Trevisacco

Non c’è dubbio che i due risultati di spicco di questo weekend siano, nell’ordine, la ennesima vittoria in un torneo sopra i 10 mila di Trevisan, e quella al Master Junior under 14 di Federica Sacco.

Il primo evento si è realizzato a SM di Pula, ed era un 25 mila: di solito lì in Sardegna vi è una sfilza di 10 mila da inizio settembre a novembre senza soluzione di continuità, e invece da due tornei a questa parte (un secondo 25 mila inizia domani) la posta in palio è oltre che raddoppiata. Guardando al tabellone stupisce la autorevolezza di Martina, che non ha perso un solo set e ha regolato giocatrici non trascendentali, ma come si suol dire di categoria, dimostrando di essere ormai una sicurezza entro il 250 WTA. E io, uomo di poca fede, che l’accusavo di avere poco fegato, di non osare, e di avere il passo della lumaca! Comunque bene anche Paolini che con Trevisan  ha perso in fondo di poche palle in un match tirato ed equivalente; ma per il resto poco altro di buono per i colori azzurri. Il capolavoro di Trevisan è stata la finale al 100 mila francese settimane fa: da lì ha preso il volo e soprattutto coscienza del suo valore. Alla Garbin l’ardua sentenza. Ma quanto prima, vado ripetendo, Trevisan si deve testare con le 200 e le 150 WTA. E magari anche oltre.

Temevo Boeykens visti i risultati ma è stata poca cosa, e anche la Haddad in finale si è sciolta come neve al sole, pur avendo dalla sua l’età e la – passata – classifica (da notare: entrambe, Trevisan e Haddad, sono mancine). Da domani, dicevo, altro torneo a SM di Pula dove tornano altre cavalle come le Pieri junior e senior, la Stefanini e ancora altre. Purtroppo c’è già da registrare una bella falcidia di nostre in quali. Tra esse, e me ne dispiace, Bronzetti e Colmegna, quest’ultima ahi quam mutata da quella giocatrice volitiva e combattiva vista a giugno. Dolenti note anche da Bilardo e Zerulo. Per ora tiene botta Deborah Chiesa.

Forse è questo l’ultimo torneo della stagione sarda e domenica prossima inizia la serie A 1 femmine di cui darò l’ormai consueto resoconto dal periscopio di Prato.

Circa l’altro risultato non possiamo che fregarci le mani, o meglio incrociare le dita. Sacco ha fatto una stagione junior strabiliante e ha anche messo il naso nell’under 18 mesi fa dando del filo da torcere a gente più anziana e quotata di lei. La invito caldamente ai tornei tosco-emiliani tra sei mesi per farci vedere quello che vale. Ma la concorrenza internazionale è notevole, spietata, non creda.

Si è fermato in semi a Reggio Calabria Musetti, che lui pure ha avuto una stagione da incorniciare. Certo non vince sempre e qualche volta stecca, e mi sono formato l’idea che se portato al terzo sia vulnerabile. E ci sono in giro attualmente parecchi coetanei che gli sono superiori. Ma sarebbe quasi peggio se vincesse sempre. Il punto chiave è vedere, intuire la sua velocità e gradualità di maturazione, troppi fenomeni abbiamo visto che si sono fermati al palo.