Il tema di questo post è il momento poco buono se non quasi pessimo del nostro tennis soprattutto giovanile alla luce del torneo di Wimbledon in corso. Mi ripeto come un disco, lo so, ma questa è la realtà. Sennonché il tema è anche quello del con-forto, speriamo non effimero, che ci viene da Forti, l’unico di tre ancora in gara in singolo. Fatto con-fortante o meno? Lo vediamo dopo alcune riflessioni preliminari.
Scossoni oggi nel torneo dei grandi, uomini e donne, e solite sorprese che a Wimbledon lo sono meno, come a Parigi e anche a New York. Dimenticavo di confessare nel post precedente a questo che, alla luce del match di Murray con Fognini, Murray non poteva vincere il torneo se non rubandolo, e a patto di clamorose controprestazioni degli altri. Sta giocando male. E Fognini non erbivoro e senza servizio da erba, ma con buoni fondamentali, ha rischiato di stare in partita e di giocarsela fino al quinto. Djoko fuori non lo si aspettava ma è un’annata buca, e Federer potrebbe far centro per l’ennesima volta. A me non dispiace che Konta sia nelle ultime quattro: è giocatrice quieta, prim, giudiziosa, pudica, compunta, acqua e sapone, non esuberante. Che buffa quella preparazione del servizio, sembra un cavallerizza, o una cavalletta. Ma si sta impegnando alla morte.
Ancora un po’ di pazienza per dire del 25 mila di Torino, dove ormai vi sono le stesse giocatrici che si conoscono a memoria: una specie di cantagiro. Tutto può succedere. Ed è successo. Al momento Bilardo è subito fuori pur attesa ad altri buoni risultati dopo i recenti exploits: ha perso abbastanza facile da una n. 464. Tutto da rifare ovvero forse no. Pieri Jessica non ingrana più, è discontinua, trova davanti il muro del 200 WTA che non riesce a scavalcare, e fa un risultato buono come a Roma 60 mila giorni fa, semifinale pur persa, e uno cattivo o meno buono. Scala avanza ma alle spese di Rubini, una delle poche giocatrici in rialzo. Sorellicidi. In un altro derby Chiesa Deborah in controtendenza batte e 6-0 al terzo la Brescia, salutata radiosamente come prossima all’entrata nelle 200. Ahimè anche questo risultato, che premia Chiesa, ridimensiona Brescia. Deborah chissà che soddisfazione visto che di recente Brescia aveva fatto il sorpasso.
Eccoci a Wimbledon junior. Come dicevo è già sintomatico che laddove varie nazioni hanno parecchi giocatori e giocatrici che hanno il ranking adeguato e ne mettono in quali e main draw un buon numero, noi abbiamo schierato solo tre elementi. Dei tre due hanno perso al I turno e uno, Forti, è ancora in gara avendo superato due turni. Vero è che Frinzi e Forti hanno anche vinto oggi rocambolescamente il I turno del doppio per quel che vale. È un momentaccio, e noi che con Firenze ci eravamo illusi, e anche crediamo di avere il vivaio per qualche Grade 5 o 4 o anche 3 e 2 vinto. Ci aggrappiamo al momento a Musetti, che le ha prese sonore però subito a un Grade 2 in corso, e Cocciaretto. Cosa Cocciaretto avrebbe fatto a Wimbledon naturalmente non si può sapere. Direi pero’ che si è scavato un solco e nel femminile almeno le nostre fanno scena muta con una buona cinquantina e passa di avversarie. Sara’ un gran guaio quando le 99 si ritirano.
Frinzi. Che annata difficile. I risultati dicono di un calo vistoso rispetto all’anno scorso, o di un non progresso: è insomma fermo. Sfortunato anche nei sorteggi. Là a Londra ha incocciato, pur non perdendo male, nel tunisino Bellalouna, un giocatore di tutto rispetto ma non un top player.
Pieri. Urge un immediato check-up. La giocatrice è mi pare a pezzi di morale più che di gioco, o mi sbaglio. Ultimo segno di vita Parigi fine maggio, vittoria sulla Johnson, poi dal match con la In-Albon, che rimarrà negativamente famoso, più nulla, in assoluto disarmo. Non voglio gettare alcol sul fuoco dicendo che, opposta per la seconda volta consecutiva alla Liu, ha raccolto due giochi in più. Ottima doppista, Tatiana ha scelto a Wimbledon in doppio la Boskovic con cui non aveva mai giocato. Guarda tu: ha perso piuttosto a mani basse contro una coppia russa formata anche dalla Deminova, con la quale Tatiana aveva niente di meno vinto proprio un Grade 2 di doppio poco tempo fa.
Forti. Bravo a vincere i suoi due match oltre alle quali. Taccio per scaramanzia.
La Liu, per il resto, si avvia a diventare la reginetta dell’anno 2017 come in quello scorso erano Potapova o Pervushina. Pazzesco il ritmo da rullo compressore della Liu: lascia zero, uno o due o al massimo sei giochi per ora a tutte. La Osuigwe pena un po’ per ora e la vedo meno sicura, e il pericolo per la Liu potrebbe venire da Simona Waltert che sta crescendo a vista d’occhio. Kayla Day? Stupisce ma fino a un certo punto che una giocatrice che fa risultato in WTA ed è avanti in quel ranking, non sta brillando né vincendo di goleade e a zero o quasi. Kostyuk butta fuori la Juvan ma poi delude e va fuori lei contro una Chwalinska che è polacca come la Swiatek, che qui non c’è perché ha purtroppo avuto un serio infortunio.