Federer e le sorelle Williams, con l’aggiunta di Nadal e Djokovic e qualche altro e altra, rappresentano la monotonia e la ripetibilità del tennis. Anche la divinità del divino Federer può riempire le tasche. Allo stesso modo nel calcio uno potrebbe sperare che la Juventus perdesse una buona volta lo scudetto, e la vittoria del Napoli scaccerebbe la noia e innescherebbe la gioia. Della Juventus non se ne può più. Temo che questo non accadrà né quest’anno né in quelli futuri, dico che il Napoli possa vincere, a meno che non vi sia un ricambio totale della dirigenza, un ds più sveglio e autorevole, un allenatore con più aplomb, e l’avvento di una nuova filosofia e politica calcistica, che anzitutto non voglia fare le nozze con i fichi secchi, e cioè con una rosa risicata e oltretutto mediocre.
Non sto delirando a ruota libera: voglio solo ribadire un concetto più volte qui espresso, che il giovanile rappresenta invece il rinnovamento perenne, e ogni anno un terzo del contingente se ne va per limiti di età e un terzo nuovo arriva. E lo si constata da metà marzo quando la stagione europea all’aperto comincia. Leggere le entry lists disorienta: vi sono sì nomi “vecchi” e noti, ma non un terzo, ma addirittura una metà e oltre, è di nomi nuovi sia nei boys che nelle girls. Solo un profondo esperto introvabile del Tennis Europe (e America se esiste) può decifrare ogni anno a marzo il giovanile e cercare di graduare i valori, di indicare gli emergenti e fare proiezioni.
Prima di arrivare al City Of Florence, una piccola panoramica. Di recente le nostre bocche da fuoco sono rimaste al coperto, e nella scorsa settimana, magra di successi, si sono solo distinti due nomi relativamente nuovi, ma in tornei deboli di grado alto: sono Francesco Passaro e Sara Ziodato, fuori in quarti e semifinale in un torneo svedese. A Tashkent Federica Rossi rivela che l’invocato cambio di marcia per ora non c’è. E anche Piccinetti conferma che da qualche tempo il motore non gira. In Spagna a un Grade 2 Cobolli e Ferrari fuori ai quarti, Arnaboldi perde in semi, e le due girls combinano poco o nulla.
Da oggi si gioca il Grade 1 croato Perin. Tds n. 1 girls è la Cocciaretto che saggiamente ha dato forfait a SM di Pula nel torneo Pro che si chiude oggi, e che a occhio e croce non dovrebbe avere avversarie. Bene ha fatto a posticipare il rientro perché l’apice della forma dovrà venire tra due mesi. I tabelloni quali in Croazia sono desolanti per carenza di giocatori di classifica alta, e il main draw è incomparabilmente più debole di quello dell’anno scorso. Se c’è qualche acuto dei nostri in settimana ne parleremo.
Venendo a Firenze, inizio domenica prossima 25, questo è un torneo che scuote da sempre la mia pigrizia e mi vedrà sui campi giornalmente sin dalle quali, soprattutto dalle quali. Darò servizi quotidiani su questo Sito, basati su incontri visti dal vivo e non seguiti al live score o per induzione. Dico magmatico perché si sa che i tabelloni di Firenze si definiscono poco prima della mezzanotte di sabato e di lunedì, e ogni giorno che si aprono le entry lists si registrano sorprese soprattutto nel campo delle defezioni. Il torneo arriva troppo presto e le carovane americane, sudamericane e dell’est non partono o mandano solo piccoli contingenti, con giocatori che non sono prime punte. Ne esce di solito fuori un torneo medio come valori. Ma si saprà di più mercoledì prossimo quando vi sarà la abituale conferenza stampa. Gli organizzatori sono di solito molto bravi nel sedurre all’ultimo momento giocatori e giocatrici di valore offrendo loro una wild card. È vero che questo torneo ha battezzato e laureato campioni nel passato: l’albo d’oro disegna una mappa molto significativa del tennis degli ultimi vent’anni come minimo. Su tutti Federer, vincitore nel 1998, ma di qui sono passati, vincendo o segnalandosi, gente come Halep, Konjuh, Fett, Vondrousova, e nei boys Khacianov e Dzumhur. Certo come succede spesso anche a Parigi e Wimbledon, di un buon 30/40 % dei vincitori non si sente poi più parlare.
Non è ancora spento l’entusiasmo per l’en plein del 2017 con Forti-Pieri-Bilardo. Il torneo porta fortuna ai colori italiani. Per ora il rischio è il maltempo (non buone le previsioni) in un circolo che ha solo un campo coperto e non si accorda di solito con il circolo dirimpettaio che ne ha due, per cui se piove si va a giocare in una serie di circoli molto lontani. E questi incontri nessuno li vede.
Scorrendo le entry lists si nota che Musetti sarà la tds n. 1 boys se non arriverà qualcuno meglio piazzato all’ultimo momento come wild card. Dunque vi saranno 53 giocatori meglio classificati di lui che non ci saranno. Musetti che deve dimostrare continuità. Ha fatto vedere che può giocare un gran match oggi e uno molto peggiore, quasi irriconoscibile domani. Mi pare che siano due mesi che non gioca in tornei dopo gli AO. Dopo Musetti i partecipanti mi sono ignoti fino a Zima 121 e ai due Von der Schulenburg, di cui il più anziano arrivò in finale l’anno scorso. Attenzione a suo fratello, un 2002 che sta bruciando le tappe, e al ceco Holys. La truppa Italia è folta, e ci sarà da vedere con interesse Rottoli e Cobolli ma anche altri. Luca Nardi è il primo degli alternates, e avrà una facile wild card in quali o forse in main draw. Non vedo i due Tabacco, peccato, e anche altri promettenti, ma non è detta l’ultima parola. Di sicuro assenti perché ritirati Maggioli e Zeppieri, e dico poco.
Nelle girls l’entry list parte da molto in alto come nei boys e la n. 1 delle iscritte è la Tauson danese, ragazzona 2002 biondissima, molto potente e aggressiva nei fondamentali, forse un tantino poco mobile, che già arrivò in semi l’anno scorso. La favorita sulla carta rimane però la Molinaro italo-lussemburghese che viene ogni anno a Firenze e si comporta sempre bene; soprattutto è ormai diciottenne. Cocciaretto diserta, e i nostri colori sono affidati a Peoni, Piccinetti e Sacco anzitutto. Pigato missione compiuta, con la sua marcia di avvicinamento che le ha consentito di entrare direttamente in main draw. Da seguire Alessi e Girelli; ma con mio rammarico non c’è Serafini di cui ho parlato nello scorso post. Nelle alternates c’è Sara Ziodato che calcolando le rinunce sarà almeno in tabellone nelle quali. A conferma di quanto dicevo sopra sul… magma, Melania Delai ha dato forfait. Altro peccato. Illustri ritirate pure Custic, Carole Monnet, le due Matilde, Mariani e Paoletti, Tedesco, Rumi e Trevisan (Federica!). La notizia ferale è che fra queste assenti prima iscritte è venuta a mancare una probabile o quasi sicura vincitrice: la deliziosa Emma Raducanu, che avrebbe avuto la tds n. 1. Qualcuno ricorderà i miei panegirici l’anno scorso per questa inglesina di carnato olivastro dal nome che chissà perché suona romeno. Pronosticavo già che avrebbe potuto far suo il torneo quest’anno. Da notare che vi sarà come sempre un main draw da 32, quindi vi saranno da subito scontri decisivi.
Per finire una curiosità: scorrendo si arriva molto in giù fra le alternates a una tale Elena Pellicani, che non ha scheda Itf e dunque non se ne sa nulla. Il nome è promettente ed evoca una giocatrice che ci sarebbe piaciuto vedere ma che non ci sarà, la maltese Helene Pellicano, su cui si è qui spessissimo scritto.
Aggiornamenti da mercoledì, dopo la Conferenza stampa.