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Solo due a Parigi in main draw

by Franco Marucci

Sono Francesco Forti e Tatiana Pieri.

Ma partiamo da lontano con un consueto giro di manovella sui tornei in corso, dalle stalle alle stelle per così dire. A Grado è in corso un 25 mila Women ITF Pro da dove emergono risultati contrastanti, segno che sono tutte lì e un giorno vinco io e un giorno vinci tu.

Dall’alto del tabellone stupisce l’imperioso ritorno in scena della Rubini: dopo un anno e passa di stop inspiegato eccola rigiocare con ottimi rendimenti e facendo onore e dando ragione ai miei panegirici di due anni fa quando, al buio come opero quasi sempre, la ribattezzai la Steffi Graf Rubini (si chiama infatti Stefania). Udite udite: ha fatto fuori al I turno la Jessica Pieri tanto che credevo che fosse Tatiana e non lei: e lo credevo perché Jessica chissà perché figura con l’etichetta SE: exempt di cosa, e da dove? Ma Rubini l’ha spolverata 7/6 6/1 e subito dopo si è ripetuta eliminando la Benoit che aveva a sua volta fatto fuori la tds n. 1. Oggi venerdì in serata, ore 18, altro derby di lei con Martina Trevisan. Comunque vada un bel torneo, ennesimo in questa primavera per Rubini, una giocatrice che, mi pare, se fosse stata allenata meglio e da subito poteva fare molto di più: ormai purtroppo è tardi per i quartieri alti.

Ma debbo subito affrettarmi a dire della sassuolese Torelli che lei pure dopo lungo stop è tornata alla grande, ha subito riguadagnato la classifica che le compete e potrà togliersi qualche …sassolino o sassuolino dalle scarpe, e cioè mettere mano su qualche trofeo minore. Ha ieri perso 7-6 6-4 dalla stessa Trevisan, quindi partita tiratissima contro una giocatrice lanciata. Si badi, la Torelli ha esattamente 20 anni, e non ha nulla da invidiare alle coetanee, e potrebbe presto lottare ad armi pari con le principali 96, avendo colpi, anticipi e potenza da vendere pur mancandole continuità e spiccata visione di gioco. Ogni tanto purtroppo, due anni fa, usciva di testa ed entrava in serie negativa  e regalava match vinti. Fu una battaglia bellissima a Firenze nel 2015 il match dei lei con la Zavatska ancora poco conosciuta. Mi dispiace dover sempre elogiarmi, ma se rivisitate i miei post di tre e due anni fa troverete elogi sperticati a questa giocatrice, la Torelli dico. Ormai non rimane che invocare il ritorno delle due Turati! A conferma di quanto sopra, Chiesa, Rosatello e Ferrando sono fuori a Grado. Soprattutto Brescia e Paolini sono incappate in una piccola défaillance, ma la prima rimane ormai matura per una convocazione in Fed Cup, magari transitoria in attesa che si assesti stabilmente in alto.

Passando al Roland Garros non mi commuovo al momento ed eccito eccessivamente per le prestazioni di Fognini e di Napolitano sebbene il secondo va incoraggiato per il fegato e la abnegazione che dimostra. Certo ai Grand Slam qualche turno si può passare per vari motivi, e il farlo non equivale a una consacrazione. Il varco è quello tra il 100 o anche il 50 e il n. 1: lì è più difficile entrare, ed entrati si può presto tornare indietro.

Stanno pure finendo le quali junior a Parigi e la notizia desolante è che nessuna junior poteva per ranking troppo alto giocare le quali, e solo due boys lo hanno potuto. Bilardo stessa era fuori anche dalle quali e allora ne ha approfittato dopo il buon Bonfiglio per spostarsi a Trieste e Grado e giocare almeno un set combattuto contro la Siguel. Non so se è un anticlimax o un motivo di orgoglio ricordare che solo una girl, ed è Tatiana Pieri, ci rappresenta in main draw. Francesco Forti ha superato i due turni, battendo oggi il GB Barnaby Smith che come ricorderete Forti supero’ con le stesse difficoltà e all’ultimo punto a Firenze semifinali un mese e mezzo fa. Frinzi no, in tabellone non ci è arrivato, cedendo a una wild card francese sia pure classificato intorno al 180: ma non saprei comunque dire se la sua sconfitta deve essere salutata con filosofia o rimarcando che da tempo qualcosa nel “veronese” non quadra.

Si parva licet, Tirana U 18 Grade 5. Parlando con Tommy Hemp avevo annunciato o preannunciato la vittoria nel torneo di Lisa Pigato alla grande, facile facile, e avevo semmai più dubbi su quella di Luca Nardi nei boys. Smentito in parte. La Pigato avrebbe certo vinto, ma forse per infortunio ha dovuto oggi ritirarsi; ma poco male, siamo in finale con la Tedesco, di cui si parla bene ma che non ho ancora visto. Luca dal canto suo è in finale lui pure, e su quattro match tre li ha vinti di autorità e solo in uno ha dovuto lottare e ha anche un po’ rischiato. Io non credo che questi tornei Grade 5  siano inutili come qualcuno dice, anzi sono un trampolino di lancio e un banco di prova. Speriamo quindi che i due trofei il nostro e la nostra li portino a casa.

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