Home TennisIl mondo degli Under Lisa Pigato c’è, ma ci sarà?

Lisa Pigato c’è, ma ci sarà?

by Franco Marucci

Bosio 2La lettura di questo post, per le ragioni che appariranno, è vietata ai minori di 14 anni. Mi appresto infatti a commentare i risultati dei campionati giovanili italiani U 14 e 16 M e F, e fare udire troppi elogi ai vincitori può essere solo dannoso. Il primo maestro di mio figlio, ovvero secondo, perché il primo sono stato io, ripeteva una frase molto saggia: mai dire bravo a chi vince.

Parto dall’Under 14 femmine, dove Federica Sacco ha confermato la sua leadership nazionale: diciamo meglio che sino a ieri, con la sola eccezione della Delai, non faceva vedere palla a nessuna coetanea; direi che avrebbe potuto entrare comodamente nelle prime quattro anche nell’under 16 con due anni di anticipo. Brava. Sennonché il suo primato è insidiato da oggi da Lisa Pigato: quest’ultima le ha infatti dato parecchio filo da torcere a Bologna nella finale di categoria, come mi era risultato facile prevedere, e ha ceduto solo per 7-6 al terzo. Comunque siano andate le cose, anche senza aver visto l’incontro, il match è stato tirato e in bilico: anzi, considerando che Pigato ha un anno in meno, la vincitrice morale è lei. Facile prevedere, se il tennis non è un’opinione, che nei primi mesi del 2017 una ipotetica rivincita avrebbe un risultato ribaltato, e Pigato vincerebbe su Sacco 6-4 6-4 o anche con un doppio 7-5. Dovessi scrivere una letterina aperta alla Pigato le direi: Cara Lisa, non ti montare la testa, non credere di avere in tasca tra qualche anno un Roland Garros, o un US Open o anche gli Internazionali d’Italia, o anche solo una convocazione in Fed Cup o qualche vittoria nei tornei ITF. La strada è lunga e devi anzitutto cercare di evitare gli infortuni e i lunghi stop, devi soprattutto programmarti oculatamente, devi allenarti con serietà e umiltà. Soprattutto devi essere cosciente che nel tennis è purtroppo in vigore la legge del sorpasso: non tutti migliorano e progrediscono con la stessa velocità, anzi alcuni si bloccano, e chi era dietro ti si mette un bel giorno davanti e non la prendi più. Fine della letterina. Il succo è insomma che mettere in testa a una che domani sarà una campionessa, e che insomma lo è anche già oggi, puo’ controprodurre.

In sé, e concludo, questa prestazione di oggi di Pigato, che non è affatto la sola ma è stata preceduta da molte altre prestigiose, ha pochi riscontri nel nostro recente tennis femminile: mi pare solo la Pieri Tatiana e la Cocciaretto abbiano vinto (non già raggiunto la finale) gli U 14 da tredicenni: ma tocchiamo ferro, perché né l’una né l’altra sono per ora sbocciate a vera vita. Dicevo appunto: ci sarà la Pigato, crescerà, si manterrà? Le opinioni sono discordi, e taluni se la nomini la portano ai sette cieli, mentre altri storcono mento, bocca e naso ed evocano non una ma tredici ragioni per dimostrare la loro perplessità. Come sempre io sono costretto a parlare al buio. Venga Lisa in Toscana quanto prima e anche il vostro umile cronista potrà dire la sua: ma non basta una volta, ce ne vogliono cinque di occasioni per giudicare, e peraltro sempre cautamente, un giocatore.

Sarò breve sul resto. Nell’U 14 maschile previsto successo, ma in definitiva più contrastato, di Musetti, che cede il primo set in finale a Rottoli: due da innaffiare bene sin da ora perché crescano diritti. Nell’U 16 femminile successo molto perentorio di Piccinetti, con cammino solo lievemente in salita in semi e finale con Enola e Carbonaro: ma senza perdere un set. Nell’U 16 maschile Arnaboldi fa suo il titolo su Bosio, anche lui con qualche difficoltà in vista del traguardo.

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