Siamo solo a inizio stagione, il bello sta per arrivare nelle prossime settimane con un G1 in Francia a Beaulieu-sur-Mer e poi un filotto di quattro tornei italiani in sequenza, Salsomaggiore e Prato (G2), Santa Croce (G1) e il Bonfiglio (GA) e poi il Roland Garros Junior, ma ci sono tanti segnali che fanno ben sperare per il futuro del nostro movimento tennistico giovanile.
Come abbiamo documentato in queste pagine arriviamo da quattro settimane consecutive con almeno un successo per i nostri colori e complessivamente, nell’ultimo mese abbiamo portato a casa sei vittorie in singolare e quattro vittorie in doppio. Non è facile trovare le statistiche di tutte le nazioni, ma certamente saremo tra i primi al mondo come vittorie in questo periodo. E’ evidente che non tutte le vittorie hanno lo stesso peso e la statistica precedente considera anche vittorie in tornei di grado minore, ma ho la sensazione che il movimento stia andando nella direzione giusta e che potremo toglierci tante soddisfazioni nei prossimi mesi.
Ripercorriamo a ritroso quindi l’ultimo mese tennistico junior. La cronaca più recente ci racconta del grande successo italico in terra francese, a Cap d’Ail, dove siamo stati capaci di annichilire tutti i transalpini che partivano con i favori del pronostico, arrivando ad una finale tutta tricolore, ma con i nostri colori e non quelli francesi. Clamoroso il nome del vincitore, Filippo Moroni, classe 2001, piemontese, che non c’entra nulla con l’altro Moroni che pure sta facendo bene nei futures. Moroni è entrato appena appena nelle qualificazioni di Cap con il ranking 252, ha vinto otto partite consecutive, lasciando per strada solo 3 set, battendo quattro francesi e prendendosi la rivincita in finale con il nostro Lorenzo Musetti, che lo aveva battuto nell’unico precedente risalente però ad oltre un anno fa, e che partiva con i netti favori dei pronostici. Moroni ha giocato molto poco (non ne conosco il motivo) e praticamente non deve scartare quasi nulla nel suo ranking, tanto che domani si ritroverà a guadagnare in un colpo solo circa un centinaio di posizioni nel ranking e dovrebbe già entrare in top 150. Ma soprattutto, nei tornei italiani delle prossime settimane, facendo bene, potrebbe scalare parecchie posizioni arrivando in classifica utile per entrare senza problemi al Roland Garros e a Wimbledon. Ha dimostrato di saper giocare bene, di non avere timori reverenziali quando incontra tennisti più blasonati di lui, e ha superato diverse “prove del nove” e quindi mi aspetto che sia la sorpresa primaverile del nostro tennis.
In finale, come detto, Moroni ha superato Musetti in una partita che il tennista toscano sembrava dominare e poi invece ha perso con due 7-5, dopo il 6-0 inziale. Musetti ha vinto nove delle ultime dieci partite, ha portato a casa il torneo di Firenze la scorsa settimana e si è fermato in finale in Francia. Domani avrà il suo best ranking, circa alla posizione 33, ben dentro il main draw del Roland Garros. A Firenze ha vinto bene partite delicate, prendendosi rivincite contro tennisti che lo avevano battuto nel recente passato. Probabilmente ha svolto una preparazione per essere all’apice della forma al Roland Garros, e, per chi punta in alto, questi devono essere tornei di avvicinamento. Credo che anche Lorenzo sia sulla strada giusta per darci tante soddisfazioni nei prossimi mesi.
Grande protagonista del torneo francese è stata anche Federica Rossi, finalmente, come tutti abbiamo detto e scritto vedendola arrivare in fondo in un torneo importante. Federica, “gemella sportiva” di Elisabetta Cocciaretto, ma con parecchi centimetri in più e quindi con tanta potenza da scaricare sui colpi, è sempre stata forse la ragazza su cui tutti gli addetti ai lavori hanno puntato, ma si era un po’ impantanata perdendo spesso ai primi turni anche in G2 e G3, tanto da scivolare intorno alla posizione numero 230 in classifica, lei che sembrava destinata ad entrare in top 100 senza troppi problemi e soprattutto senza trovare da tanto tempo un risultato eclatante, che invece è arrivato a Cap d’Ail, con la finale raggiunta dopo aver battuto la testa di serie numero 1 (un po’ per caso a dire il vero), una georgiana dal nome impronunciabile e tre francesi, due delle quali avevano il favore del pronostico nei suoi confronti. E’ stata fermata solamente in finale dalla lussemburghese di origini italiane Eleonora Molinaro, che qualcuno in giro per il web inizia a sperare abbia qualche proposta dalla Fit per giocare con l’Italia, ma che invece, orgogliosamente, la prossima settimana sarà nel quartetto del Lussemburgo in Fed Cup contro la Grecia. Federica Rossi ha completato la sua settimana vincente con la conquista del titolo in doppio assieme a Isabella Tcherkes Zade, altra ragazza ben più alta della media italiana, che prometteva molto e non è mai esplosa definitivamente. Ora pare che si stia specializzando nei doppi, con la seconda vittoria nell’ultimo mese, dopo quella ottenuta a fine marzo nell’importante G1 “Memorial Perin” in Croazia in coppia con la rumena Prisacariu.
La settimana precedente, con pochi tornei junior, non è mancata la vittoria italiana, grazie a Luca Nardi, il più giovane dei nostri rappresentanti che provano a entrare nel tennis che conta. Luca ha vinto “solo” un G4, ma ormai ha ampiamente dimostrato che nei Grade 4 e 5 non ha rivali ed è certamente pronto almeno per i G2, come ha dimostrato tenendo testa a Musetti, poi vincitore del torneo a Firenze. Nardi è l’altro “predestinato” assieme a Musetti, con tanti occhi addosso; speriamo che il grande interesse mediatico non crei problemi a questo ragazzo che ha tutto il diritto di crescere con i suoi ritmi senza stare dietro a chi lo vorrebbe già tra i pro.
La settimana di Pasqua poi è stata da incorniciare per il tennis italiano con quattro successi, due in singolare e due in doppio. Della vittoria di Musetti abbiamo già ampiamente parlato, ma è giusto ricordare quella di un altro ragazzo del 2002 che sta iniziando ad ottenere vittorie in competizioni di grado basso: è Leonardo Malgaroli che ha vinto in Lettonia, un primo passo per costruirsi la classifica per disputare tornei che contano. Nella stessa settimana due vittorie in doppio, una al maschile ottenuta a Firenze da Gian Marco Ortenzi e Fabrizio Andaloro, e l’altra al femminile, da due ragazze che portano lo stesso nome di battesimo e che stanno crescendo molto bene, Matilde Mariani (2002) e Matilde Paoletti (2003) che hanno vinto il doppio in un G4 del Qatar e hanno fatto molto bene anche in singolare con la finale della Mariani e la semifinale della Paoletti. Queste ragazze, assieme a Melania Delai (2002), Federica Sacco (2002), Lisa Pigato (2003), Eleonora Alvisi (2003), Alessandra Simone (2003) e Asia Serafini (2003), stanno dando segnali più che confortanti sul futuro del tennis italiano.
Per chiudere il racconto tennistico dell’ultimo mese, anche nella terza settimana di marzo c’era stato un exploit non da poco da parte di nostri rappresentanti con la vittoria di cui abbiamo già detto, dello stesso Filippo Moroni in Marocco in un G3, dove tra l’altro aveva battuto in finale il quotatissimo danese Rune, ragazzino prodigio del 2003, che si contende con il nostro Nardi la palma del più bravo dell’annata, e con la vittoria di Melania Delai, sempre nello stesso torneo di Casablanca, e di Isabella Tchrekes Zade nel doppio del G1 croato.
Se son rose fioriranno in primavera, almeno questo è il nostro augurio.