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Piter-Trevisan per il titolo

by Franco Marucci

PiterOrmai, scusate il vanto, non fa più notizia che io ribadisca le mie capacità di azzeccare i pronostici: avevo annunciato, scrivendo come mio costume prima dei match, e non dopo, che Giovine-Trevisan sarebbe stato un match “aperto”. Più aperto di così si muore: è infatti finito per 7-4 al tiebreak del terzo e, leggo, in qualche momento del terzo set la Giovine ha avuto anche due MP poi annullati. In precedenza la Piter polacca aveva battuto la Saez Larra in un match il cui punteggio, 6-3 5-2 ret., inganna, perché è vero che la Piter era a due passi dalla vittoria senza ritiro, ma in una partita di lunghezza esasperante aveva dovuto fronteggiare il puro gioco di rimessa della spagnola, che sembra una erede del vecchio gioco terraiolo – leggasi pallettaro – dei suoi connazionali d’antan.

Tornando al derby tra le nostre, sono stato curioso di documentarmi sui precedenti e i testa a testa tra le due, serviti su di un piatto d’argento dal sito ITF: potete andarci anche voi e vi anticipo che sono due gli scontri precedenti ed entrambi vinti dalla Giovine: il più recente è un 7-6 6-4 di quest’anno a SM di Pula, mentre il più antico, pensate, è del 2009, dico 2009, la bellezza di sette anni fa, quando Martina aveva 16 anni: più netta la vittoria della Giovine in quel caso, che di anni ne aveva 19: 6-2 6-4. Il torneo era quello, ora soppresso, di Monteroni d’Arbia. Aprendo una parentesi c’è da rammaricarsi per l’ennesima volta che Martina sia stata abbandonata a se stessa e abbia mollato dopo che già appunto sui sedici anni era in rampa di lancio. Magari non diventava una top 100, ma poteva avvicinarvisi…

Ovvio dunque che Trevisan entrasse in campo sfavorita e un po’ intimorita. Ciò benché abbia avuto un percorso autoritario sino alla semifinale, senza cedere un set, laddove la Giovine ha sudato già al secondo turno vincendo sulla Piludu 6-3 al terzo. Battuta al terzo anche la Blinkova, già reginetta del giovanile ora un po’ sfumata. A proposito di Piludu, bisognerà cominciare a tenerla d’occhio e sotto osservazione: ha fatto a Bagnatica un torneo splendido, superando le qualificazioni, battendo una Pieri Jessica sì un po’ opaca ma non rubando in fondo nulla, e appunto impegnando allo stremo la Giovine.

Confesso che non ho visto tutto il match ieri sera, ma solo i primi cinque giochi del primo set. Sono infatti poi andato al cinema a vedere Torno da mia madre, una deliziosa e leggera commedia francese. Mi era bastato per verificare il tema tattico del resto prevedibile del match. Giovine aveva preparato una gara basata sull’uno-due e lo scambio breve, puntando sulla sua prima molto potente e sulla risposta aggressiva alla seconda debole di Martina. Non si vedeva del bel tennis perché la Giovine o faceva punto al secondo scambio o sbagliava. Il gioco lo aveva in mano lei. Martina si rivelava poi anche più lenta del solito sulle leve e si faceva sorprendere spesso in ritardo dalle bordate della Giovine. Ho appunto lasciato il match in una situazione di equilibrio, 2-2 del primo, tuttavia quasi sicuro che il match poteva volgere a favore della Trevisan, che credevo potesse aggiudicarsi di stretta misura il primo set e poi dilagare o andar via facile nel secondo. Ciò anche perché la Giovine mi pare esca d’abitudine dai match mentalmente per qualche cruciale quarto d’ora e vi rientri quando è ormai troppo tardi. Ho già detto quale è stato invece l’andamento sinuoso e palpitante dell’incontro.

Ricorderete che sulla base delle statistiche e dei punteggi del torneo indicavo la Piter come candidata ad aggiudicarselo. Naturalmente tifo Trevisan, e spero di essere smentito. In teoria la Piter ti fa più giocare della Giovine; ma sbaglia meno. E la Trevisan potrebbe avere qualche tossina nelle gambe dopo la maratona.

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