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Semi sudate

by Franco Marucci

Giornata delle semifinali dei due tabelloni finalmente baciata dal sole, per quanto con arietta frizzante. Risultati secondo copione, ma con tre dei quattro match incerti se non incertissimi sino all’ultimo.

A me e a molti pareva che tutti i dubbi circa la prima delle semifinali femminili fossero relativi al numero di giochi che l’avversaria della Tauson potesse strapparle: la vittoria della biondissima danese non era in discussione fra i bookmakers e i seguaci del torneo. Per la cronaca sono cinque i giochi che le precedenti avversarie le hanno strappato nei loro match persi, Pigato, Zantedeschi e Panackova. L’inizio del match è stato di quelli ammutolenti per l’avversaria: in un batter d’occhio la Tauson è salita a 4-0 e tutto lasciava pensare che non si sarebbe fermata. In realtà, a questo punto, la Tauson ha vacillato, ha avuto il solito blackout, ed è stata risucchiata da una posizione intermedia di vantaggio: da 4-0 la assai combattiva e tenacissima Falkner ha pareggiato i conti e si è portata a 4 pari. Nessuna avversaria aveva fatto tanto in precedenza in questo torneo. Solo la Pigato era riuscita a fare il contrario, avvantaggiandosi addirittura sino a 4-2 e palla del 5-2, poi era stata lei ad essere risucchiata e tramortita senza più possibilità di risveglio. Ma la Tauson si è rinfrancata e ha incamerato il primo per 6-4, ma la slovena non ha poi demorso, e salendo in cattedra è avanzata con molta sicurezza e autorità sino a vincere 6-2 il secondo dando il tutto per tutto. Ciò ha confermato, a prescindere dall’esito finale del match, la caratura non indifferente di questa Ziva non diva slovena, e aumenta di un pochino o addirittura di molto il valore delle prestazioni di Peoni e soprattutto di Sacco, contro di lei perdenti. Rimane il fatto che per la prima volta la Tauson ha ceduto un set e dunque traballato. Nel terzo, ripartendo dunque da zero, la Tauson rinfrancata mette a segno un break e si trova a condurre 3-2 e servizio, quindi, mantenendolo, per 4-2. Il set e il match tornano sui binari previsti, con un 6-2 finale, ma si ha conferma che la Tauson ha o può avere dei vuoti durante l’arco di un match. L’obiettivo della sua avversaria domani sarà quello…di fare durare questo vuoto di memoria e calo di rendimento per più di un set e il più a lungo possibile. Se gioca al suo meglio per tutto il match o buona parte la Tauson vince il torneo.

Mi pareva circa la prima semi maschile, e l’ho anche scritto, che Glinka potesse essere un brutto cliente per tutti, e invece, a giudicare dallo score, l’estone ha deluso o Zima ha offerto una prova maiuscola, che in vista della finale incute un po’ di spavento: 6-3 e ben 6-0 lo score severissimo.

La seconda semi girls è stata essa stessa un match molto equilibrato con tutti i set finiti 6-4. Solo che è Molinaro che ne vince due. Frayman avanza nel primo, poi è rimontata e superata; vince il secondo, sembra cotta e spacciata nel terzo, dove Molinaro prende il largo ma si fa raggiungere dopo un bell’inseguimento. Ma è lei a chiudere il match a suo favore con qualche spasimo. Alla luce di questi fatti, sarà una finale girls essa stessa equilibrata, dove Molinaro già diciottenne è più esperta ma Tauson è più forte e ha più colpi e talento (oltre che più futuro). E dunque Tauson è per me favorita.

Nella seconda semi boys Musetti domina il diesel Von Schulenburg nel primo set, e come tale Schulen può venire fuori alla distanza o lo si teme. Sembrava potesse essere una cavalcata trionfale, e invece le cose si complicano. Musetti fa appunto rientrare in partita Schulen nel secondo, quando, sul 3-2 Schulen, si fa brekkare andando sotto per 4-2. Momento delicato, e tornano i fantasmi della discontinuità e i ricordi dei quarti dello scorso anno. Nel settimo gioco arrivano però tre palle del controbreak, e Musetti si rimette in corsa: 4-3. Ma Schulen torna avanti 5-3 e chiude il set a 6-3. Tutto da rifare e gran pericolo. In realtà, nel terzo, dopo break e controbreak Musetti avanza a 3-1 e break e dopo non c’è praticamente più storia e chiude al settimo gioco al primo MP.

Domani Musetti se la vede in finale con Zima, che si dà il caso abbia battuto Musetti una settimana fa in Croazia di misura: avrà comunque dalla sua il tifo totale del pubblico.

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