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Cosa augurare alla Garbin

by Franco Marucci

garbinSi è diffusa sul Web la notizia che io e il Presiedente Binaghi ci si sia visti giorni fa a SM di Pula per concordare la sostituzione di Barazzutti a capitano della Fed Cup: si tratta di una bufala, non ci siamo mai visti, e nemmeno ci conosciamo. È però vero o probabile che Binaghi e il suo staff possano aver letto vari post passati che ho dedicato qui all’argomento Fed Cup. In uno recente notavo la urgente necessità di una svolta, di una scossa, che dico di uno scossone: di una breath of fresh air, ovvero di una boccata d’aria fresca. Così non si poteva continuare. Non far nulla avrebbe voluto dire colpevolmente dimenticare o far finta di non vedere lo stato piuttosto disastroso e preoccupante del nostro tennis femminile dal 150 WTA in giù, e anche quello tutt’altro che roseo sotto quel watershed.

Bene dunque che sia successo, e che la fresca nomina si faccia ora e non più avanti, dando il tempo alla Tathiana di fare mente locale e di costruire dei programmi a mediolunga gittata. C’era di meglio della Garbin? Oggettivamente no, avrei scelto anch’io lei. Il primo motivo è che è la giocatrice tutto sommato più vicina al tennis giocato come iato temporale rispetto all’abbandono. Dico naturalmente fra le giocatrici di alto valore, di carisma,  e di passata competitività. Poteva subentrare la Farina, ma come temperamento gasa troppo poco le giocatrici. O la Camerin, ma non ha lo stesso palmarés. Altre sono troppo distanti dal tennis giocato. Beninteso, de Boer insegna, o Allegri, le squadre vincono con i giocatori, e a mio avviso in ogni sport l’allenatore, oggi come oggi, è secondario e non decisivo, purché non sia un’assoluta nullità. Per cui il problema prioritario della Garbin, che sarà selezionatrice soprattutto, sarà quello di rifare la squadra e attuare subito una politica meno conservativa e più coraggiosa di quella di Barazzutti, chiamando inevitabilmente forze nuove. Mi domando anche se quella della Garbin sia una investitura temporanea e di transizione e si prepari la strada all’avvento della Schiavone, che mi pare anche più adatta, la capitana ideale dopo qualche mese dall’imminente abbandono.

Vengo a questo, ma prima due parole per esprimere la mia simpatia per Tathiana, o una volta Tax, non so ora. Prima sua dote l’attaccamento alla maglia azzurra: giocava ricordo proprio con una polo di questo colore con scritto dietro Italia, ma non era Fed Cup (quante volte ci ha giocato in Fed Cup per noi? Vedo dalle foto che si’, ma non ricordo exploits, forse mi correggero’) . Seconda sua dote la grinta in campo: da vendere. Terza, esperienza da trasmettere e anche cognizione tecnica e visione di gioco. Nel saluto che le feci da queste pagine sottolineavo, mesi o anni fa, la bellezza del suo tennis e soprattutto la efficacia, l’armonia e il tempo del suo rovescio a una mano: più belli di così da italiane ne ricordo pochi di recente. Alcuni e forse anche lei stessa preferivano il suo servizio come colpo e marchio di fabbrica: io no, e di gran lunga, anzi il suo servizio mi pareva mediocre e poco estetico.

Ma al punto: che succederà nella composizione della squadra? Prima cosa da fare è accertare gli umori delle senatrici. Credo che Giorgi sia inamovibile per quanto sia sempre un punto interrogativo. È la sola che in giornata di vena oggi come oggi può impensierire e battere anche una top 30; ma appunto non ha mai il coltello fra i denti. Questioni aperte sono la seconda singolarista e il doppio. Nell’ipotesi che Vinci e Errani (la prima spesso assai disastrosa in Fed Cup) gettino la spugna e siano indisponibili (e abbiano ormai poco entusiasmo), è ovvio che devono entrare in squadra, per giocare da titolari o almeno a punteggio acquisito, Trevisan, Pieri e Paolini in questo ordine. Trevisan deve esordire assolutamente, e deve anche essere subito buttata nei mediograndi tornei WTA: se non ora quando. Mi aspetterei che a queste giocatrici d’ora in avanti la Fit dedicasse un po’ più di attenzione. Rappresentano il solo vivaio su cui si può costruire, altro all’orizzonte non vedo al momento.

Intanto come volevasi dimostrare al 25 mila di SM di Pula Trevisan e Paolini si sono affrontate a viso aperto in quarti e la prima ha vinto in due set tirati. Oggi, anzi fra poche ore, la Trevisan può battere la Carreras in semifinale, ma domani in caso match difficile contro o Haddad o Boeykens.

 

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2 comments

TC 8 Ottobre 2016 - 21:40

Ho elaborato quanto segue: sposo Kaja Juvan, prende la nazionalita’ italiana e diventa convocabile. La cosa richiede un 4 annetti di tempo. Per il momento trevisan e paolini; perso per perso diamo spazio alla gioventu’; la giorgi una top 30 non la batte da un anno ormai neanche una top 50 e dato l’enorme attaccamento dimostrato, litigando con la schiavone (ma come cazzo si fa??? Non sei nessuno è litighi coi monumenti del tennis?) e saltando la fed per fare le quali ad amburgo e perdere da lucky looser al primo dalla Beck (non mi si dica che aveva problemi di classifica, quelli sono dovuti al fatto che la giorgi oltre che non essere un fenomeno ha una programmazione assurda, giocando una partita ogni 10 giorni, non al fatto di dover saltare le quali ad amburgo per fare la fed), può andarsene… non lo dico senno’ il Prof si arrabbia.

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TC 8 Ottobre 2016 - 21:44

Anche la pieri va benissimo nessun problema con la pieri. L’importante e’ investire su quel poco o tanto futuro che abbiamo, non su una che oltre a fare il tiro al piattello, a fronte di 300000 euri sull’unghia si permette simili cose. Manco fosse la williams.

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