Credo così di argutamente contrarre il titolo di un post sul torneo Junior di New York cioè US Open Junior che batte alle porte. Ci si sta avvicinando con vari tornei limitrofi americo-canadesi di Grado 1, e là la nostra delegazione è composta da Musetti per ora e da Cocciaretto, Piccinetti, Rossi e Cappelletti come girls. Lo stato delle cose è il seguente. Cappelletti è in ottima forma, competitiva fino a che non trova le ingiocabili. E può fare bene al torneo US Open. Può sembrare o poteva sembrare una défaillance vistosa aver perso al torneo precedente da una 2004, dico 2004, come la Gauff; poi noi di Tennis Underworld abbiamo lanciato e fatto conoscere questa tredicenne di cui di sicuro si sentirà parlare fra pochissimo: nera di pelle, alta e sviluppata ben più della sua età, Gauff ha arti lunghi e per ora esili, e per la sua tipologia può diventare crescendo una piccola Venus. Direi che vale oggi come oggi intorno al 50/70 junior, ben più del 325 appena acquisito. Cappelletti ha poi del resto raccolto in quel torneo sette giochi in due set, il più alto numero delle battute dalla Gauff sino al match perso da lei in finale. Delle altre la Piccinetti sta riprendendo quota ma qualcosa non va ancora rispetto al suo anno d’oro, lo scorso. La sua ascesa inarrestabile si è un po’ fermata. Rossi è brillante nelle quali dove spopola, poi in main draw si arena subito. Anche la Cocciaretto è in rodaggio e la scorsa settimana ha perso male all’esordio. È in corso il torneo canadese Les Internationaux de Tennis Junior Banque Nationale du Canada al momento, ed è di ieri la notizia che Musetti ha battuto al terzo, dove quasi sempre perde, il forte argentino Mazzucchi (classe 1999): buon segno, anzi ottimo, e di ripresa dopo un appannamento che durava per Musetti da un paio di mesi. Oggi più tardi se la vede contro un americano sulla carta non fenomenale, ma non vorrei portare male. Tutte fuori purtroppo le nostre, con Cappelletti che cede e non poteva non essere alla Kostyuk, ma 6-3 6-4, e la Rossi e la Piccinetti senza resistenza. Secondo passo falso, soprattutto, della Cocciaretto contro una wc: ci dobbiamo preoccupare? Vista la Gauff e altre 2003 ormai entrate in circolo dico per finire alla Pigato che si sbrighi e si faccia più avanti. La concorrenza è spietata. Ha però, la nostra, fatto un gran balzo vincendo molto bene un Grade 5 serbo, e come conseguenza è ora entro le 1000 del ranking, valendo anche lei molto di più.
In realtà questa settimana come sempre le seconde e terze linee girls sono attive e mi appassionano come mio solito due tornei, lo storico di Bagnatica 25 mila e quello di Sion Svizzera 15 mila. Ne parlo ma non prima di aver notato il bel momento di Lucia Bronzetti che sta ingranando piuttosto bene nel carosello degli Itf bassi, come i 15 mila: ha ad esempio raggiunto le semifinali la settimana scorsa a Cuneo, dove è stata battuta dalla rediviva Di Sarra che poi ha perso dalla Colmegna, a cui, ritrovata, vanno i complimenti, ma avendo messo sotto, dico la Bronzetti, la Stefanini (cosa ora non da poco) e la Giovine sia pure per ritiro a match inoltrato. Bronzetti che non sta ferma, batte il ferro, e ora gioca in Olanda dove è in gara avendo vinto.
Epperò la mia simpatia per una giocatrice che seguo da tanto e che ben so non potrà diventare mai una stella del tennis, ma a cui sono ugualmente affezionato, mi ha convinto stamattina a seguire al live score le vicende del torneo di Sion, dove è favorita una ancora junior come la Masarova, e chi non la conosce. Mi riferisco ovviamente a Tatiana, che deve aver detto basta con gli junior e ha recentemente rinunciato a fare la traversata a New York, dove, ad essere obiettivi, avrebbe sì e no superato uno o due turni e poi sarebbe come sempre caduta al primo ostacolo serio. Decisione saggia se è questa. Tra l’altro non so voi: ma quello attuale è nel femminile junior uno dei momenti più ricchi di promesse e di buone ed eccellenti giocatrici potenziali per gli anni 2020 degli ultimi tempi.
Tatiana che ha patito e sofferto una seconda parte di stagione junior dopo un inizio quasi folgorante, con una semifinale a un Grado 1 e una finale vinta e trofeo intascato al Grado 2 di Firenze. Dico però che dopo sono cominciate ad arrivare le dolenti note: malanni fisici e deduco e congetturo paure ataviche, forse anche crisi di rigetto ne hanno condizionato i risultati ed ad avvii promettenti di tornei – che dico: vittorie a mani basse – hanno fatto seguito disastri inspiegabili, scene mute il giorno dopo. Il punto zero si è toccato con i match contro la Bencheikh, contro la In-Albon e altri che dimentico. In fondo perdere 7-6 al primo dalla Osuigwe ci sta o anche fare tre giochi contro la Liu: non però subire due cappotti in 30’ dalla In-Albon. Ho detto e ripetuto che questa umiliante sconfitta poteva lasciare i segni. Non è stato così, e Tatiana ha una bella scorza e ha ripreso a guardare avanti.
A Sion Tatiana due giorni fa ha liquidato con doppio 6-0 al primo turno una giovincella 2003 tedesca senza ranking ed esperienza, e comunque di per sé il risultato era confortante. Guardando alla avversaria successiva, l’americana Carrington, classe 2001, mi veniva da pensare che anche il secondo ostacolo sarebbe stato superato agevolmente, sennonché ho visto in foto che questa 2001 americana è lei pure, ahimè, una nera e le activities dicono di risultati non eclatanti ma dignitosi: domanda, e allora perché non ha ranking né junior né Pro? La Turconi non è un fenomeno, ma la Carrington ieri l’ha fatta fuori per 6-0 6-1, e qualche apprensione spuntava. Detto fatto e in un batter d’occhio Tatiana sembrava oggi all’ora di pranzo masochisticamente avviata a una ennesima scena muta: 2-1 sotto nel primo e in un balletto 5-1 , e set andato a 6-2. Secondo che pure iniziava male e Tatiana in balia, sotto di 2-1. Io ho una teoria ufficiosa che Tatiana battezza le campionesse e cioè giocatrici che venute fuori dal nulla poi spiccano il volo. Questa Carrington non deve essere una meteora. Ma dal 2-1 si avvia grazie a Dio un match più equilibrato e lottato, e Tatiana impatta a 3 pari e di lì con tenacia si attacca all’avversaria e la distanzia e fa suo il set. Sapete il tennis e come cambia il vento. Di qui Tatiana si invola e si issa a 4-2 40 a zero nel terzo. Qui momento di panico perché cede questo gioco e può rimettere in partita la Carrington. Ma dal 4-3 fortunatamente non c’è più storia. Intendiamoci, domani contro Kennel Tatiana deve fare il miracolo. Kennel che, per la cronaca, vinse contro Tatiana quindicenne in finale nel miracoloso 10 mila di SM di Pula del 2014.
2 comments
Alla solita ottima disamina aggiungo lo straordinario successo nel G2 in Ungheria di Giulia Peoni, partita dalle qualificazioni, ha vinto 8 partite di fila senza perdere un set. La Peoni, anno 2000, ha subito nel 2015 un gravissimo infortunio ai legamenti che sembrava la costringesse a lasciare il tennis. E’ rientrata dopo oltre un anno di inattività e, ha vinto un torneo di buon livello.
Per la cronaca agli Us Open, tra i ragazzi ci saranno anche Forti e Frinzi, che hanno deciso di saltare i due G1 di preparazione ma parteciperanno allo Slam.
Musetti, nell’ultimo mese, ha perso un paio di partite in tornei di basso livello (che forse non voleva fare), ma ha comunque giocato benissimo nella Summer Cup under 16, dove ha battuto anche Svrcina, il croato con cui divide il primato (ovviamente tutto teorico) di miglior 2002 al mondo.
Musetti, a meno di wild card americane, sarà l’unico 2002 tra i maschi presente agli Us Open. Tra le ragazze invece sono molte di più.
Grazie per le precisazioni e le opinioni che condivido in toto!