
Foto F. Panunzio
Anche Maggioli ha perso oggi e l’Avvenire parlerà sicuramente spagnolo al maschile, lo spagnolo cantilenato di Buenos Aires (o comunque argentino) o quello più secco e non inflesso, madrileno, laddove il femminile potrebbe essere appannaggio o della Monnet francese o della russa ma abitante a Praga e di nazionalità ceca Vidmanova. In compenso giunge però la notizia che le nostre Sacco e Mariani hanno messo mano sul trofeo del doppio: piccolo contentino al sottoscritto che ieri aveva detto che le due formano una bella coppia agguerrita aretino-napoletana che potrà dare soddisfazioni. Certo il trofeo del singolo è altra cosa.
Maggioli e Pigato sono stati gli ultimi dei nostri a cedere nei due tabelloni. E alcuni altri e altre meritano o meriterebbero una menzione d’onore. Ma non mi provo nemmeno lontanamente a fare un post del tipo dei miei “come usciamo da …” perché ho visto e avrò visto di sei giorni di gare solo mezzora dal vivo, e senza il de visu si rischia spesso la cantonata. Né vale la proprietà transitiva almeno a questi livelli dell’under 16. Per chiarirmi, il ragionamento spesso rischioso è questo: A perde di stretta misura da B, ma C batte sempre facile A, ergo C batte B.
Le attenuanti sono le seguenti: Pigato aveva la testa non dico da un’altra parte ma non focalizzata al 100% essendo impegnata in settimana negli esami di terza media (sic), come oggi mi e ci ha ricordato Paolo Angella. Maggioli, a cui avevo incautamente attribuito una agevole vittoria oggi sulla base appunto della proprietà transitiva, è cascato 6-3 6-3 con Lingua (si chiama proprio così) che ieri ha battuto Moroni con uno dei punteggi più risicati possibili dei match in due set, 6-4 6-4: e Maggioli è molto più forte di Moroni e molto più avanti in classifica ITF junior. La sua attenuante, deduco e immagino, è che l’urbinate-pesarese gioca tutti i giorni e fa un torneo dietro l’altro da due mesi (riscuotendo anche lusinghieri risultati) e a Milano è arrivato trafelato dalla Polonia lunedì, avendo giocato e perso una finale domenica, e quel lunedì è stato subito messo in campo, e da quel lunedì ha giocato tutti i giorni. Il caldo africano è un altro fattore da tenere presente, anche se come ovvio c’è per tutti.
Tornando alla Pigato: anche la Vidmanova è una 2003 e una 2003 –ova, il che ne fa salire le quotazioni. Vedremo poi domani chi ha fatto il maggior numero di giochi contro la Monnet, che pare avere a lume di naso una classe tennistica in più. Oggi intanto la francese ha liquidato la Tauson per 6-3 6-3, la Tauson danese che fece il botto a Firenze Grade 2 buttando fuori al primo turno a forza di bordate di diritti la testa di serie n. 1 Francesca Jones (n. 46 allora tanto per dire). Beninteso se vincesse la Vidmanova vorrà dire che sta nascendo una ennesima campioncina come frutto di quella scuola.
Spiccioli da altre sedi. Federica Rossi come si temeva è caduta sotto la falce cinese. Ma a Maribor la Pairone sta facendo passi da gigantessa giorno dopo giorno: una vittoria in doppio al rientro non si butta affatto via e fa morale. Se lo è aggiudicato in coppia con la croata Mia Jurasic. La nostra ci ha preso gusto, la vedo iscritta a un altro 15 mila, ma giù giù fra le Alternates e forse non entrerà nelle quali senza una generosa wild card. Il nostro torneo di Sassuolo 15 mila diventerà qui il “campo principale” la prossima settimana.