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Musetti al fotofinish

by Franco Marucci

Il match clou era oggi Musetti-Nardi, e lo ha vinto il primo per 6-4 6-4. Tra il primo e il secondo set, alle 14.15, esattamente subito dopo che Musetti ha messo a segno il primo setpoint, è cominciata a scendere la pioggia, non lunga ma copiosa, tanto da far riprendere il gioco solo due ore dopo. La vittoria di Musetti era obiettivamente nell’aria, ma Nardi è andato tutto sommato ben oltre le più rosee aspettative e previsioni, confermando il suo attuale valore, a soli 15 anni, intorno al 150/200 del ranking junior, e con margini di miglioramento nel suo caso veramente ampi. Per contro Musetti ha giocato una partita molto lucida e tatticamente ben costruita. Nardi, pur perdendo di misura entrambi i set, è stato meno brillante che nei match precedenti, ma bisogna vedere se è stato Musetti che gli ha impedito di esserlo, o anche quanto era stanco e mentalmente provato dopo cinque match giocati in tre giorni alla sua verde età. Il servizio gli ha reso meno, è vero, ma un conto è poter tirare il diritto vincente da un metro e mezzo dentro il campo in relativa tranquillità e un’altra cosa è tirarlo da uno o due dietro la riga di fondo, come oggi Musetti lo ha costretto a fare, per di più sapendo che se non fai il punto te lo fa lui al colpo successivo. Consapevole che sul palleggio prolungato avrebbe perso, Nardi ha giocato spesso in affanno e con fretta e con ansia, sbagliando o andando fuori misura. Ciò nonostante alla fine, come dirò sotto, ha concesso alla platea alcune perle da vero giocatore di razza. La vittoria di Musetti si deve principalmente a tre risorse: il servizio, la limitazione dei gratuiti, il rovescio. Musetti ha servito vari aces puliti e sporchi e si è procurato molto spesso situazioni favorevoli. Avendo servito dieci turni nel corso del match una buona metà di questi suoi giochi di servizio si sono chiusi a tempo di primato, 30” o giù di lì, in virtù di punti diretti o indiretti con la prima. Quanto ai gratuiti assoluti ne ho contati tre o quattro in tutto il match: il Musetti del 2017 se entrava in serie negativa di gratuiti ne faceva a valanga. Quanto al rovescio, è stata forse l’arma risolutiva: il tema del match è stato presto una gara di scambi di rovescio. Una mia statistica approssimativa dice che su dieci scambi prolungati di rovescio Musetti ne ha vinti in media otto. Nardi ha il rovescio bimane ma non è infallibile e va a volte corto; Musetti alterna back flottanti a top aggressivi e oggi almeno i suoi rovesci arrivavano sistematicamente nei pressi della riga. Nella gara di back contro back Musetti è stato inesorabile, anche perché spesso ne è uscito con un vincente a sorpresa che lasciava fermo Nardi. Il back di Musetti di rovescio Nardi se lo sognerà anche stanotte, non lo ha proprio capito e gestito.

I due sono molto amici, e anzi a Nardi va amichevolmente rimproverato un certo timore reverenziale. A un dato momento Nardi piazza un occasionale ace che prende mezza riga centrale; vede Musetti un po’ dubbioso e gli dice: “è fuori vero?”. Voleva in realtà dire “lo sai anche tu che è dentro”. Musetti cavallerescamente gli dà il punto. Altre poche volte Nardi ha dato chiamate fuori o dubbie a Musetti. Roba da vecchi tempi quando si giocava ancora all’Old England Club coi pantaloni bianchi lunghi.

Il match, per la cronaca, è stato emozionante sia per il bel gioco espresso sia perché nessuno dei due si è avvantaggiato ed è andato in fuga; i due set si sono chiusi solo con un break di Musetti sul 4 pari. Nel primo set Musetti tiene sempre facile i propri giochi e Nardi invece fatica assai a tenere i suoi. Deve addirittura fare delle acrobazia e prendersi dei rischi pazzeschi per rimediare a situazioni di svantaggio sul proprio servizio. Sul 4 pari Nardi annulla una palla break a Musetti con un serve and volley addirittura di seconda. Il coraggio, il fegato, lo spirito del kamikaze non mancano a questo giocatore apparentemente taciturno. Ma il break è maturo. Sul 5-4 a suo favore Musetti chiude al primo set point scaricando un diritto a tutto braccio che sorprende Nardi. Queste accelerazioni improvvise Nardi ancora non ce le ha, anche se ha alcune cose che Musetti non ha. Il secondo set è ancora più bello. Musetti brekka subito Nardi che, si conferma, perde campo quasi sempre negli scambi rovescio contro rovescio. Musetti fa giocare ancora più in fretta Nardi, che sa che più lo scambio è breve, anche prendendo alti rischi, più ha possibilità di fare il punto o di non perderlo. Perciò si mette in testa di forzare la risposta anche di rovescio, ma gli va quasi sempre male. Nel secondo gioco però Nardi per la prima e unica volta brekka Musetti e siamo 1 pari. Si va avanti di qui con tutti e due che tengono il servizio. Il gioco più spettacolare è il settimo del secondo set. Sul servizio di Nardi Musetti si procura due palle break che gli vengono annullate, la seconda con Nardi che chiama Musetti a rete con una smorzata e lo supera con uno splendido lob. Sul 4 pari Musetti strappa il servizio a Nardi e tutto lascia supporre che sia il break decisivo. Eppure, sul 5-4 Musetti, Nardi per una rara volta ha due palle break e potrebbe pareggiare i conti. Dal canto suo Musetti si vede annullati due matchpoints ma al terzo chiude l’incontro. Nardi giustamente non se la prende.

A questo punto Musetti ha un corridoio piuttosto libero e agevole verso le semifinali dove probabilmente se la vedrà con l’avversario che lo ha sconfitto lo scorso anno, ma il Von der Schulenburg visto stamattina contro Speziali non ha impressionato. Soprattutto Musetti è concretamente e sensibilmente migliorato e pare non avere più quei problemi di continuità che erano stati sino ad ora il suo limite. Negli altri match Arnaboldi cade con Cretu nella stessa metà alta di Musetti. Sotto si disputano l’altra semifinale Zima, Wenger e Glinka in incontri al momento in ritardo per la pioggia.

Nel femminile Peoni pure ora in campo, e fuori come previsto Zade e Zantedeschi.

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