La tecnologia fa progressi e le riprese in diretta Youtennis.Net del torneo 25 mila di Bagnatica sono più che accettabili e si seguono con piacere e senza fatica, soprattutto in rapporto alle immagini spesso sfuocate e inutilizzabili degli streaming dei tornei giovanili, frutto di pura per quanto lodevole buona volontà. Naturalmente la visuale è abbastanza netta e definita solo sotto la telecamera unica che sta fissa in alto dietro un lato corto del campo; e non c’è ovviamente il replay. Ma un rettangolino in basso ti dice, assai prezioso, il punteggio, e anche la voce dell’arbitro di sedia giunge scandita e comprensibile, insieme a… qualche imprecazione indiscreta delle giocatrici se si avvicinano all’altro microfono posto vicino alla telecamera.
È questo un torneo importante, di discreta posta in palio, nel quale sono confluite alcune straniere di buon livello, e il solito drappello misto di nostrane, tra cui alcune giovanissime. Dalle qualificazioni sono per esempio emerse sei su otto delle nostre con la eccezione della Colmegna, che dopo prestazioni decisamente incoraggianti in maggio è entrata in flessione; ed è oggi in main draw la Piludu estromettendo una giocatrice in ascesa, o ri-ascesa, come la Moratelli. Risultato di spicco per Tatiana Pieri, of whom more nelle righe che seguono: nelle quali ha infatti eliminato in due set avversarie adulte attestate molto più avanti di lei, con una delle quali, se non ricordo male, perse l’anno passato di brutto a un torneo.
Ho titolato bel gioco, e mi soffermo su tre incontri pomeridiano-notturni che lo hanno esibito. Ho visto infatti anzitutto una buona metà dell’incontro perso da Camilla Rosatello contro la Grymalska. Rosatello poteva come minimo andare al terzo avendo perso malamente il tiebreak; di fatto ha condotto il match lei, sempre all’attacco e mettendo pressione sull’avversaria che ha gran gambe e rimetti e rimetti alla fine induceva spesso Rosatello all’errore. Avevo in mente Rosatello diciassettenne contro Konjuh a Firenze: vedo una giocatrice più matura, che ha una bella castagna di prima e una notevole vellutata in kick o puro slice di seconda e che si sposta benissimo sul diritto per evitare un rovescio un po’ più debole, e affonda sempre e comunque. Peccato.
Sul campo accanto erano sotto 5-3 nel primo Pieri e Stefanini contro Francati e Lister scandinave. Macroscopica la differenza di stazza e di statura e quindi anche di potenza tra le due cavallone bionde e le due puledrine more nostrane. Ho spesso cercato di “identificare” Emilie Francati danese, e me la figuravo, magari da figlia di un emigrato siculo, bassina, nerboruta e mediterranea: niente di tutto questo, ha carnato latteo, un fisico slanciato che si aggira sopra l’1 e 90, due spalle larghe così e due cosce fin troppo grosse di circonferenza, che ne appesantiscono lievemente i movimenti e gli spostamenti: ovvio che se la fai colpire da ferma ti impallina. Francati era forse un nonno o un bisnonno e la Emilie di italiano non ha nulla. Lister svedese è più magra ma altrettanto alta e bianca. Il doppio è stato portato a casa dalle nostre dopo un inizio problematico e in salita in virtù di una maggiore intelligenza, da parte di due giocatrici che ormai formano un coppia superaffiatata. Delle quattro largamente la migliore Tatiana, da un mese e passa in serie positiva e migliorata anche di gioco: sia come sia la prima di servizio è più carica grazie a un lancio lievemente più alto e alla riunione dei piedi; e la seconda palla, stando alle immagini Tv, non induce più le avversarie ad entrare in campo di un buon due metri. Per il resto le due bionde venivano disorientate dai contropiedi di Tatiana, dalle finte, dalle volées sui piedi, dai lob a scavalcare, e da altre delizie. Oggi altra musica in singolo per le due toscane.
Il dessert della serata era Burnett-Trevisan. Come dire Cecchini-Reggi o Vinci-Errani “denoantri”. Tutto un altro gioco nei primi games, con scambi serrati e solo uno-due e ricerca immediata del vincente, soprattutto dalla Burnett, la quale quando riusciva a tenere il colpo dentro le righe lasciava il segno. Tennis rude e rozzo, ma efficace di percentuali il suo. Quanto gioca bene a tennis la Trevisan d’altro canto… poche come lei. Mi distraggo un attimo e torno sulla diretta e gli uomini del campo sono già al lavoro a ripulirlo e riassettarlo. Burnett ritirata, ed è 4-1 rit per Trevisan.