressive stiano quindi svanendo, dopo che lo hanno condotto a inaspettate sconfitte in Francia e a Roehampton. Del resto è anche vero che non è che si possa vincere tutto.
Perdono entrambi i due finalisti di Parigi: nettamente Blancaneux da Ulises Blanch, il cui servizio e dritto sull’erba devono far parecchio male; perde in 3 set il canadesissimo Auger-Aliassime contro De Minaur; siccome non li conosco entrambi non mi ci soffermo. Vince infine facilmente, 6-4 6-2, Shapovalov su Valkusz (anche qui, senza entrare in ulteriori dettagli).
Il quadro delle semifinali si compone quindi come segue: Pervushina-Yastremska e Potapova-Day per le girls; Tsitsipas–Shapovalov e Blanch–De Minaur per gli ometti (appellativo adeguato…).
In sostanza: si confermano tra le donne le due più forti e pare ben possibile una rivincita della finale di Roehampton, che sarebbe stata una terza partita fra loro in tre tornei, in mancanza del “clamoroso al Cibali” nelle semifinali di Parigi e una quarta in quattro in mancanza del “clamoroso al Cibali” di Milano, in cui inaspettatamente la Juvan ha battuto la Potapova. Fatto sta, le due almeno in semifinale arrivano e in doppio non c’è scampo.
Non troppo dissimilmente si può dire per i boys, dove si potrebbe assistere alla rivincita della finale Bonfiglio Tsitsipas– Blanch.