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Chiesa scaccia Chiesa

by Franco Marucci

Era scritto che prima o poi le due Chiese si dovessero incontrare e battersi fra loro in un torneo. È accaduto a Sassuolo Itf Pro 15 mila oggi pomeriggio, e Deborah come da pronostico ha avuto la meglio per 6-2 6-4: una resistenza da parte della Chiesa più giovane più che onorevole e anzi oltre le aspettative. Siccome tifo o ho tifato per entrambe nel recente passato ero oggi neutrale anche se obiettivo. Vale la pena ricordare ancora una volta che Deborah ci ha messo più del previsto a varcare il Rubicone tra Junior e Pro, e, forse la seconda più forte anni fa fra le 96 è oggi sopravanzata in termini di classifica da un paio almeno o tre coetanee: ma si è tolta una bella soddisfazione essendo accolta in main draw niente di meno che a Roma Italian Open, dove ha giocato un buon match di primo turno, ovviamente sconfitta. In fondo le due Chiese non sono come tipo di gioco molto o del tutto diverse e ci sono analogie. Deborah è giocatrice trentina biondissima e ora e anche prima potente e possente ma anche resistente alla distanza: gran rovescio bimane che è il perno del suo gioco, servizio carico con lancio alto, un tempo un po’ incerta nel diritto. Fondocampista in sostanza. Enola? Dicevo l’anno scorso di lei un gran bene. La giocatrice, piemontese, tutt’altro che possente, longilinea, castana, bacino alto, era però una macinatrice inesausta di gioco, una che paragonavo a Wilander perché riusciva a portare a casa vere maratone e raramente perdeva al terzo, e dopo averle vinte tornava in campo tranquilla a riallenarsi. Peccato che quest’anno Enola sia opaca, abbia perso fin troppe partite e non abbia fatto passi avanti in classifica. Non ha fatto il salto di qualità. Stagione junior per ora deficitaria. Ecco perché ha fatto bene a cercare fortuna in questo torneo di Sassuolo. Per la cronaca ha fatto, Enola, più giochi con Chiesa che ieri Tatiana, forse ancora groggy dopo il 60 61 vs In-Albon in 35’ a Parigi (questo era il primo torneo che giocava dopo).

A Sassuolo mi limito a sottolineare altri due risultati interessanti: Bilardo in gran spolvero è nelle prime 8 avendo oggi liquidato con un doppio 6-4 la Balducci, e viaggia verso la Chiesa in semi se supera come credo Remondina domani. Anche nei quarti è Torelli che avanza come un carro armato avendo schiacciato una sia pur modesta argentina lasciandone un solo gioco. Rubini doma Bandecchi ma ci mette un po’ troppo a farlo. Promettevo giorni fa un post su Torelli, che chi mi legge sa fra le giocatrici un paio di anni fa del mio parco. Infortuni hanno rallentato il suo ingresso nel mondo Itf Pro, ma da due mesi Torelli è tornata in campo e ha subito messo a segno buoni risultati. Coi lumi di luna attuali potrebbe molto presto inserirsi nel gruppo ormai folto delle papabili per un posto in Fed Cup. In assenza di riscontri recenti mi ricordo la Torelli – sassuolese – come una delle poche italiane in possesso del vincente secco anticipato in mezzo a tante che rimettono e attendono.

Lo scacchiere della settimana è presto completato. A Lenzerheide 25 mila fuori Jessica Pieri la cui annata 2017 è per ora no, chissà per quali ragioni. Scade pure Scala, che due mesi fa vinceva quasi tutti i tornei tunisini. Passo del gambero anche per Sanesi. Sennonché oggi andava in scena un altro scontro fra giocatrici della stessa scuderia, dico Brescia e Ylena In-Albon, un match che poteva essere aperto e delicato (per Brescia) giacché In-Albon ha dimostrato di recente il suo valore nello Junior, spopolato a Santa Croce, sfiorato la finale al Bonfiglio, e fatto egregiamente anche a Parigi. Ambedue sono pupille e fiori all’occhiello dell’amico Gonzalo che avrà gongolato, o… gonzolato. Beh, non avrei creduto che Ylena potesse subire una sconfitta così cocente: 6-2 6-1 il punteggio perentorio. La strada sarà lunga.

A Varsavia 25 mila era a sua volta in programma al I turno lo scontro Trevisan-Swiatek, e qualcuno che conoscete credeva in cuor suo che la giovane polacca potesse spuntarla contro la nostra: io invece non solo tifavo Martina ma avevo apertamente pronosticato lei vincitrice. Match che ha avuto tre set dello stesso punteggio, tre 6-2, dei quali Martina ha ne ha vinti due. Tra un sei mesi magari risultato capovolto, e senz’altro tra un anno. Purtroppo Martina ha riabbassato il tiro e fa ormai solo 25 mila e saltuari, disertando i golosi tornei sull’erba inglese preparatorii di Wimbledon, che sono dei 100 mila addirittura.

Per finire il torneo tedesco Grade 1 junior di Berlino. Al momento sono in ancora in gara Marson e Zeppieri fra i boys e Cocciaretto tra le girls. Una volta di più brava, bravissima Cocciaretto, che zitta zitta è in serie positiva da marzo scorso, nel senso che non perde mai dalle inferiori e batte varie superiori. Un rientro alla grande dopo un anno di stop che poteva pagare caro. Rossi fuori da una coetanea francese e nettamente, 62 62. Purtroppo ci vuole subito e urgentemente una cura per Piccinetti, che non ne combina da mesi una giusta ed esce malamente anche in questo torneo.

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