Sostenevo l’altro giorno che chi proviene dall’erba può avere un bonus del 10-15% sul carpet, ma come ovvio se fronteggia chi ha un gap di trecento posti e passa in meno nel ranking l’inferiorità rimane. Lucrezia Stefanini ha lottato ieri contro la Honkova slovacca, ex 235 del mondo e ora 361, e poteva anche portarla al terzo, ma ha finito per cedere in due set tirati quasi fino al limite; in gara più tardi nel doppio in coppia con Simic ha perso anche quel match contro Sabino-Danilidou, due giocatrici in inarrestabile declino ma anni fa – soprattutto la greca, oggi piuttosto giunonica, per restare in tema omerico – molto competitive. Quindi Lucrezia chiude definitivamente il capitolo erba e se ne torna in Toscana a ripassare i fondamentali da terra rossa. C’erano e ci sono seicento posti circa tra lei e la slovacca, e anche con i passi avanti giganteschi fatti sinora questo gap è incolmabile.
Oggi era in programma, è anzi tuttora in corso il secondo turno appunto di Imola, e al momento avanzano Paolini, e Balducci o Dentoni in un derby, mentre Honkova, a riprova, è avanti sulla Remondina. Esce invece Jessica Pieri contro Kudermetova. A proposito di Jessica stavo per intitolare “Ribrindisi in casa Pieri”: Jessica ottiene il suo best ranking e si issa al n. 336 WTA: è la nona giocatrice italiana al momento in classifica; ma non basta, è anzi a mio avviso la quinta o la sesta come valore virtuale, cioè più forte di Grymalska, Burnett e Caregaro che la sopravanzano di poco. Non è il caso di brindare perché questa bella scalata è permessa dal basso valore del tennis italiano di vertice, e Jessica vince e fa bella figura nei 10 mila, fa benino nei 25 mila, ma esce puntualmente subito nei 50 mila; non è quindi per ora competitiva oltre il 300 WTA, e come oggi può perdere netto da una coetanea: tale è la Kudermetova, 1997 di nascita e ora n. 422, classifica inferiore alla Pieri, ma già n. 282 e riserva nella squadra russa di Fed Cup.
Non mi dilungo. Chiudo ricordando che ieri sera nel doppio la coppia riminese Bronzetti-Bernardi ha perso da Guidetti-Scala per 7-5 7-6. Ne parlo perché fa piacere rivedere in campo Francesca Bernardi. L’ho ricordato più volte: è una desaparecida che gioca ora solo i tornei emilio-romagnoli con wild card dopo essere stata una promessa o promessina da diciassettenne: ultima apparizione torneo 10 mila ITF alle Cascine fiorentine appunto un sei anni fa, perdente contro Alexia Virgili. Ha ora solo 24 anni, forse fa la maestra a Viserba e non se l’è sentita di continuare la difficile avventura della tennista in giro per la penisola o anche il mondo a fare tornei. Già che ci sono mi vengono in mente altre e altri scomparsi di quegli anni, peccato: un Patracchini, un Miccini, una Confalonieri, una Fadabini…