Giornata piena oggi al torneo Bayer under 18 di Salsomaggiore con un programma portato in fondo a fatica per la pioggia che ha iniziato a cadere nel tardo pomeriggio. E giornata proficua per il nostro tennis giovanile che ha visto diverse affermazioni di rilievo. A cominciare da Federico Arnaboldi che ha sconfitto il cileno Welch dopo un incontro a corrente alternata, per poi passare al sanremese Matteo Arnaldi che ha compiuto l’impresa di estromettere lo spagnolo Sanchez Jover n° 2 del torneo. Le buone nuove sono giunte anche dal messinese Fabrizio Andaloro che ha lasciato appena tre giochi al n° 3 del torneo, l’ucraino Shumeiko. Il duello tutto italiano tra Flavio Cobolli e Filippo Speziali è andato a favore di quest’ultimo quando sembrava che il romano potesse avere la meglio. Prosegue spedito il cammino di Luca Nardi. Partito in sordina contro lo statunitense Dale lo ha poi letteralmente travolto. Ha impressionato anche un altro qualificato, Gianmarco Ferrari contro il canadese Baadi.
Nel torneo femminile avanza Lisa Pigato qualificatasi per i quarti di finale con un po’ di fortuna visto che la n° 1 Garland è stata costretta al ritiro sul 5 a 4 nel primo set per un forte dolore al gomito. Buon esordio per Federica Sacco e per Matilde Mariani che hanno vinto senza patemi i loro confronti mentre è uscita di scena non senza lottare Martina Biagianti contro la croata Krznaric. Domani atteso esordio per il n° 1 del torneo Lorenzo Musetti, opposto al venezuelano Perez.
Sin qui Paolo Caldarera, a cui aggiungo qualche nota. In verità il bilancio tra match vinti e persi dai nostri in singolare maschile sarebbe piuttosto favorevole se non vi fossero due delusioni. Tra i vittoriosi vanno aggiunti Maggioli, che si sbarazza molto facilmente di La Vela dopo aver marinato molti dei precedenti tornei di inizio stagione, e Ortenzi che ha sconfitto in un ennesimo derby Dambrosi, che invece dopo un esordio promettente è venuto calando da due-tre settimane a questa parte. Dicevo appunto che vi sono due sconfitte un po’ brucianti e riguardano Zeppieri e Moroni. Il primo conferma di attraversare un momento un po’ difficile e non riesce più a vincere. Esce con Luque spagnolo n. 363 del ranking e quindi agevolmente alla portata di Zeppieri che lo sopravanza di 250 posti circa. Più accettabile la sconfitta di Moroni che se la vedeva con il britannico Hersey, n. 154 e millesimo 2000. Ma si sa che il divario del ranking è sempre da prendersi con le molle e non fa testo.
Nel femminile, udite udite, avremo di sicuro una semifinalista italiana sia perché le nostre sono tante e poi tante in tabellone, sia perché, come detto sopra, la Pigato ha fatto un favore alla patria estromettendo la tds n. 1 Garland. La Pigato era in testa 5-4 nel primo set, ma non mi è possibile dire se questo male al gomito della giocatrice di Taipei aveva determinato questo equilibrio oppure se la Pigato ha giocato un buon match dei suoi dopo tanto, e se il punteggio pur parziale dice la verità. Pigato o Sacco o Tiglea andranno in semifinale dove, se gli astri ci sono favorevoli, potrebbero scontrarsi con un’altra italiana, il che darebbe in automatico una finalista delle nostre: l’altra semifinalista potrebbe essere o Mariani o Traversi, e dire che una quarta semifinalista potenziale poteva essere la Peoni se non si fosse ritirata (anche lei per male al gomito!). Sotto credo che arriverà sino in fondo e cioè alla finale, giocando da favorita, la Sato nipponica. Rossi permettendo, e Rossi che ha eliminato oggi la Zantedeschi con sicurezza. Ma Rossi che è, lo ripeto da sempre, discontinua, e gioca un match bene e uno sottotono. Rossi che in ogni caso attende l’avversaria ed è già nei quarti. Altra giocatrice che a lume di naso potrebbe affiorare nella metà inferiore è la Pachkaleva, -eva e non –ova, che però – da tds n. 3 – ha lasciato un set alla Paoletti, comunque si legga il match.